Teatro della scuola Manzoni: sicurezza e cultura possono coesistere
Intervento dell'ex Presidente del Consiglio d’Istituto della Scuola “Manzoni”, Giuseppe Tortora. La vicenda anima il dibattito politico-culturale cittadino
domenica 18 novembre 2012
12.03
La questione Auditorium-teatro della Scuola Secondaria "Alessandro Manzoni" anima il dibattito di questi ultimi giorni in città. Esponenti del mondo politico e scolastico hanno più volte esposto la loro opinione in merito alla vicenda. L'ex presidente del Consiglio d'Istituto della Scuola "Manzoni", l'Avv. Giuseppe Tortora, ultimo prima dell'istituzione dell'istituto comprensivo con la scuola "Don Bosco", ripercorre il percorso del Teatro e rilancia la necessità di poter far coesistere sicurezza e cultura al servizio del territorio. Riportiamo integralmente la lettera giunta in redazione:
«In merito all'annosa vicenda dell'auditorium della scuola secondaria di 1° grado "Manzoni", in qualità di Presidente del cessato Consiglio d'Istituto della scuola, mi corre l'obbligo di fornire solo alcune precisazioni per evidenti ragioni di chiarezza.
Vorrei ricordare che in seguito all'accorpamento, deliberato dalla Giunta regionale nel mese di gennaio u.s., la scuola elementare "Don Bosco" (con la scuola dell'infanzia P. Pio) e la scuola secondaria di 1° grado "Manzoni" hanno dato vita al nuovo Istituto Comprensivo "Don Bosco-Manzoni". In conseguenza di ciò, il Consiglio d'Istituto della "Manzoni" ha cessato le sue funzioni in data 31.08 u.s. e, pertanto, fino alla nuova elezione ed al suo insediamento, il Consiglio d'Istituto non è costituito e, di conseguenza, non poteva e non può affatto "dire la sua" sulla questione.
Volutamente, non entro nel merito della vicenda perché ritengo, in qualità di genitore, che sia necessario porre fine a tutta questa "storia".
Devo solo testimoniare che il Consiglio d'Istituto della "Manzoni", il 20/04/2010, ha approvato all'unanimità, con delibera n. 287, l'autorizzazione all'uso dell'auditorium al Teatro Minimo per l'attuazione del Progetto di Residenza Teatrale per gli anni 2010-2012; inoltre, in data 15/12/2010, con delibera n. 312, il Consiglio ha approvato all'unanimità l'intitolazione dell'auditorium alla memoria della prof.ssa Paola Chicco, docente ed educatrice illustre della nostra città che tante energie e competenze ha profuso per l'educazione di intere generazioni di ragazzi presso la scuola "Manzoni" e il 12 maggio 2011, c'è stata, alla presenza del Sindaco, dell'Assessore alla P.I., del sig. Michele Martinelli, marito della defunta prof.ssa Chicco, dell'intera comunità scolastica, dei vecchi colleghi della prof.ssa Chicco, di tutti i cittadini interessati e degli organi di stampa, una solenne cerimonia di intitolazione dell'auditorium.
In quella sede il dirigente scolastico in carica, prof. Carlo Zingarelli, evidenziava la necessità di regolamentare, tramite apposita convenzione, l'uso della struttura per contemperare innanzitutto il rispetto delle norme di sicurezza, visto che i lavori effettuati avevano reso a norma la struttura per la richiesta del C.P.I. con i fondi che il Comune aveva già stanziato per la "Manzoni", come per tutte le altre scuole di Andria. Inoltre l'ex dirigente sottolineava la unicità della concomitanza creatasi con l'incontro sinergico di 4 soggetti: la scuola, il Comune, il Teatro Minimo e il privato sig. Martinelli, che cooperavano, unificando le rispettive finalità, per costruire un contenitore culturale attrezzato e funzionale a disposizione della scuola, ma anche aperto al territorio, con la possibilità di realizzare progetti per gli alunni, ma anche spettacoli di primo livello, con attori di fama nazionale, per tutta la città, dando al quartiere uno spazio fruibile, aggregante e qualificato, nel rispetto pieno della volontà e del sogno della compianta prof.ssa Paola Chicco.
