Tariffe e tributi: Andria incassa il 68,3% ed è 58esima

Ricerca del Sole 24ore. Benissimo Barletta al 13° posto in Italia

martedì 21 ottobre 2014 10.35
A cura di Stefano Massaro
Tributi come ICI, IMU, Tosap e Tarsu o tariffe come quelle delle mense scolastiche, asilo nido e così via sino a costituire il Titolo I ed il Titolo III delle entrate tributarie ed extratributarie iscritte a bilancio. Una ricerca del Sole 24ore ha analizzato i bilanci consuntivi di ogni Comune capoluogo di Provincia ed ha posto l'accento sulla effettiva capacità di riscossione delle tasse di propria competenze. La situazione, neanche a dirlo, è pessima per il Sud Italia con una media nazionale che si aggira complessivamente sul 66,5% con un accertamento pro-capite di 882 euro, ma gli ultimi posti in graduatoria sono tutti occupati da città calabresi e siciliane con Vibo Valentia al 108° posto con il 43,5%. In prima piazza, invece, c'è Reggio Emilia con l'87,1% riscosso dai propri cittadini ed a seguire Bolzano con l'86%.

Nella BAT la situazione è variegata: la Città di Andria è al 58° posto, metà classifica, con un tasso di riscossione che è pari a quello di Milano e si attesta al 68,3% con circa due punti percentuali in più rispetto alla media nazionale. E' di 495 euro la media pro capite di riscossione per i cittadini andriesi che superano la media nazionale per quel che riguarda il titolo I (pagamento dei tributi) con il 75,4% e 393 euro pro capite, mentre scende molto al di sotto della soglia nazionale per quel che riguarda la riscossione delle tariffe (titolo III del bilancio) arrivando sino al 40,8% e 102 euro pro capite. I dati della ricerca si riferiscono alla media del quinquennio 2008/2012 sulla base dei certificati consuntivi dei vari comuni.

La Città di Barletta è la prima in classifica nel mezzogiorno d'Italia ed occupa il 13° posto: la capacità di riscossione dell'ente arriva sino al 79,4% con una media di 395 euro pro capite e tributi per 354 euro pari al 78,6% nonché tariffe per 41 euro pari all'86,4%. La Città di Trani, infine, si attesta al 61esimo posto, poco sotto Andria con una media di 432 euro pro capite riscosso pari al 67,4%. Vi sono 374 euro per quel che riguarda i tributi pari al 66,7% mentre per le tariffe si passa al 72% con 58 euro pro capite.

La ricerca è importante, come spiega il Sole 24Ore, per valutare quelli che saranno gli effetti della riforma dei bilanci locali e della legge di stabilità appena presentata dal Governo, la prima scritta negli ultimi tre anni e pronta ad entrare in vigore dal 1 gennaio 2015. I Comuni, in sostanza, saranno chiamati a mettere in bilancio un "fondo crediti" che dovrà esser proporzionale alla incapacità di riscossione dei tributi e delle tariffe. Bilanci che dovranno essere sempre più aderenti alla realtà e cioè dovranno basarsi su quello che effettivamente viene introitato e non su soldi che, difatto, non arrivano in cassa. Nei bilanci comunali, come ricorda proprio il Sole 24Ore, vi sono 33miliardi di euro di soldi previsti ma mai incassati.