Un 29enne in manette per spaccio: fermato in un bar
Operazione dei Carabinieri che hanno recuperato 36 dosi di cocaina e 280euro
mercoledì 4 giugno 2014
9.27
Un 29enne andriese è stato arrestato ieri con l'accusa di dentenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti dopo esser stato colto dai Carabinieri di Andria in possesso di 36 dosi di cocaina e 280 euro in contanti probabilmente provento dell'attività di spaccio. Il 30 maggio scorso l'arresto di cinque elementi con un gran quantitativo di droga.
In particolare i militari hanno notato il conducente di un'autovettura avvicinarsi a più riprese a dei giovani. L'immediato intervento ha consentito di bloccare il 29enne in un bar a poca distanza. Nel corso della successiva perquisizione personale e veicolare sono state trovate 11 dosi di cocaina e 280 euro in contanti. Le ricerche sono state estese nei confronti di un'altra autovettura, parcheggiata nei pressi dell'abitazione del giovane, con la quale lo stesso era stato notato dai carabinieri nei giorni precedenti. All'interno i militari hanno rinvenuto ulteriori 25 dosi di cocaina.
Lo stupefacente, del peso complessivo di 18 grammi è stato sottoposto a sequestro unitamente al denaro mentre il 29enne, su disposizione della Procura della Repubblica di Trani, è stato associato presso la locale casa circondariale.
In particolare i militari hanno notato il conducente di un'autovettura avvicinarsi a più riprese a dei giovani. L'immediato intervento ha consentito di bloccare il 29enne in un bar a poca distanza. Nel corso della successiva perquisizione personale e veicolare sono state trovate 11 dosi di cocaina e 280 euro in contanti. Le ricerche sono state estese nei confronti di un'altra autovettura, parcheggiata nei pressi dell'abitazione del giovane, con la quale lo stesso era stato notato dai carabinieri nei giorni precedenti. All'interno i militari hanno rinvenuto ulteriori 25 dosi di cocaina.
Lo stupefacente, del peso complessivo di 18 grammi è stato sottoposto a sequestro unitamente al denaro mentre il 29enne, su disposizione della Procura della Repubblica di Trani, è stato associato presso la locale casa circondariale.