Tentato omicidio a Canosa: migliorano le condizioni del 26enne
Ricoverato al "Bonomo" di Andria. Due i fermi della Polizia
lunedì 15 febbraio 2016
11.10
Sabato mattina attorno alle 4,30 il rinvenimento del 26enne Fabio Paciolla, ancora cosciente, in un'autovettura nei pressi della Stazione di Canosa di Puglia, raggiunto da tre colpi d'arma da fuoco. Immediato il trasporto all'Ospedale "Bonomo" di Andria per un intervento delicato e lungo visto che i tre proiettili avevano raggiunto il 26enne, due alla testa ed uno alla nuca. Intervento conclusosi in tarda mattinata con il trasferimento in terapia intensiva dove sembra stiano migliorando le condizioni del giovane barbiere.
Nel frattempo sono due i fermi della Polizia di Stato effettuati nella giornata di ieri ed i cui dettagli saranno resi noti nel corso della mattinata presso la Procura della Repubblica di Trani. Il barbiere, che lavorava a Milano, infatti, è coetaneo oltre che amico di Giuseppe Vassalli, altro giovane scomparso a Canosa di Puglia a fine estate scorsa e mai più ritrovato. Una probabile lupara bianca sulla quale sono continuate le indagini del Commissariato di Canosa e sulla quale si potrebbe far luce proprio a causa del tentato omicidio di Fabio Paciolla. Restano ancora diverse le ipotesi al vaglio degli inquirenti ma di certo c'è che lo stesso Paciolla nel pomeriggio di venerdì scorso è sparito nel nulla anche se sarebbe dovuto ripartire alla volta del capoluogo lombardo per tornare al lavoro. Nell'ambito dell'inchiesta su Vassalli, inoltre, lo stesso 26enne canosino fu ascoltato per via della sua amicizia con il giovane scomparso. Un intreccio che inquirenti e procura, nel massimo riservo, stanno cercando di sbrogliare.
Nel frattempo sono due i fermi della Polizia di Stato effettuati nella giornata di ieri ed i cui dettagli saranno resi noti nel corso della mattinata presso la Procura della Repubblica di Trani. Il barbiere, che lavorava a Milano, infatti, è coetaneo oltre che amico di Giuseppe Vassalli, altro giovane scomparso a Canosa di Puglia a fine estate scorsa e mai più ritrovato. Una probabile lupara bianca sulla quale sono continuate le indagini del Commissariato di Canosa e sulla quale si potrebbe far luce proprio a causa del tentato omicidio di Fabio Paciolla. Restano ancora diverse le ipotesi al vaglio degli inquirenti ma di certo c'è che lo stesso Paciolla nel pomeriggio di venerdì scorso è sparito nel nulla anche se sarebbe dovuto ripartire alla volta del capoluogo lombardo per tornare al lavoro. Nell'ambito dell'inchiesta su Vassalli, inoltre, lo stesso 26enne canosino fu ascoltato per via della sua amicizia con il giovane scomparso. Un intreccio che inquirenti e procura, nel massimo riservo, stanno cercando di sbrogliare.