"Tre donne", Dacia Maraini ad Andria presenta il suo ultimo libro

Storia di una nonna, una figlia ed una nipote

giovedì 8 febbraio 2018 15.33
A cura di Giovanna Albo
L'amore è il tema centrale del nuovo libro di Dacia Maraini "Tre donne", presentato ieri pomeriggio presso la sala Attimonelli dell'alberto "dei Pini" di Andria. In mattinata, la nota scrittrice, nata in Giappone, è stata ospitata nell'istituto comprensivo "Iannuzzi-Di Donna" di Andria per la presentazione dell'altro suo libro "Telemaco e Blob". L'iniziativa è stata curata dalla dirigente scolastica, dr.ssa Lilla Bruno e presentata dal giornalista Carlo Sacco.

Ma tornando al libro "Tre donne", protagoniste, come rievoca il titolo, sono appunto tre donne: una nonna, una figlia e una nipote che hanno ben poco in comune. La nonna rammenta Mirandolina di Goldoni per il suo modo di affrontare l'amore, ama giocare con l'amore ma senza perdere la propria dignità, la figlia è convinta di averlo già trovato, sia pure a molti chilometri di distanza e la nipote provvede a farlo con un suo compagno di scuola, non necessariamente amato. Le tre protagoniste, pur così diverse, hanno lo stesso peso, si cedono a vicenda la parola in modo che i loro racconti si intreccino armoniosamente in un'unica storia. Una storia contrassegnata di amore e disamore, di luci e ombre e tutto assumerà una piega completamente diversa quando emergerà un uomo che porta con sé l'irreparabile, quello che non sarebbe dovuto succedere. Un percorso non privo di errori, indispensabili per raggiungere una fase più matura, di maggiore responsabilità che le tre donne conseguono verso la fine della loro avventura amorosa.

Un racconto che alimenta una importante riflessione su quello che è stato il ruolo della donna nella storia, non più incastrato in una società prettamente patriarcale ma ora più propenso a ricevere ampi privilegi dalla nostra società, anche se, tuttavia, ammette la scrittrice toscana mancano, ancora le condizioni perché questi cambiamenti possano realizzarsi completamente.

Quindi potremmo definirlo un romanzo femminista, cosi come tanti altri suoi libri, dove si concedono ampi spazi alle figure femminili, dove si delineano ritratti di donne grandi o piccole, dove le donne sono libere ed emancipate e gli uomini ora risultano dei grandi assenti. Uno spaccato femminista e femminile su un universo complicato e variegato con una grande attenzione al mondo fragile della donna.
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