Troiano (PD): «Basta a giochetti politici di dubbia identità»
Dura nota del membro di segreteria per la mancata convocazione del direttivo
sabato 12 settembre 2015
13.42
Giovanni Troiano, membro della segreteria del Partito Democratico interviene con una dura nota polemica per la mancata convocazione del direttivo del partito, da parte della segretaria cittadina Maria Carbone, per dibattere sull'attuale ruolo di opposizione nelle file del consiglio comunale e delle problematiche cittadine.
«Abbiamo il diritto e il dovere di confrontarci su questioni delicate, come quella dell'approvazione del bilancio comunale e di trovare, all'interno del partito, le strade da intraprendere in consiglio Comunale per il tramite dei consiglieri PD che, evidentemente, non hanno voglia e passione a sufficienza per occuparsi dei problemi della città. A codesti signori ricordo il patto instaurato con i cittadini. Questi hanno dato loro il mandato di essere rappresentati nella massima assise cittadina. Mi viene spontaneo chiedere come mai, alcuni candidati al consiglio comunale una volta eletti spariscono dalla scena politica? Ci sono interessi personali che prevalgono rispetto alla esigenza di interpretare i bisogni e le urgenze dei cittadini? A parte la grande confusione sui tributi locali, abbiamo tutti compreso che c'è stato un aumento "ingiustificato" di Irpef, Tasi, Imu, Tari; che c'è stato un taglio alle cooperative sociali e disabili e che è stata preventivata una somma, tanto esigua quanto ridicola, per il rilancio del settore delle attività produttive.
A fronte dei danni rinvenienti dalla cattiva amministrazione Giorgino, il PD ritiene di non dover aprire un tavolo di discussione interno per tracciare le linee programmatiche serie e fare opposizione in consiglio comunale. A che gioco si vuole giocare? A questo punto ritengo doveroso e inevitabile - conclude Troiano - l'intervento dei segretari di partito sia provinciale che regionale. Il Partito Democratico non deve più prestare il fianco a giochetti politici di dubbia identità. Andria attende la risalita del primo partito di centro sinistra».
«Abbiamo il diritto e il dovere di confrontarci su questioni delicate, come quella dell'approvazione del bilancio comunale e di trovare, all'interno del partito, le strade da intraprendere in consiglio Comunale per il tramite dei consiglieri PD che, evidentemente, non hanno voglia e passione a sufficienza per occuparsi dei problemi della città. A codesti signori ricordo il patto instaurato con i cittadini. Questi hanno dato loro il mandato di essere rappresentati nella massima assise cittadina. Mi viene spontaneo chiedere come mai, alcuni candidati al consiglio comunale una volta eletti spariscono dalla scena politica? Ci sono interessi personali che prevalgono rispetto alla esigenza di interpretare i bisogni e le urgenze dei cittadini? A parte la grande confusione sui tributi locali, abbiamo tutti compreso che c'è stato un aumento "ingiustificato" di Irpef, Tasi, Imu, Tari; che c'è stato un taglio alle cooperative sociali e disabili e che è stata preventivata una somma, tanto esigua quanto ridicola, per il rilancio del settore delle attività produttive.
A fronte dei danni rinvenienti dalla cattiva amministrazione Giorgino, il PD ritiene di non dover aprire un tavolo di discussione interno per tracciare le linee programmatiche serie e fare opposizione in consiglio comunale. A che gioco si vuole giocare? A questo punto ritengo doveroso e inevitabile - conclude Troiano - l'intervento dei segretari di partito sia provinciale che regionale. Il Partito Democratico non deve più prestare il fianco a giochetti politici di dubbia identità. Andria attende la risalita del primo partito di centro sinistra».