Tendopoli di Monte Faraone, Di Terlizzi: «Risposta sociale, legale e sanitaria»
Intervento del portavoce di Fratelli d'Italia AN alla presenza di FI e Noi con Salvini
giovedì 3 dicembre 2015
09.40
«Noi vogliamo dare delle risposte alle paure della gente, al netto di tutto quanto è stato fatto e delle inutili polemiche sollevate da alcuni movimenti e dal centrosinistra. Qui non c'è solo preoccupazione per il terrorismo ma anche e soprattutto per la criminalità spicciola». Sono le parole di Gaetano Di Terlizzi, portavoce di Fratelli d'Italia AN di Andria che, nel pomeriggio di ieri, ci ha tenuto ad esprimere tutta la determinazione nel chiedere risposte certe e rapide al problema immigrazione nella città di Andria ed in particolare per quel che concerne la Tendopoli di Monte Faraone. Alla conferenza stampa erano presenti anche i vertici cittadini e provinciali di Forza Italia e quelli di Noi con Salvini che hanno risposto positivamente all'appello fatto dallo stesso Di Terlizzi.
«Questa è la punta di un iceberg - ha detto Di Terlizzi - di un problema che coinvolge l'intera nazione ma che, in particolare, si riversa sui territori anche a livello locale. Noi vogliamo capire chi sono queste persone che sono nella tendopoli, vogliamo che ci sia controllo ed attenzione delle forze dell'ordine, vogliamo che si verifichino le condizioni sanitarie. L'integrazione di un extracomunitario è ben altra cosa, non può essere presidiare un supermercato o la posta in attesa di una monetina». Più volte le forze intervenute di centrodestra hanno ribadito la loro lontananza dal "falso buonismo" e dallo "scadente populismo" più volte perpetrato da diversi politici.
«Innanzitutto a livello locale faremo esposto alla ASL BT per far controllare il territorio dove vivono questi immigrati quindi nei pressi della tendopoli - ha detto Di Terlizzi - poi è già partita una lettere a Sindaco e Prefetto della BAT per capire quale è la risposta delle forze dell'ordine che sappiamo aver già allontanato diversi migranti irregolari. Infine, vogliamo capire i centri di accoglienza quali sono e dove sono nel nostro territorio e chi accolgono. Soprattutto vogliamo capire se sono pieni e che cosa fanno questi migranti. L'attenzione deve essere elevata ad un livello superiore e ci permettiamo di suggerire al Presidente del Consiglio che ha previsto, forse per una futura tornata elettorale, 500 euro ai 18enni che quei soldi vengano devoluti alle forze dell'ordine per presidiare in modo ancora più forte il territorio o che comunque venga finalmente attuata una seria politica di controllo del fenomeno immigrazione».
«Questa è la punta di un iceberg - ha detto Di Terlizzi - di un problema che coinvolge l'intera nazione ma che, in particolare, si riversa sui territori anche a livello locale. Noi vogliamo capire chi sono queste persone che sono nella tendopoli, vogliamo che ci sia controllo ed attenzione delle forze dell'ordine, vogliamo che si verifichino le condizioni sanitarie. L'integrazione di un extracomunitario è ben altra cosa, non può essere presidiare un supermercato o la posta in attesa di una monetina». Più volte le forze intervenute di centrodestra hanno ribadito la loro lontananza dal "falso buonismo" e dallo "scadente populismo" più volte perpetrato da diversi politici.
«Innanzitutto a livello locale faremo esposto alla ASL BT per far controllare il territorio dove vivono questi immigrati quindi nei pressi della tendopoli - ha detto Di Terlizzi - poi è già partita una lettere a Sindaco e Prefetto della BAT per capire quale è la risposta delle forze dell'ordine che sappiamo aver già allontanato diversi migranti irregolari. Infine, vogliamo capire i centri di accoglienza quali sono e dove sono nel nostro territorio e chi accolgono. Soprattutto vogliamo capire se sono pieni e che cosa fanno questi migranti. L'attenzione deve essere elevata ad un livello superiore e ci permettiamo di suggerire al Presidente del Consiglio che ha previsto, forse per una futura tornata elettorale, 500 euro ai 18enni che quei soldi vengano devoluti alle forze dell'ordine per presidiare in modo ancora più forte il territorio o che comunque venga finalmente attuata una seria politica di controllo del fenomeno immigrazione».