Un cantiere didattico per il restauro del Busto di San Cataldo

L'intervento a Corato dell'andriese Iaccarino: «Momento altamente formativo»

venerdì 17 ottobre 2014
A cura di Stefano Massaro
Un cantiere didattico per il restauro del busto argenteo della statua di San Cataldo, patrono della Città di Corato. Protagonisti attivi gli studenti del Liceo Classico "Oriani - Tandoi" di Corato con fondi messi a disposizione dall'azienda coratina Granoro. «Cerchiamo di fare il possibile e di ricambiare quella che è la nostra realtà e quello che siamo - Marina Mastromauro, Granoro Corato - le aziende non riescono ad avere utili e significa sottrarre risorse, ma questo ha un grande fine coinvolgimento Liceo, Chiara e statua restituita alla città».

Il busto argenteo risale al 1770 quando fu commissionato dal Sindaco e dal Capitolo Ecclesiastico per sostituire la più antica effigie del XV secolo degradata dal tempo. L'opera è attribuita all'argentiere napoletano Costanzo Mellino attivo a Napoli nella seconda metà del XVIII secolo e raffigura il Santo Patrono in abiti vescovili, con la mano destra benedicente e la sinistra che regge il pastorale. La statua è interamente realizzata in lamina d'argento con decorazioni dorate, create secondo la tecnica della doratura a mercurio. La base argentea presenta, nella parte anteriore, la cinta muraria della città di Corato. L'attività ha come scopo fondamentale accrescere e potenziare l'esperienza didattica degli studenti dell'Indirizzo di Beni Culturali e i partecipanti alla seconda annualità dell'Alternanza Scuola-Lavoro in Beni Culturali del Liceo Classico "Oriani - Tandoi" di Corato.

«L'attività, in linea con gli orientamenti formativi - ci dice Dirigente Scolastico Prof.ssa Angela Adduci - E' per i giovani studenti un'occasione irripetibile per sentirsi parte attiva di un progetto di restauro estremamente delicato che fornirà l'opportunità di effettuare un ricco assaggio pratico degli studi intrapresi. In un momento socio-economico particolare è sempre più difficile trovare partner privati che vogliano sostenere il Territorio e valorizzare i giovani che lo vivono quindi è ancor più importante questo connubio odierno con l'azienda Granoro. I ragazzi potranno sperimentare le tecniche per ridare luce e valore ad un'opera preziosissima che rappresenta il Santo Protettore della nostra città "Il Primo", se vogliamo, per i cittadini di Corato».

Le ricerche e l'attività didattica, saranno coordinate dalla Prof.ssa Chiara Capozza, mentre il restauro avverrà ad opera dello Studio D'Arte e Restauro andriese Iaccarino & Zingaro, sotto l'alta sorveglianza della Soprintendenza ai Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Puglia. «E' un restauro importante proprio perchè non solo scientifico ma anche didattico - ci dice Valerio Iaccarino, restauratore - in particolare il restauro prevede la pulitura preliminare della superficie argentea, pulitura e lavaggi delle parti in argento, eventuali integrazioni di parti mancanti con lamine d'argento, protezione della superficie con vernice idonea per metalli preziosi, eventuale rimontaggio delle lamine d'argento con viti in argento compatibili con la composizione chimica del metallo».