Un buon inizio 2023 per Andria: un piccolo orto botanico nella nostra città
Nicola Montepulciano: "Adozione spontanea di due piccole aree a verde in viale Gramsci"
domenica 1 gennaio 2023
16.08
Buon inizio 2023 per Andria, all'insegna del verde. "Probabilmente è il primo esempio, nella nostra città -sottolinea soddisfatto lo storico ecologista andriese Nicola Montepulciano- , di adozione spontanea di due piccole aree a verde, due aiuole che si trovano sull'ampio marciapiede di viale Gramsci. Ponendoci di spalle alla "Bari Nord" sono le prime due del lato sinistro. Dopo aver ottenuto il consenso dal Comune, il riservato mecenate del verde ha proceduto a proprie spese all'impianto di varie specie botaniche. Procedimento eseguito con grande accuratezza. Infatti, in primo luogo si è affidato ad una azienda di Andria, la C.S.A., che si occupa di progettazione e soluzione in molti settori fra cui quello del verde. La prima consistente soluzione è stata la predisposizione per una facile e costante manutenzione sotto ogni aspetto: acqua, pulizia, eventuali potature, etc. La manutenzione è la parte più costosa ma essenziale per qualsiasi impianto a verde ( parchi cittadini, giardini pubblici e privati, piccoli e grandi spazi cittadini, piccole o grandi aiuole). Non si è in un Parco naturale dove, invece, è importante che la Natura faccia il suo libero corso senza l'intervento dell'uomo, se non in casi eccezionali. Successivamente, senza stravolgere l'assetto originale dell'area, è stata creato un piacevole elemento estetico. L'area di ogni singola aiuola è stata, praticamente divisa in tre parti. Una piccola parte centrale è stata ricoperta, nel senso della larghezza, da pietrisco grigio molto chiaro delimitata da due fasce di pietra bianca, in tutto in netto ed esaltante contrasto col marrone scuro dei pezzi di corteccia di albero che ricoprono le rimanenti due parti. Per le piante da mettere a dimora è stata fatta una scelta ragionata che ha portato a preferire, in buona parte, alcune della nostra macchia mediterranea: mirto, corbezzolo, lentisco, fillirea, cisto, etc. Seguono le piante aromatiche: timo, timo al limone, melissa, menta, lavanda, salvia. Pochissime ma molto belle quelle alloctone fra cui l'agapanto e qualche altra. La maggior parte produrranno fiori in primavera, altre anche in estate; ci sono piante che produrranno fiori blu, azzurro, celeste quasi a voler ricordare, in qualche modo, il colore della nostra città, l'azzurro. Molte attireranno bombi e api, queste ultime per la gioia degli apicoltori, farfalle e spero che le aiuole possano diventare una sorta di "casa delle farfalle". Tanta bellezza, però, a mio avviso, esige che si ponga accanto ad ogni singola pianta una targhetta indicante il nome ed il luogo di origine. Le due aiuole così potranno essere considerate come mini giardino o orto botanico con funzione didattica educativa, conoscitiva. La conoscenza è molto importante. Conoscere vuol dire amare, amare vuol dire proteggere, custodire, difendere. Le due aiuole potrebbero anche essere oggetto di visite e studio da parte di scolaresche. Ma fra tanta bellezza e speranze per il futuro c'è una nota stonata: i due pini. Speriamo che possano eliminarli e sostituirli con alberi a sviluppo arbustivo, uno fra questi: oleandro, mirabolano, biancospino, azzeruolo, sorbo domestico, alloro, agazzino, o, qualora si riuscisse a trovare, un alberello tipico delle nostre campagne il cui nome italiano ignoro e lo indico col termine dialettale: "masalegna" dalla stupenda, incredibile fioritura primaverile".
Nicola Montepulciano ecologista
Nicola Montepulciano ecologista