Per vari motivi legati anche alla vicenda dell'accorpamento delle scuole andriesi, la convenzione non è stata definita per tempo, ma esiste una bozza, proposta dalla scuola che doveva, in tempi brevi, essere discussa e formalizzata col Comune in qualità di Ente proprietario. Nel frattempo si sono sempre cercate e trovate le opportune soluzioni per l'uso sicuro della struttura concertate tra la comunità scolastica, il Comune e coloro che legittimamente e correttamente gestivano lo spazio teatrale, in quanto a questo delegati (si ricorda che il Teatro Minimo è titolare di un'assegnazione, da parte del Consorzio Teatro Pubblico Pugliese, nell'ambito del Programma pluriennale della Regione Puglia,Asse IV, Linea di intervento 4.3.2, lettera I, con nota dell'11 gennaio 2010, prot. n. 40/FESR/NM/SL, del progetto di Residenza Teatrale e di una convenzione con l'amministrazione Comunale di Andria del 30/09/2009 e relativa Delibera di G.C. n° 238 del 27 novembre 2009 con la quale l'Ente Locale mette a disposizione della compagnia teatrale l'Auditorium di questa scuola per la realizzazione del suddetto progetto). Si è avuta così la realizzazione di numerosi progetti didattici con iniziative teatrali e culturali, da parte della compagnia del "Teatro Minimo" che hanno visto protagonisti, tra gli altri, proprio gli alunni della scuola (es. progetto "LA VOCE E LA SCRITTURA - dalle competenze linguistiche alle abilità sociali", realizzato, in collaborazione con l'associazione "I Care" e il Teatro Minimo, con gli alunni della "Manzoni" tra gennaio e maggio 2012).
Giova, altresì, evidenziare che il Consiglio d'Istituto ha sempre condiviso tali progetti didattici, che, peraltro, hanno costituito una lunga tradizione per la scuola "Manzoni", fin dagli anni in cui la dirigenza scolastica era affidata al prof. Dino Di Leo, nell'ambito del progetto scolastico del centro di aggregazione "Il Gabbiano", in collaborazione tra la scuola e la storica compagnia teatrale andriese "Alfa Teatro" della quale faceva parte la prof.ssa Chicco.
In qualità di semplice genitore, ribadisco fermamente la richiesta che si ponga fine a tutta questa vicenda evitando strumentalizzazioni, speculazioni e polemiche da parte di chicchessia, poiché, a mio modesto parere, ritengo che il rispetto "sacrosanto" delle norme in materia di sicurezza - che qualsiasi dirigente scolastico deve assicurare e garantire - e la possibilità che le strutture di una scuola siano "aperte" all'intera comunità cittadina, anche tramite la realizzazione di attività culturali-teatrali rivolte al territorio, possano benissimo coesistere, rispettando, peraltro, le finalità di una donazione che non aveva nessun altro fine, se non quello culturale e quello affettivo.
Sono certo che l'intera comunità scolastica debba essere grata per quanto è stato fatto per valorizzarla e arricchirla nella sua funzione sul territorio ed, inoltre, mai come in questo momento, essa abbia bisogno solo ed esclusivamente di serenità e non di angoscia, turbamento ed ansia sollevabili - in qualsiasi suo componente - paragonando quanto successo presso la scuola "Morbillo-Falcone" di Brindisi con la possibilità - anche solo ipotetica - che ciò possa accadere presso la nostra scuola, per continuare a svolgere, in sinergia con le altre agenzie educative presenti sul territorio, la sua insostituibile missione educativa-formativa di ragazze e ragazzi che, domani, saranno chiamati a costruire e guidare la società ed è a questo fine che, secondo me, dobbiamo tutti - ciascuno per la propria parte - concorrere, in unità d'intenti».
«In merito all'annosa vicenda dell'auditorium della scuola secondaria di 1° grado "Manzoni", in qualità di Presidente del cessato Consiglio d'Istituto della scuola, mi corre l'obbligo di fornire solo alcune precisazioni per evidenti ragioni di chiarezza.
Vorrei ricordare che in seguito all'accorpamento, deliberato dalla Giunta regionale nel mese di gennaio u.s., la scuola elementare "Don Bosco" (con la scuola dell'infanzia P. Pio) e la scuola secondaria di 1° grado "Manzoni" hanno dato vita al nuovo Istituto Comprensivo "Don Bosco-Manzoni". In conseguenza di ciò, il Consiglio d'Istituto della "Manzoni" ha cessato le sue funzioni in data 31.08 u.s. e, pertanto, fino alla nuova elezione ed al suo insediamento, il Consiglio d'Istituto non è costituito e, di conseguenza, non poteva e non può affatto "dire la sua" sulla questione.
Volutamente, non entro nel merito della vicenda perché ritengo, in qualità di genitore, che sia necessario porre fine a tutta questa "storia".
Devo solo testimoniare che il Consiglio d'Istituto della "Manzoni", il 20/04/2010, ha approvato all'unanimità, con delibera n. 287, l'autorizzazione all'uso dell'auditorium al Teatro Minimo per l'attuazione del Progetto di Residenza Teatrale per gli anni 2010-2012; inoltre, in data 15/12/2010, con delibera n. 312, il Consiglio ha approvato all'unanimità l'intitolazione dell'auditorium alla memoria della prof.ssa Paola Chicco, docente ed educatrice illustre della nostra città che tante energie e competenze ha profuso per l'educazione di intere generazioni di ragazzi presso la scuola "Manzoni" e il 12 maggio 2011, c'è stata, alla presenza del Sindaco, dell'Assessore alla P.I., del sig. Michele Martinelli, marito della defunta prof.ssa Chicco, dell'intera comunità scolastica, dei vecchi colleghi della prof.ssa Chicco, di tutti i cittadini interessati e degli organi di stampa, una solenne cerimonia di intitolazione dell'auditorium.
