Tragedia di Canosa: il cordoglio dei consiglieri regionali Grazia Di Bari e Francesco Ventola

Una tragedia che colpisce quanti credono ancora nella giustizia e nel rispetto del vivere civile

martedì 30 novembre 2021 6.13
"La morte di Damiano Bologna è una ferita che non si potrà rimarginare. Damiano si è spento stanotte dopo essere stato colpito con una mazza lo scorso 13 novembre per aver difeso una sua amica da un uomo che la perseguitava da tempo. Sono vicina ai suoi cari e alla comunità di Canosa, scossa per quanto successo. Quanto accaduto richiede una reazione forte da parte di tutta la nostra provincia, perché simili episodi toccano tutti in prima persona" Lo dichiara la capogruppo del M5S Grazia Di Bari.
"Ringrazio gli inquirenti che hanno arrestato l'aggressore - continua Di Bari - e le persone presenti in piazza al momento del pestaggio la cui testimonianza è stata fondamentale. Dobbiamo molto all'esempio di Damiano Bologna, per questo dobbiamo tenerne vivo il ricordo e sostenere tutti coloro che non smettono di battersi contro la violenza sulle donne, contro i soprusi e gli abusi. Dobbiamo essere sempre di più a fare luce sui tanti episodi di illegalità e impunità ancora troppo frequenti nel nostro territorio. I cittadini perbene sono la maggior parte".

"E' davvero una brutta giornata per tutta la comunità di Canosa di Puglia che perde un suo concittadino di 50 anni, Damiano Bologna - sottolinea il consigliere regionale di Fratelli d'Italia, Francesco Ventola-, che due settimane fa aveva cercato di difendere una sua amica da un uomo che la molestava. Non voglio entrare nella dinamica della tragedia, oggi mortale, ma non posso non segnalare il clima che si sta vivendo non solo nella mia città ma in tutte quelle della Provincia BAT. C'è una violenza latente pronta ad esplodere ed a provocare anche la morte. Oggi facciamo i conti con un canosino che muore per un diverbio cos? come accaduto recentemente in altre città.
"Sono profondamente addolorato perché stasera c'è un'altra famiglia distrutta! Anche per queste ragioni ancor più assordante è il grido di allarme lanciato dal Procuratore capo della Procura di Trani affinché il governo nazionale assegni al nostro territorio un numero congruo di forze dell'ordine. Ma ad oggi devo constatare che il governo fa orecchie da mercante."