Traffico e detenzione armi: condanne per il giudice De Benedictis e l'imprenditore andriese Tannoia
Pesanti pene dal Tribunale di Lecce
mercoledì 29 giugno 2022
14.03
santi condanne quelle inflitte al giudice barese De Benedictis, l'imprenditore andriese Tannoia ed al militare dell'Esercito Serafino per il ritrovamento dell'arsenale di armi e munizionamento da guerra, avvenuto sul finire dell'aprile del 2021 nelle campagne di Andria.
La Giudice per l'udienza preliminare del Tribunale di Lecce, dott.ssa Laura Liguori ha condannato alla pena di 12 anni e 8 mesi di reclusione l'ex gip di Bari Giuseppe De Benedictis, accusato - in concorso con l'imprenditore agricolo di Andria Antonio Tannoia ed il caporal maggiore capo scelto dell'Esercito Antonio Serafino - di traffico e detenzione di armi ed esplosivi, anche da guerra, del relativo munizionamento e di ricettazione.
Lo riferisce l'Ansa. La Gup Liguori, al termine di un processo con rito abbreviato, ha condannato anche il co-imputato Tannoia alla pena di 12 anni e 8 mesi. Nei confronti del terzo imputato, il ruvese Serafino, è stato ratificato il patteggiamento a 5 anni di reclusione.
Questo è il secondo procedimento a carico dell'ex giudice barese, già condannato dalla stessa gup di Lecce a 9 anni e 8 mesi di reclusione per quattro episodi di corruzione in atti giudiziari relativi a presunte tangenti intascate in cambio di scarcerazioni.
La Giudice per l'udienza preliminare del Tribunale di Lecce, dott.ssa Laura Liguori ha condannato alla pena di 12 anni e 8 mesi di reclusione l'ex gip di Bari Giuseppe De Benedictis, accusato - in concorso con l'imprenditore agricolo di Andria Antonio Tannoia ed il caporal maggiore capo scelto dell'Esercito Antonio Serafino - di traffico e detenzione di armi ed esplosivi, anche da guerra, del relativo munizionamento e di ricettazione.
Lo riferisce l'Ansa. La Gup Liguori, al termine di un processo con rito abbreviato, ha condannato anche il co-imputato Tannoia alla pena di 12 anni e 8 mesi. Nei confronti del terzo imputato, il ruvese Serafino, è stato ratificato il patteggiamento a 5 anni di reclusione.
Questo è il secondo procedimento a carico dell'ex giudice barese, già condannato dalla stessa gup di Lecce a 9 anni e 8 mesi di reclusione per quattro episodi di corruzione in atti giudiziari relativi a presunte tangenti intascate in cambio di scarcerazioni.