In quella sede il dirigente scolastico in carica, prof. Carlo Zingarelli, evidenziava la necessità di regolamentare, tramite apposita convenzione, l'uso della struttura per contemperare innanzitutto il rispetto delle norme di sicurezza, visto che i lavori effettuati avevano reso a norma la struttura per la richiesta del C.P.I. con i fondi che il Comune aveva già stanziato per la "Manzoni", come per tutte le altre scuole di Andria. Inoltre l'ex dirigente sottolineava la unicità della concomitanza creatasi con l'incontro sinergico di 4 soggetti: la scuola, il Comune, il Teatro Minimo e il privato sig. Martinelli, che cooperavano, unificando le rispettive finalità, per costruire un contenitore culturale attrezzato e funzionale a disposizione della scuola, ma anche aperto al territorio, con la possibilità di realizzare progetti per gli alunni, ma anche spettacoli di primo livello, con attori di fama nazionale, per tutta la città, dando al quartiere uno spazio fruibile, aggregante e qualificato, nel rispetto pieno della volontà e del sogno della compianta prof.ssa Paola Chicco.
Per vari motivi legati anche alla vicenda dell'accorpamento delle scuole andriesi, la convenzione non è stata definita per tempo, ma esiste una bozza, proposta dalla scuola che doveva, in tempi brevi, essere discussa e formalizzata col Comune in qualità di Ente proprietario. Nel frattempo si sono sempre cercate e trovate le opportune soluzioni per l'uso sicuro della struttura concertate tra la comunità scolastica, il Comune e coloro che legittimamente e correttamente gestivano lo spazio teatrale, in quanto a questo delegati (si ricorda che il Teatro Minimo è titolare di un'assegnazione, da parte del Consorzio Teatro Pubblico Pugliese, nell'ambito del Programma pluriennale della Regione Puglia,Asse IV, Linea di intervento 4.3.2, lettera I, con nota dell'11 gennaio 2010, prot. n. 40/FESR/NM/SL, del progetto di Residenza Teatrale e di una convenzione con l'amministrazione Comunale di Andria del 30/09/2009 e relativa Delibera di G.C. n° 238 del 27 novembre 2009 con la quale l'Ente Locale mette a disposizione della compagnia teatrale l'Auditorium di questa scuola per la realizzazione del suddetto progetto). Si è avuta così la realizzazione di numerosi progetti didattici con iniziative teatrali e culturali, da parte della compagnia del "Teatro Minimo" che hanno visto protagonisti, tra gli altri, proprio gli alunni della scuola (es. progetto "LA VOCE E LA SCRITTURA - dalle competenze linguistiche alle abilità sociali", realizzato, in collaborazione con l'associazione "I Care" e il Teatro Minimo, con gli alunni della "Manzoni" tra gennaio e maggio 2012).
Giova, altresì, evidenziare che il Consiglio d'Istituto ha sempre condiviso tali progetti didattici, che, peraltro, hanno costituito una lunga tradizione per la scuola "Manzoni", fin dagli anni in cui la dirigenza scolastica era affidata al prof. Dino Di Leo, nell'ambito del progetto scolastico del centro di aggregazione "Il Gabbiano", in collaborazione tra la scuola e la storica compagnia teatrale andriese "Alfa Teatro" della quale faceva parte la prof.ssa Chicco.
In qualità di semplice genitore, ribadisco fermamente la richiesta che si ponga fine a tutta questa vicenda evitando strumentalizzazioni, speculazioni e polemiche da parte di chicchessia, poiché, a mio modesto parere, ritengo che il rispetto "sacrosanto" delle norme in materia di sicurezza - che qualsiasi dirigente scolastico deve assicurare e garantire - e la possibilità che le strutture di una scuola siano "aperte" all'intera comunità cittadina, anche tramite la realizzazione di attività culturali-teatrali rivolte al territorio, possano benissimo coesistere, rispettando, peraltro, le finalità di una donazione che non aveva nessun altro fine, se non quello culturale e quello affettivo.
Sono certo che l'intera comunità scolastica debba essere grata per quanto è stato fatto per valorizzarla e arricchirla nella sua funzione sul territorio ed, inoltre, mai come in questo momento, essa abbia bisogno solo ed esclusivamente di serenità e non di angoscia, turbamento ed ansia sollevabili - in qualsiasi suo componente - paragonando quanto successo presso la scuola "Morbillo-Falcone" di Brindisi con la possibilità - anche solo ipotetica - che ciò possa accadere presso la nostra scuola, per continuare a svolgere, in sinergia con le altre agenzie educative presenti sul territorio, la sua insostituibile missione educativa-formativa di ragazze e ragazzi che, domani, saranno chiamati a costruire e guidare la società ed è a questo fine che, secondo me, dobbiamo tutti - ciascuno per la propria parte - concorrere, in unità d'intenti».