Trasporti, viaggi della speranza ed eccellenze: mezzogiorno penalizzato
Un rapporto della Federconsumatori evidenzia i divari tra nord e sud
lunedì 4 agosto 2014
13.21
Come di consueto, nei mesi estivi, si leggono numerose segnalazioni dai passeggeri delle ferrovie italiane costretti a viaggiare spesso in condizioni paradossali. È questo il caso soprattutto dei cittadini e dei turisti che si dirigono verso il Sud. Come emerso dal monitoraggio sulla velocità di percorrenza delle principali tratte ferroviarie l'Italia viaggia a tre velocità ben distinte.
Il primato della tratta più lenta tra quelle monitorate spetta alla Roma–Pescara (con una velocità media di 61,8 km/h), poco al di sopra del limite di velocità consentita nei centri urbani). Al secondo posto si classifica il "viaggio della speranza" Taranto–Reggio Calabria: ben 7 ore e 5 minuti per percorrere 473 km. Il fattore che spicca dall'indagine è sicuramente lo stato di arretratezza del trasporto ferroviario al centro-sud e l'enorme divario tra Nord e Sud. Infatti, mentre per andare da Milano a Bologna (km. 219) si impiega 1 ora e 2 minuti, da Catania a Palermo (km. 243) si impiega il triplo del tempo: ben 3 ore e 5 minuti!
Ma l'arretratezza ed il servizio inefficiente non si misura solo sulla velocità, bensì anche sulla qualità. È sotto questo punto di vista che emerge un divario intollerabile, ai limiti della decenza: basti pensare che il treno che viaggia da Roma a Palermo spesso non dispone di alcun servizio di bar/ristorazione, tanto che i passeggeri che partono sprovvisti d'acqua rischiano di arrivare a destinazione disidratati. Per non parlare delle condizioni igieniche dei bagni, della pulizia delle carrozze, del funzionamento dell'aria condizionata.
Si tratta di un'occasione in grado di creare nuovi posti di lavoro e di qualificare l'offerta turistica nel nostro Paese, portatrice a sua volta di importanti opportunità di lavoro e di sviluppo.
Il primato della tratta più lenta tra quelle monitorate spetta alla Roma–Pescara (con una velocità media di 61,8 km/h), poco al di sopra del limite di velocità consentita nei centri urbani). Al secondo posto si classifica il "viaggio della speranza" Taranto–Reggio Calabria: ben 7 ore e 5 minuti per percorrere 473 km. Il fattore che spicca dall'indagine è sicuramente lo stato di arretratezza del trasporto ferroviario al centro-sud e l'enorme divario tra Nord e Sud. Infatti, mentre per andare da Milano a Bologna (km. 219) si impiega 1 ora e 2 minuti, da Catania a Palermo (km. 243) si impiega il triplo del tempo: ben 3 ore e 5 minuti!
Ma l'arretratezza ed il servizio inefficiente non si misura solo sulla velocità, bensì anche sulla qualità. È sotto questo punto di vista che emerge un divario intollerabile, ai limiti della decenza: basti pensare che il treno che viaggia da Roma a Palermo spesso non dispone di alcun servizio di bar/ristorazione, tanto che i passeggeri che partono sprovvisti d'acqua rischiano di arrivare a destinazione disidratati. Per non parlare delle condizioni igieniche dei bagni, della pulizia delle carrozze, del funzionamento dell'aria condizionata.
Si tratta di un'occasione in grado di creare nuovi posti di lavoro e di qualificare l'offerta turistica nel nostro Paese, portatrice a sua volta di importanti opportunità di lavoro e di sviluppo.