“Through Our Eyes": ad Andria la mostra fotografica a sostegno dell'organizzazione no profit Still I Rise

Tutte le fotografie in esposizione sono state realizzate da bambini profughi e vulnerabili per raccontare la loro vita senza filtri esterni

martedì 4 ottobre 2022
Sbarca per la prima ad Andria la mostra fotografica "Through Our Eyes", i cui scatti sono stati realizzati dai giovanissimi fotografi delle scuole di Still I Rise, organizzazione non profit internazionale che garantisce istruzione e protezione a minori profughi e vulnerabili in diversi Paesi del mondo.

Le foto esposte raccontano, da un punto di vista inedito, il campo profughi dell'isola greca di Samos, i campi per sfollati interni del Nord-Ovest della Siria e la baraccopoli di Mathare a Nairobi. Gli scatti sono stati realizzati con macchine fotografiche usa e getta da bambini e adolescenti tra i 9 e i 17 anni a cui è stata data la possibilità di raccontare la propria vita senza filtri esterni. Un progetto di forte impatto che sarà esposto l'8 e il 9 ottobre ad Andria. Sabato 8 ottobre l'appuntamento è nell'atrio esterno della Biblioteca cittadina dalle ore 16 fino a mezzanotte, in compagnia della musica della band SottoSuono. Domenica 9 ottobre l'esposizione fotografica si sposterà nel Chiostro di San Francesco, sempre dalle ore 16 a mezzanotte. L'accompagnamento musicale sarà questa volta curato dalla chitarra acustica di Vincenzo Abruzzese.

Venerdì 7 ottobre, inoltre, i volontari del Gruppo Territoriale Puglia di Still I Rise incontreranno la cittadinanza presso la Bottega Filomondo (via Bologna, 115) dalle ore 19 alle 21. L'incontro ha l'obiettivo di raccontare la mission e i progetti educativi di Still I Rise nel mondo. La mostra è stata organizzata dal Gruppo Territoriale Puglia di Still I Rise e dal Forum dei Giovani di Andria, in particolare da Beatrice La Torre, consigliera della cultura e dello spettacolo in collaborazione con il Comune di Andria e il supporto dei membri del Forum: Elisabetta Santovito, Antonio Loconte, Pasquale di Bari, Lorenzo Liso, Francesca Valentino, Savino Zagaria, Riccardo Alicino e Giovanna Scamarcio.

IL PROGETTO FOTOGRAFICO
"Through Our Eyes" è un progetto fotografico a lungo termine, partito nel 2019 e tuttora in corso, che ha coinvolto 156 minori dai 9 ai 17 anni. I giovanissimi fotografi sono tutti studenti e studentesse delle scuole di emergenza e delle scuole internazionali di Still I Rise. Il progetto ha finora toccato Samos, dove sorge uno degli hotspot delle isole greche, i campi per sfollati interni di Ad-Dana nel nord-ovest della Siria e lo slum di Mathare a Nairobi, in cui vivono circa 500 mila persone in condizioni di estrema povertà. A tutti i 156 minori è stata data la possibilità di seguire un corso di fotografia condotto da Nicoletta Novara, ideatrice del progetto, nella scuola "Mazí" (Samos) e presso la "Still I Rise International School" (Nairobi), e dal fotografo siriano Mahmoud Faisal nella scuola "Ma'an" (Nord-Ovest della Siria). Al termine del corso è stata consegnata loro una macchina fotografica usa e getta con cui gli studenti hanno potuto raccontare la difficile condizione vissuta in prima persona.

L'obiettivo principale del progetto e il filo rosso che unisce questi luoghi del mondo, così diversi e lontani fra loro, è proprio quello di dare la possibilità a dei bambini di esprimersi tramite un linguaggio universale come la fotografia. "Through Our Eyes" parla di migrazione, guerra e povertà come mai prima. Lo fa attraverso uno sguardo interno in cui il punto di vista del fotografo e i suoi sentimenti sono necessari per comprendere quello che sta accadendo. Con "Through Our Eyes" viene finalmente meno quella narrazione stereotipata e semplicistica che spesso crea ignoranza e paura. Si parla spesso di "crisi umanitarie", eppure per descriverle si utilizzano numeri, fatti e report. Sono crisi umanitarie perché al centro, ovvero quelli che ne pagano le conseguenze, ci sono persone. Un passo, uno dei tanti, per cercare di capire anche quello che fa paura o tutte quelle situazioni che si ritengono lontane dalla propria realtà, è quello di guardare attraverso gli occhi di chi si trova a vivere situazioni estreme e profondamente ingiuste e cerca comunque di guadagnarsi il proprio domani un passo alla volta. Il progetto fotografico è diventato una mostra che, a oggi, ha raggiunto ben 96 città tra Europa e Stati Uniti d'America.

Il primo capitolo di "Through Our Eyes", quello relativo a Samos con le fotografie scattate da minori residenti nel campo profughi dell'isola, è diventato il libro "Attraverso i nostri occhi", edito da Bur e uscito in tutte le librerie d'Italia il 3 novembre 2020. Il volume si apre con una favola scritta da Nicolò Govoni, Presidente e Direttore esecutivo di Still I Rise, e prosegue con una selezione degli scatti della mostra. Ogni fotografia è accompagnata da una nota scritta dagli stessi minori che ricordano il periodo passato sull'isola e raccontano dei propri sogni e speranze per il futuro. Still I Rise è un'organizzazione internazionale indipendente nata per assicurare istruzione e protezione a minori profughi e vulnerabili. Still I Rise apre scuole di emergenza e scuole internazionali per garantire un'educazione di alta qualità a bambini dimenticati da tutti. L'organizzazione opera attualmente in Europa, Medio-Oriente e continente Africano.
KENYA Through Our Eyes
GRECIA Through Our Eyes
NORD OVEST SIRIA Through Our Eyes JPG