Tutela dei consumatori: in Europa in vigore Reach
Cinieri: «Maggior controllo per l'import». Acquafredda: «Più cultura alimentare»
martedì 28 ottobre 2014
12.12
Tutela della salute: nuovi regolamenti dell'Unione Europea in vigore. Se ne è discusso in un workshop organizzato dalla LILT BAT nell'ambito delle iniziative nazionali per la campagna Nastro Rosa, interamente dedicata alla prevenzione dei tumori al seno. Nel Chiostro di San Francesco ad Andria si è discusso dei regolamenti entrati in vigore REACH e CLP, il primo per controllare l'immissione in commercio delle sostanze chimiche, disciplinandone la registrazione, la valutazione, l'autorizzazione e la restrizione sul mercato. Il secondo, invece, per la classificazione di pericolo, l'etichettatura e il confezionamento, sempre finalizzati all'uso in sicurezza delle sostanze chimiche.
«Cambia davvero molto per il nostro Paese e più in generale per l'Unione Europea - ha detto Vincenzo Ciniero, Tecnico della Prevenzione dello SPESAL ASL BAT - la tutela dei cittadini europei aumenterà di molto. Vi saranno controlli più rigidi per tutti quei prodotti anche agroalimentari che importiamo dai paesi extra Unione Europea». Nella sostanza, per esempio, non possono più arrivare sulle nostre tavole prodotti che vengono trattati con il DDT: «Queste molecole in Europa sono già vietate da tempo - dice ancora Vincenzo Ciniero, del Servizio di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro della ASL - ma in altri paesi soprattutto dell'Est o dell'Oriente queste sostanze non sono vietate. Questi regolamenti, già in vigore, puntano a prevenire proprio l'arrivo di questi prodotti».
I due regolamenti, infatti, ampliano i diritti dei consumatori, rendendo più severi gli obblighi-doveri dei produttori di sostanze, sia utilizzate così come sono create e sia che diventino materie prime per la realizzazione di altri prodotti ed articoli come nel campo alimentare: «Stiamo lavorando con grande insistenza sugli interventi di prevenzione nutrizionale e sui comportamenti alimentari corretti - ha detto Pasquale Acquafredda, Dirigente Medico del Servizio SIAN dell'ASL BT - i controlli sulla sicurezza alimentare vengono rafforzati se c'è molta più consapevolezza sia nei produttori che nei consumatori. Serve la cultura dell'alimentazione da parte di tutti gli attori in campo. Ne va della nostra salute». Ma sul territorio vi sono ancora sacche importanti di problematiche oltre ad esserci poche risorse per i controlli: «Come servizio SIAN di Igiene Alimentare - ha detto ancora Pasquale Acquafredda - dobbiamo controllare 6mila attività nella sola Provincia BAT, un numero altissimo rispetto al personale a disposizione e quindi il numero dei controlli è limitato. Di questi, tuttavia, circa il 10% delle attività controllate risultano non conformi per violazioni di varia natura».
«Cambia davvero molto per il nostro Paese e più in generale per l'Unione Europea - ha detto Vincenzo Ciniero, Tecnico della Prevenzione dello SPESAL ASL BAT - la tutela dei cittadini europei aumenterà di molto. Vi saranno controlli più rigidi per tutti quei prodotti anche agroalimentari che importiamo dai paesi extra Unione Europea». Nella sostanza, per esempio, non possono più arrivare sulle nostre tavole prodotti che vengono trattati con il DDT: «Queste molecole in Europa sono già vietate da tempo - dice ancora Vincenzo Ciniero, del Servizio di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro della ASL - ma in altri paesi soprattutto dell'Est o dell'Oriente queste sostanze non sono vietate. Questi regolamenti, già in vigore, puntano a prevenire proprio l'arrivo di questi prodotti».
I due regolamenti, infatti, ampliano i diritti dei consumatori, rendendo più severi gli obblighi-doveri dei produttori di sostanze, sia utilizzate così come sono create e sia che diventino materie prime per la realizzazione di altri prodotti ed articoli come nel campo alimentare: «Stiamo lavorando con grande insistenza sugli interventi di prevenzione nutrizionale e sui comportamenti alimentari corretti - ha detto Pasquale Acquafredda, Dirigente Medico del Servizio SIAN dell'ASL BT - i controlli sulla sicurezza alimentare vengono rafforzati se c'è molta più consapevolezza sia nei produttori che nei consumatori. Serve la cultura dell'alimentazione da parte di tutti gli attori in campo. Ne va della nostra salute». Ma sul territorio vi sono ancora sacche importanti di problematiche oltre ad esserci poche risorse per i controlli: «Come servizio SIAN di Igiene Alimentare - ha detto ancora Pasquale Acquafredda - dobbiamo controllare 6mila attività nella sola Provincia BAT, un numero altissimo rispetto al personale a disposizione e quindi il numero dei controlli è limitato. Di questi, tuttavia, circa il 10% delle attività controllate risultano non conformi per violazioni di varia natura».