Torna il Festival della Legalità ad Andria, in occasione dei 30 anni della strage di Capaci
Il 23 e 24 maggio due eventi organizzati da alcune realtà giovanili cittadine. Protagoniste anche le scuole
domenica 22 maggio 2022
Nuovo doppio appuntamento del Festival della Legalità, in collaborazione con la Prefettura di Barletta-Andria-Trani e la Questura, in occasione del trentennale della strage di Capaci in cui il Giudice Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e tre membri della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro, morirono tragicamente per volere di mafia. Storia che purtroppo ebbe a ripetersi di lì a poco, dove vittima fu il giudice Borsellino, unitamente a 5 Agenti dello Stato. Mafia violente e spietata, avvezza a tinteggiare di rosso strade, luoghi e persone. Il rosso del sangue. Quel 23 maggio del 2022 è memoria di tutti, come il successivo 19 luglio.
Ad alcune realtà giovanili della città di Andria è stata affidata l'ideazione dei due eventi, con l'intento di capire cosa i giovani di oggi sappiano di quella stagione mafiosa, cosa pensano sia oggi la mafia e come, purtroppo, continui a permeare il nostro quotidiano. La città federiciana aderisce anche all'iniziativa Anci Nazionale, con i sindaci di tutta Italia che alle 17.57 del 23 maggio indosseranno il tricolore ed osserveranno 1 minuto di silenzio. Poi, ancora, la collaborazione con le scuole "Falcone-Borsellino" del circolo Rosmini, i cui allievi hanno fatto un percorso di cittadinanza attiva sui temi della mafia e della legalità. L'invito alla cittadinanza è quello di esporre un lenzuolo bianco nella giornata del 23 maggio, per ricordare Palermo-Capaci 30 anni or sono. L'invito è anche a presenziare al moneto comunitario serale presso l'Oratorio Salesiano, unitamente alle scuole, associazioni e gruppi che hanno accolto l'invito. Ed, infine, l'appuntamento è per il 24 maggio, presso la Biblioteca Comunale, per la presentazione di un libro di Angelo Jannone, in collaborazione con il Forum dei Giovani e l'associazione Libera di Andria.
La Sindaca Giovanna Bruno ha precisato: «La mafia esiste, ma più forte è la rivendicazione di legalità di cui dobbiamo essere esempi e testimoni. La storia ci consegna macigni di inaudita violenza e ci impone di tenere la barra dritta nella costruzione di comunità civili e legali. Falcone e Borsellino sono memoria di tutti, non solo ricordi di pagine sbiadite. La mafia c'è e uccide ancora. Non facciamo finta di niente e diamo onore a chi ha versato il proprio sangue innocente per tentare di sconfiggerla».
Ad alcune realtà giovanili della città di Andria è stata affidata l'ideazione dei due eventi, con l'intento di capire cosa i giovani di oggi sappiano di quella stagione mafiosa, cosa pensano sia oggi la mafia e come, purtroppo, continui a permeare il nostro quotidiano. La città federiciana aderisce anche all'iniziativa Anci Nazionale, con i sindaci di tutta Italia che alle 17.57 del 23 maggio indosseranno il tricolore ed osserveranno 1 minuto di silenzio. Poi, ancora, la collaborazione con le scuole "Falcone-Borsellino" del circolo Rosmini, i cui allievi hanno fatto un percorso di cittadinanza attiva sui temi della mafia e della legalità. L'invito alla cittadinanza è quello di esporre un lenzuolo bianco nella giornata del 23 maggio, per ricordare Palermo-Capaci 30 anni or sono. L'invito è anche a presenziare al moneto comunitario serale presso l'Oratorio Salesiano, unitamente alle scuole, associazioni e gruppi che hanno accolto l'invito. Ed, infine, l'appuntamento è per il 24 maggio, presso la Biblioteca Comunale, per la presentazione di un libro di Angelo Jannone, in collaborazione con il Forum dei Giovani e l'associazione Libera di Andria.
La Sindaca Giovanna Bruno ha precisato: «La mafia esiste, ma più forte è la rivendicazione di legalità di cui dobbiamo essere esempi e testimoni. La storia ci consegna macigni di inaudita violenza e ci impone di tenere la barra dritta nella costruzione di comunità civili e legali. Falcone e Borsellino sono memoria di tutti, non solo ricordi di pagine sbiadite. La mafia c'è e uccide ancora. Non facciamo finta di niente e diamo onore a chi ha versato il proprio sangue innocente per tentare di sconfiggerla».