Trasporto pubblico ad Andria, Di Pilato: "Servono più corse, altrimenti periferie tagliate fuori"

La candidata sindaca chiede di implementare il servizio dopo un viaggio su un mezzo pubblico

lunedì 18 maggio 2020 12.37
Non più di otto passeggeri, le misure di sicurezza imposte dal post emergenza coronavirus tagliano grandemente i numeri del trasporto pubblico locale per garantire le distanze interpersonale. Ma il rischio è che alcuni quartieri periferici restino tagliati fuori dalla città. I riflettori su questo aspetti li accende Laura Di Pilato, candidata sindaca della città che ha sperimentato sulla sua pelle «il disagio che vivono molti nostri concittadini che abitualmente prendono il mezzo pubblico ASA per raggiungere il centro città o muoversi all'interno della stessa. Molti di loro sono anziani, gente che non ha la possibilità di guidare o prendere mezzi privati. A loro, a causa dell'emergenza da covid-19, tutt'ora in atto, è stata limitata la possibilità di usufruire del servizio di trasporto in quanto le corse, per garantire il rispetto delle norme anti contagio, possono accogliere 8 persone al massimo. Pertanto, alle fermate, soprattutto nei punti e negli orari cruciali, si formano code ed è evidente la necessità di implementare le corse e i mezzi piuttosto che sospendere definitivamente il servizio».

«Mi rincuora - annota Di PIlato - la trattativa in corso tra la gestione commissariale e la regione Puglia che sono certa troverà presto una soluzione definitiva atta a scongiurare il licenziamento delle 16 unità. Nel frattempo, però, chiedo al commissario Turafiello di intervenire con l'implementazione delle corse per evitare, soprattutto con l'approssimarsi della stagione estiva, che molti nostri concittadini paghino ulteriormente gli effetti della pandemia.
Una città per definirsi tale deve tenere particolarmente ai bisogni dei suoi cittadini, soprattutto quelli delle fasce più vulnerabili. Spero che il Commissario straordinario accolga questa richiesta che non è mia personale ma di tanti andriesi che per scelta o per necessità scelgono di muoversi con il trasporto pubblico locale che è punto nevralgico per uno sviluppo sostenibile della nostra comunità».