Terremoto nelle Marche: il racconto di un andriese
La sequenza sismica è stata avvertita in buona parte dell’Italia centrale
venerdì 11 novembre 2022
11.16
Il terremoto di magnitudo 5.7 che mercoledì mattina 9 novembre, ha scosso la costa marchigiana può essere considerato il più forte da quasi cento anni, ad aver colpito quella zona. La sequenza sismica è comunque proseguita anche il giorno seguente questa volta l'epicentro sarebbe in mare, davanti alla costa anconetana, la scossa tellurica di magnitudo 4.0, è avvenuta intorno alle 13.35. Il sindaco della città di Fano, una delle più colpite dal terremoto dalle pagine social ha fatto sapere che nella giornata di venerdì 11 novembre le scuole di ogni ordine e grado sono state riaperte.
II vice sindaco, Cristian Fanesi, dalle sue pagine social ha tranquillizzato la popolazione: «Nonostante i momenti di grande tensione, l'emergenza è stata affrontata con ordine e tempismo. Un ringraziamento va alle squadre di tecnici che stanno, anche oggi, minuziosamente verificando tutte le possibili criticità e ai volontari che stanno assistendo chi avesse dubbi o necessità. Anche nella giornata di oggi, il COC rimane attivo e in allerta pronto ad ogni evenienza».
Il terremoto è stato avvertito comunque in buona parte dell'Italia centrale, lo racconta Riccardo di origini andriesi che vive a Forlì, dipendete in un'azienda nella città dell'Emilia Romagna: «Ero a Forlì e l'ho sentito bene: alle 7 ero sveglio da poco ma ancora a letto, ho sentito muovere il letto e ho realizzato che qualcosa di strano succedeva...il lampadario oscillava e ho capito che era una scossa di terremoto. Mi sono subito alzato e poi seduto in cucina vedevo oscillare anche le chiavi nella toppa della porta di casa. Il tempo di capire se uscire o mettermi sotto il tavolo della sala ma fortunatamente la scossa era finita!». «Tanto spavento ma per fortuna non è successo nulla grazie a Dio, ha concluso Riccardo».
II vice sindaco, Cristian Fanesi, dalle sue pagine social ha tranquillizzato la popolazione: «Nonostante i momenti di grande tensione, l'emergenza è stata affrontata con ordine e tempismo. Un ringraziamento va alle squadre di tecnici che stanno, anche oggi, minuziosamente verificando tutte le possibili criticità e ai volontari che stanno assistendo chi avesse dubbi o necessità. Anche nella giornata di oggi, il COC rimane attivo e in allerta pronto ad ogni evenienza».
Il terremoto è stato avvertito comunque in buona parte dell'Italia centrale, lo racconta Riccardo di origini andriesi che vive a Forlì, dipendete in un'azienda nella città dell'Emilia Romagna: «Ero a Forlì e l'ho sentito bene: alle 7 ero sveglio da poco ma ancora a letto, ho sentito muovere il letto e ho realizzato che qualcosa di strano succedeva...il lampadario oscillava e ho capito che era una scossa di terremoto. Mi sono subito alzato e poi seduto in cucina vedevo oscillare anche le chiavi nella toppa della porta di casa. Il tempo di capire se uscire o mettermi sotto il tavolo della sala ma fortunatamente la scossa era finita!». «Tanto spavento ma per fortuna non è successo nulla grazie a Dio, ha concluso Riccardo».