Termovalorizzazione, la Puglia dice no!

Prima battaglia dell'assessore regionale all'ambiente Santorsola

giovedì 13 agosto 2015 11.39
«La Puglia ha detto di no alla realizzazione di nuovi impianti di termovalorizzazione sul proprio territorio». Il neo assessore regionale all'ambiente, il tranese Domenico Santorsola, si è già rimboccato le maniche ed ha espresso la sua personale opinione in tema di inceneritori, rispondendo, senza esitazioni alle sollecitazioni del consigliere regionale Sergio Blasi. La soluzione proposta dal Governo Renzi, per fronteggiare l'emergenza rifiuti in tutta Italia, potrebbe veder realizzati 12 nuovi impianti di incenerimento dei rifiuti in altrettante regioni italiane, tra le quali, appunto, la Puglia. Ma Santorsola non ci sta.

«Del resto – ha dichiarato l'assessore - il presidente Emiliano ha ribadito più volte di voler tenere fede all'impegno, già preso con gli elettori nel corso della campagna elettorale, di non realizzare nessun inceneritore sul territorio pugliese. Vorrei, inoltre, ricordare che la Regione Puglia aveva già impugnato davanti alla Corte Costituzionale, a gennaio di quest'anno, due articoli del decreto 133 (lo Sblocca Italia) ritenuti pericolosi per la tutela dell'ambiente. Mi auguro – ha concluso Santorsola - che il presidente del Consiglio, in materie così delicate, non voglia mortificare gli sforzi compiuti dai territori: la Puglia già nel 2013 si è dotata di un Piano Regionale dei Rifiuti Urbani ispirato alla strategia "rifiuti zero" che punta a marginalizzare il ruolo delle discariche e della termovalorizzazione».