Treni sovraffollati tra Barletta e Bari: è anche colpa dell'incidente ferroviario del 12 luglio
Da Andria o Corato i pendolari vanno nei centri costieri per arrivare nel capoluogo
martedì 8 novembre 2016
14.51
Il blocco delle corse della Ferrotramviaria tra Andria e Corato, in seguito allo scontro tra due convogli avvenuto il 12 luglio scorso, sta avendo riverberi anche sulla circolazione della Foggia-Bari. Per spiegare il perché occorre fare un piccolo riassunto.
Dopo l'incidente del 12 luglio, le corse sulle tratte a binario unico sono state sospese, sino a data da definirsi, totalmente sulla Andria-Corato-Ruvo e parzialmente tra Andria e Barletta. A sostituire i mezzi a rotaia sono le quattro ruote: più lente, soggette al traffico e con ridotta capienza. Conseguenza fisiologica è un servizio dagli orari mai rigorosi, che aggiunge i disagi nuovi a quelli vecchi. A condire il tutto il nuovo diktat della sicurezza che, dallo scorso ottobre, ha imposto una velocità di 50 chilometri all'ora alle reti non dotate di Sistema di Controllo Marcia Treno. Oltre ad un aumento dei tempi di percorrenza del 100% circa (1 ora e 40 minuti totali a fronte dei 55 in passato) per la tratta Andria-Bari, con cambio da pullman a treno, non sono venuti meno i saltuari ma consueti ritardi. «Qualche giorno fa ho preso il pullman alle 9.29 ma, in seguito ad un ritardo, sono giunta a Bari alle 12 passate - racconta Roberta, studentessa universitaria - La lezione sarebbe finita di lì a poco ed entrare in aula con tale ritardo mi avrebbe imbarazzata. Così sono salita sul primo treno per Andria, con la rabbia per aver perso una lezione, tempo e soldi». Infatti, nonostante i vari disservizi, la Ferrotranviaria Spa non ha offerto nessun tipo di agevolazioni economiche ai suoi clienti.
Numerosi viaggiatori andriesi hanno risposto a tali disservizi con l'utilizzo delle Ferrovie dello Stato da Barletta o Trani, giungendo alle rispettive stazioni con i pullman della Società Trasporti Provinciale. Anche questa alternativa non è tuttavia esente da situazioni infelici: la Stp, evidentemente non pronta ad accogliere un tale nuovo afflusso di viaggiatori, si trova a dover accendere i motori con pullman carichi oltremodo. Negli orari di punta i passeggeri sono rigorosamente in piedi e ammucchiati in una situazione claustrofobica e non conforme alle norme di sicurezza. La situazione non migliora una volta arrivati in stazione, ma anzi si ripropone sulla tratta a rotaie. Elemento non trascurabile è infine la coincidenza di orari tra pullman STP e treni che diventa problematica nelle fasce pomeridiane. Ci si può ritrovare, infatti, a dover aspettare a Trani il pullman o il treno per lungo tempo, giungendo a Bari anche due ore dopo la partenza.
Raggiungere la scuola, l'università o il luogo di lavoro diventa un percorso ad ostacoli che inficia psicologicamente e fisicamente sui viaggiatori, costretti a vivere nel disagio e svegliarsi oltremodo presto.
Dopo l'incidente del 12 luglio, le corse sulle tratte a binario unico sono state sospese, sino a data da definirsi, totalmente sulla Andria-Corato-Ruvo e parzialmente tra Andria e Barletta. A sostituire i mezzi a rotaia sono le quattro ruote: più lente, soggette al traffico e con ridotta capienza. Conseguenza fisiologica è un servizio dagli orari mai rigorosi, che aggiunge i disagi nuovi a quelli vecchi. A condire il tutto il nuovo diktat della sicurezza che, dallo scorso ottobre, ha imposto una velocità di 50 chilometri all'ora alle reti non dotate di Sistema di Controllo Marcia Treno. Oltre ad un aumento dei tempi di percorrenza del 100% circa (1 ora e 40 minuti totali a fronte dei 55 in passato) per la tratta Andria-Bari, con cambio da pullman a treno, non sono venuti meno i saltuari ma consueti ritardi. «Qualche giorno fa ho preso il pullman alle 9.29 ma, in seguito ad un ritardo, sono giunta a Bari alle 12 passate - racconta Roberta, studentessa universitaria - La lezione sarebbe finita di lì a poco ed entrare in aula con tale ritardo mi avrebbe imbarazzata. Così sono salita sul primo treno per Andria, con la rabbia per aver perso una lezione, tempo e soldi». Infatti, nonostante i vari disservizi, la Ferrotranviaria Spa non ha offerto nessun tipo di agevolazioni economiche ai suoi clienti.
Numerosi viaggiatori andriesi hanno risposto a tali disservizi con l'utilizzo delle Ferrovie dello Stato da Barletta o Trani, giungendo alle rispettive stazioni con i pullman della Società Trasporti Provinciale. Anche questa alternativa non è tuttavia esente da situazioni infelici: la Stp, evidentemente non pronta ad accogliere un tale nuovo afflusso di viaggiatori, si trova a dover accendere i motori con pullman carichi oltremodo. Negli orari di punta i passeggeri sono rigorosamente in piedi e ammucchiati in una situazione claustrofobica e non conforme alle norme di sicurezza. La situazione non migliora una volta arrivati in stazione, ma anzi si ripropone sulla tratta a rotaie. Elemento non trascurabile è infine la coincidenza di orari tra pullman STP e treni che diventa problematica nelle fasce pomeridiane. Ci si può ritrovare, infatti, a dover aspettare a Trani il pullman o il treno per lungo tempo, giungendo a Bari anche due ore dopo la partenza.
Raggiungere la scuola, l'università o il luogo di lavoro diventa un percorso ad ostacoli che inficia psicologicamente e fisicamente sui viaggiatori, costretti a vivere nel disagio e svegliarsi oltremodo presto.