Termina l'anno scolastico 2019/2020: «La nostra ultima campanella»
Una amara e per certi versi malinconica riflessione della docente Cecilia Guarino
mercoledì 10 giugno 2020
10.58
«La nostra ultima campanella»
Affida alla nostra Redazione alcune amare ma soprattutto malinconiche note, l'insegnante di scuola primaria Cecilia Guarino, dell'Istituto comprensivo "Imbriani Salvemini" di Andria, delle classi quinta ed insegnante di inglese e di sostegno.
«Chi l'avrebbe mai detto che il 4 marzo 2020 sarebbe stato l'ultimo giorno di scuola di quest'anno scolastico straordinario?
Un anno scolastico che certamente ricorderemo nel tempo!!
Le attività didattiche si sospendono dallo scorso 5 marzo, il virus comincia il suo cammino e fa paura, minaccia tutti, aprendo le porte ad uno scenario che speriamo tutti diventi solo un brutto ricordo!
Lasciamo i nostri bambini e i nostri colleghi, i collaboratori e il Dirigente scolastico senza salutarli; lasciamo tutto in classe!
Speriamo di tornare presto a scuola, ma non è così.
Scuole chiuse: apertura a data da destinarsi.... Si sperimentano tanti tipi di fare scuola davanti ad uno smartphone tablet o PC .
Ogni docente si è messo in gioco andando oltre il proprio tempo di lavoro, affrontando questa emergenza con una risposta adeguata e imminente senza lasciare indietro mai nessuno.
Insegnanti, alunni e genitori hanno affrontato una dura prova, molto impegnativa: la Dad (didattica a distanza) partendo da zero, costruendo un modello che ha permesso di salvare l'anno scolastico con tutorial, video lezioni che spesso si interrompevano.
A me è mancata la quotidianità, i pianti, i sorrisi, gli abbracci, i saluti ma soprattutto gli schiamazzi dell'ultimo giorno di scuola, dopo aver virtualmente ascoltato il suono dell'ultima Campanella!!
Riusciremo a soddisfare la sete di relazionalità che è mancata in tutto questo periodo malato?»
Affida alla nostra Redazione alcune amare ma soprattutto malinconiche note, l'insegnante di scuola primaria Cecilia Guarino, dell'Istituto comprensivo "Imbriani Salvemini" di Andria, delle classi quinta ed insegnante di inglese e di sostegno.
«Chi l'avrebbe mai detto che il 4 marzo 2020 sarebbe stato l'ultimo giorno di scuola di quest'anno scolastico straordinario?
Un anno scolastico che certamente ricorderemo nel tempo!!
Le attività didattiche si sospendono dallo scorso 5 marzo, il virus comincia il suo cammino e fa paura, minaccia tutti, aprendo le porte ad uno scenario che speriamo tutti diventi solo un brutto ricordo!
Lasciamo i nostri bambini e i nostri colleghi, i collaboratori e il Dirigente scolastico senza salutarli; lasciamo tutto in classe!
Speriamo di tornare presto a scuola, ma non è così.
Scuole chiuse: apertura a data da destinarsi.... Si sperimentano tanti tipi di fare scuola davanti ad uno smartphone tablet o PC .
Ogni docente si è messo in gioco andando oltre il proprio tempo di lavoro, affrontando questa emergenza con una risposta adeguata e imminente senza lasciare indietro mai nessuno.
Insegnanti, alunni e genitori hanno affrontato una dura prova, molto impegnativa: la Dad (didattica a distanza) partendo da zero, costruendo un modello che ha permesso di salvare l'anno scolastico con tutorial, video lezioni che spesso si interrompevano.
A me è mancata la quotidianità, i pianti, i sorrisi, gli abbracci, i saluti ma soprattutto gli schiamazzi dell'ultimo giorno di scuola, dopo aver virtualmente ascoltato il suono dell'ultima Campanella!!
Riusciremo a soddisfare la sete di relazionalità che è mancata in tutto questo periodo malato?»