Teoria Gender, Rizzi: «Una colossale montatura per togliere diritti»
L'esponente di Alternativa Comunista tra i contestatori al convegno andriese
giovedì 29 ottobre 2015
15.02
«Maschilismi ed omofobie vere malattie». E' stato questo striscione all'interno del teatro dell'Oratorio Salesiano a rappresentare la protesta di Alternativa Comunista e di diverse altre associazioni tra cui l'Arcigay BAT che, nel frattempo, esponevano all'esterno un altro striscione con la scritta «Libertà di opinione non è libertà di discriminazione». Due striscioni e silenzio per contestare la realizzazione del convegno dal titolo "Famiglia, scuola e teoria del gender" svoltosi proprio ieri nella città di Andria e che ha viste protagoniste diverse associazioni cittadine oltre che il Presidente di Giuristi per la vita, Gianfranco Amato.
«Il loro chiarimento è contro dei diritti sacrosanti - ha detto Michele Rizzi di Alternativa Comunista - sicuramente il presidente di Giuristi per la Vita si caratterizza per una posizione omofoba. Va in giro per l'Italia a pubblicizzare un libro ed a pubblicizzare delle teorizzazioni che sono di fatto contro la libertà per le coppie omosessuali di sposarsi o adottare un figlio. Noi siamo in assoluto dissenso contro queste teorizzazioni che sono reazionarie e omofobe, e credo che le contestazioni subite in ogni luogo dove giunge siano sacrosante, altro che chiarimento». Nessun disordine è stato registrato e la protesta è stata "silenziosa".
«Il loro chiarimento è contro dei diritti sacrosanti - ha detto Michele Rizzi di Alternativa Comunista - sicuramente il presidente di Giuristi per la Vita si caratterizza per una posizione omofoba. Va in giro per l'Italia a pubblicizzare un libro ed a pubblicizzare delle teorizzazioni che sono di fatto contro la libertà per le coppie omosessuali di sposarsi o adottare un figlio. Noi siamo in assoluto dissenso contro queste teorizzazioni che sono reazionarie e omofobe, e credo che le contestazioni subite in ogni luogo dove giunge siano sacrosante, altro che chiarimento». Nessun disordine è stato registrato e la protesta è stata "silenziosa".