Traguardo speciale per l'Avis di Andria che celebra il 30° anniversario della fondazione
I soci si sono riuniti nella Chiesa Cattedrale per la S. Messa, presieduta dal vescovo mons. Luigi Mansi
lunedì 1 novembre 2021
Dal 15 giugno 1991, data di fondazione grazie a un gruppo di appassionati di ciclismo, l'Avis di Andria non ha mai fatto mancare il proprio sostegno in favore dei più bisognosi. La sezione comunale "Dott. Nicola Porziotta" ha celebrato ieri, domenica 31 ottobre, il 30° anniversario della nascita: un traguardo importante per un'associazione che ha visto crescere considerevolmente sia il numero dei donatori (oltre 3.500 ad oggi) sia il dato delle donazioni di sangue e di suoi componenti che hanno consentito il raggiungimento ed il mantenimento dell'autosufficienza ematica per tutte le attività dell'ospedale di Andria e di molti altri nel circondario.
A causa della pandemia, negli ultimi due anni le donazioni sono diminuite, e anche per l'Avis cittadina non è stato semplice proseguire con l'attività di sensibilizzazione soprattutto nelle scuole che hanno vissuto la didattica a distanza, dunque è stato concretamente per gli associati dell'Avis impossibile incontrare gli studenti di persona. Con il graduale ritorno alla normalità, l'Avis spera di ricominciare gli incontri a scuola con i ragazzi per sensibilizzarli sull'importanza della donazione come un gesto che può salvare la vita di una persona che sta affrontando una determinata malattia e ha bisogno di sangue.
In occasione di ogni anniversario, annualmente l'associazione sceglie una parrocchia della città di Andria per celebrare la S. Messa, momento che precede la festa sociale. Quest'anno i soci si sono riuniti nella Chiesa Cattedrale per la celebrazione eucaristica, presieduta dal vescovo mons. Luigi Mansi che ha ringraziato l'Avis per la sua instancabile attività di donazione rivelando anche di essere legato a questa associazione, essendo stato donatore proprio dell'Avis per diversi anni nella sua città.
Al trentennale dell'Avis di Andria hanno partecipato anche la sezione provinciale della Bat e quella cittadina di Margherita di Savoia. «È un grande traguardo se pensiamo da dove siamo partiti. Quando nel 1991 fu fondata la Comunale dell'Avis, - ha spiegato il presidente dell'Avis cittadina, Nicola Berardino - non si pensava che avremmo raggiunto un alto numero di donatori e che avremmo contribuito con migliaia di sacche all'anno al raggiungimento dell'autosufficienza ematica per interventi ed operazioni all'ospedale cittadino. A causa della pandemia, negli ultimi due anni si è registrata una diminuzione nel numero delle donazioni: in tanti avrebbero voluto continuare a donare ma si è diffuso il timore di frequentare gli ambienti ospedalieri a causa del covid».
Dallo scorso febbraio, Berardino (prima vice-presidente) è il nuovo presidente della sezione cittadina dell'Avis, avendo preso il posto di Mariagrazia Iannuzzi: «Sono sempre stato un donatore. Sono militare di carriera in pensione e ho visto tante volte versare sangue ma mi sono sempre detto che il sangue va donato, e non versato. Con questo spirito partecipo attivamente alla vita dell'Avis, facendo in modo che l'associazione prosegua nella sua attività di sensibilizzazione».
A causa della pandemia, negli ultimi due anni le donazioni sono diminuite, e anche per l'Avis cittadina non è stato semplice proseguire con l'attività di sensibilizzazione soprattutto nelle scuole che hanno vissuto la didattica a distanza, dunque è stato concretamente per gli associati dell'Avis impossibile incontrare gli studenti di persona. Con il graduale ritorno alla normalità, l'Avis spera di ricominciare gli incontri a scuola con i ragazzi per sensibilizzarli sull'importanza della donazione come un gesto che può salvare la vita di una persona che sta affrontando una determinata malattia e ha bisogno di sangue.
In occasione di ogni anniversario, annualmente l'associazione sceglie una parrocchia della città di Andria per celebrare la S. Messa, momento che precede la festa sociale. Quest'anno i soci si sono riuniti nella Chiesa Cattedrale per la celebrazione eucaristica, presieduta dal vescovo mons. Luigi Mansi che ha ringraziato l'Avis per la sua instancabile attività di donazione rivelando anche di essere legato a questa associazione, essendo stato donatore proprio dell'Avis per diversi anni nella sua città.
Al trentennale dell'Avis di Andria hanno partecipato anche la sezione provinciale della Bat e quella cittadina di Margherita di Savoia. «È un grande traguardo se pensiamo da dove siamo partiti. Quando nel 1991 fu fondata la Comunale dell'Avis, - ha spiegato il presidente dell'Avis cittadina, Nicola Berardino - non si pensava che avremmo raggiunto un alto numero di donatori e che avremmo contribuito con migliaia di sacche all'anno al raggiungimento dell'autosufficienza ematica per interventi ed operazioni all'ospedale cittadino. A causa della pandemia, negli ultimi due anni si è registrata una diminuzione nel numero delle donazioni: in tanti avrebbero voluto continuare a donare ma si è diffuso il timore di frequentare gli ambienti ospedalieri a causa del covid».
Dallo scorso febbraio, Berardino (prima vice-presidente) è il nuovo presidente della sezione cittadina dell'Avis, avendo preso il posto di Mariagrazia Iannuzzi: «Sono sempre stato un donatore. Sono militare di carriera in pensione e ho visto tante volte versare sangue ma mi sono sempre detto che il sangue va donato, e non versato. Con questo spirito partecipo attivamente alla vita dell'Avis, facendo in modo che l'associazione prosegua nella sua attività di sensibilizzazione».