Ufficio Igiene, poco tempo per il passaggio in via Gabelli

Per non perdere i fondi regionali trovato accordo di "comodato"

mercoledì 21 gennaio 2015 9.37
A cura di Stefano Massaro
In atto vi è un contenzioso tra Comune di Andria ed Asl BT sulla proprietà ignota di alcuni immobili attualmente utilizzati. In pratica vi è il servizio "Igiene" dell'Azienda Sanitaria che è allocato in diversi punti della Città ed in particolare nella fatiscente struttura di via Gammarrota dove è presente il mercato in pieno centro storico. In futuro vi è lo spostamento di questo servizio nella più idonea struttura di via Gabelli attraverso un accordo tra le parti siglato con un protocollo d'intesa già nel mese di novembre del 2012 e poi ratificato sia dalla Asl nel maggio del 2013 che dal Comune di Andria con le delibere di Giunta e Consiglio Comunale rispettivamente di giugno e luglio 2013.

Ma tutti questi accordi sottoscritti non hanno tenuto conto di un problema fondamentale: formalmente la proprietà delle strutture oggetto di "scambio" tra enti, non si sa di chi è (Articolo 4 luglio 2014). Da qui il conseguente stallo che, adesso, rischia di far perdere anche il finanziamento regionale di circa 300mila euro che la stessa Azienda Sanitaria Locale aveva recuperato dalla Regione Puglia per il recupero funzionale della struttura di via Gabelli dove un tempo vi erano sia il Consultorio Familiare che l'asilo nido comunale. Ma un piccolo spiraglio sembra esser arrivato grazie alla delibera di Giunta comunale numero 4 del 13 gennaio scorso: l'assise di Governo della Città, infatti, ha approvato alcuni provvedimenti essenziali probabilmente per sbloccare la situazione e non consentire la perdita del finanziamento regionale. Lo stesso Ufficio Igiene è stato più volte al centro di proteste e grande attenzione per via dello stato dei luoghi e dei pochi interventi strutturali per garantire un servizio adeguato.

In sostanza la Giunta comunale ha inteso aderire alla proposta della ASL di modificare la transazione approvata nel giugno del 2013, cedendo in comodato d'uso gratuito per 30 anni la struttura di via Gabelli alla stessa Asl per approntare immediatamente i lavori di ammodernamento e manutenzione straordinaria dell'immobile stesso. Lo stesso ufficio avvocatura del Comune di Andria, con l'Avv. De Candia, aveva già nel mese di giugno del 2014 suggerito di procedere alla stipula di una locazione tra le parti per dirimere rapidamente la questione. Ma l'eventuale contratto di locazione avrebbe fatto perdere il finanziamento regionale dovendo essere, l'immobile da ristrutturare, di proprietà od in comodato. Nel frattempo, invece, proseguirà il contenzioso con la ricerca dei reali proprietari degli immobili mentre la stessa ASL dovrà versare al Comune in un'unica soluzione i circa 44mila euro che erano stati previsti nella vecchia transazione.