Un alunno della scuola "Vaccina" all’ottavo posto nei Giochi regionali delle Scienze Sperimentali

Si tratta di Enrico Cannone della classe III G: «Un'esperienza molto formativa»

mercoledì 18 maggio 2022
Anche per l'anno scolastico 2021/22 gli alunni della Scuola Secondaria di Primo Grado "P. N. Vaccina" hanno partecipato alla XII edizione dei Giochi delle Scienze Sperimentali, organizzati a livello nazionale dall'ANISN (Associazione Nazionale Inseganti di Scienze Naturali). Attraverso questi giochi si intende valorizzare le eccellenze italiane, nonchè incrementare e sostenere l'interesse dei giovani per il sapere scientifico.

Gli alunni che hanno partecipato ai Giochi delle Scienze Sperimentali hanno dovuto sostenere una prima fase di istituto: hanno dovuto cioè affrontare una prova scritta formata da domande a scelta multipla o aperta, riguardanti diversi argomenti scientifici. I quesiti sono volti ad accertare la capacità di analizzare, interpretare e selezionare informazioni sui vari aspetti delle conoscenze scientifiche e di utilizzare procedure trasversali e strumenti logici e matematici per individuare e proporre corrette soluzioni. A questa fase di istituto la scuola Vaccina ha partecipato con 40 alunni di cui i primi tre classificati hanno poi dovuto sostenere la prova regionale, tenutasi in modalità on line il 22 marzo. Alla prova regionale hanno partecipato i primi tre classificati nella prova di istituto. Tra questi, successivamente, l'alunno Enrico Cannone della classe III G è riuscito a classificarsi all'ottavo posto nella graduatoria della regione Puglia. Il 13 maggio si è quindi svolta la premiazione dei primi dieci classificati in modalità online, che ha visto intervenire una commissione presieduta dalla presidente dell'ANISN regione Puglia D.S. prof.ssa Rosa Roberto e la Referente Regionale ANISN D.S. prof.ssa Gabriella Colaprice.

«Quando la prof di matematica Maria Livrieri mi ha comunicato di essere arrivato ottavo, ho sentito una tale emozione e soddisfazione che ho condiviso subito con i miei compagni di classe, - racconta Enrico - non pensavo che partecipare a questa prova potesse regalarmi un'esplosione di emozioni per il risultato raggiunto. Mi sono reso conto di quanto sia formativo fare queste esperienze perché consentono di confrontarsi prima che con gli altri, soprattutto con se stessi, accettando umilmente di mettersi in discussione e in gioco, sapendo che il risultato è solo un mezzo per arrivare a conoscere la propria preparazione e a guardare avanti per capire sin dove si può arrivare. Da questa esperienza ho capito che nessuna meta è irraggiungibile se la meta è la somma di piccoli sforzi ripetuti prova dopo prova e giorno dopo giorno».