Tari, previsioni di aumento: Assessori Ambiente e Finanze invitano alla cautela ed alla prudenza
L'impatto dell'aumento di queste tariffe sulla Città di Andria è in fase di elaborazione
mercoledì 17 gennaio 2024
7.03
Il paventato aumento della Tari in Puglia, dopo la decisione del Consiglio di Stato che ha annullato la delibera dell'Arera sulle tariffe relative allo smaltimento dei rifiuti, potrebbe riguardare anche la città di Andria. Lo scorso 6 dicembre il Giudice Amministrativo di secondo grado ha annullato definitivamente una delibera del 2021 adottata dall'Agenzia di regolazione per energia reti e ambiente cui la Regione Puglia si era uniformata, aprendo la strada al ritorno del regime di mercato. L'applicazione dei contratti con i gestori dei cd. "impianti minimi", necessari per la chiusura del ciclo dei rifiuti, rende inevitabile l'aumento, in una misura al momento stimata del 50 per cento circa, anche se i calcoli variano da Comune a Comune. Aumenti che, dunque, non dipendono dalla volontà dei primi cittadini.
Il Tribunale Amministrativo ha riconosciuto intanto che la materia è riservata al legislatore, non all'autorità amministrativa. E l'Ager, per voce del suo presidente Angelo Pansini, ha spiegato che da questo momento varranno i contratti con i gestori e non le tariffe fissate dall'Ager. Tariffe che peraltro risentono dell'andamento dell'indice Istat.
Questo in sostanza comporterà presumibilmente l'aumento della Tari per il futuro, nonché il pagamento degli arretrati.
L'impatto dell'aumento di queste tariffe sulla Città di Andria è in fase di elaborazione, così come si sta calcolando l'eventuale arretrato sul conferimento dei rifiuti indifferenziati nell'impianto di biostabilizzazione di Conversano. «Il dato della raccolta in termini di percentuale della differenziata, pari al 75 per cento, ci agevola – spiega l'assessore all'Ambiente Savino Losappio - perché andremmo a conferire una percentuale ridotta di indifferenziato. In ogni caso, in linea con quanto stanno facendo gli altri amministratori locali, invochiamo interventi da parte del Legislatore che mirino a regolamentare la materia, nonché da parte della Regione Puglia di un aiuto economico che attutisca l'impatto sulle comunità. Resta fermo e necessario a questo punto – continua Losappio – l'appello alla cittadinanza ad insistere nella raccolta differenziata perché la tariffa puntuale ("più differenzi meno paghi") è il prossimo obiettivo che questa amministrazione vuole perseguire con la nuova gara per l'appalto del servizio rifiuti nel 2024». Invito alla cautela ed alla prudenza giunge anche dall'assessore alle risorse economiche e finanziarie Pasquale Vilella: «Il nostro Piano Economico e Finanziario – dichiara – è prossimo all'aggiornamento e prevede delle modifiche nei costi da sostenere, in particolare per quelli relativi al trasporto, già aumentati in questi anni. Ricordiamo che la Tari è interamente coperta dai contribuenti e questa sentenza del Consiglio di Stato potrebbe peggiorare la nostra situazione. Rispetto agli arretrati – conclude Vilella – quanto dovrà essere versato è mitigato solo dall'arco temporale (di fatto solo il 2022). Gli aumenti ci saranno ma non dipendono da noi e sui quali davvero non abbiamo margini per intervenire. Invochiamo un immediato intervento del Governo centrale e della Regione Puglia, al fine di scongiurare proteste da parte delle comunità».
Il Tribunale Amministrativo ha riconosciuto intanto che la materia è riservata al legislatore, non all'autorità amministrativa. E l'Ager, per voce del suo presidente Angelo Pansini, ha spiegato che da questo momento varranno i contratti con i gestori e non le tariffe fissate dall'Ager. Tariffe che peraltro risentono dell'andamento dell'indice Istat.
Questo in sostanza comporterà presumibilmente l'aumento della Tari per il futuro, nonché il pagamento degli arretrati.
L'impatto dell'aumento di queste tariffe sulla Città di Andria è in fase di elaborazione, così come si sta calcolando l'eventuale arretrato sul conferimento dei rifiuti indifferenziati nell'impianto di biostabilizzazione di Conversano. «Il dato della raccolta in termini di percentuale della differenziata, pari al 75 per cento, ci agevola – spiega l'assessore all'Ambiente Savino Losappio - perché andremmo a conferire una percentuale ridotta di indifferenziato. In ogni caso, in linea con quanto stanno facendo gli altri amministratori locali, invochiamo interventi da parte del Legislatore che mirino a regolamentare la materia, nonché da parte della Regione Puglia di un aiuto economico che attutisca l'impatto sulle comunità. Resta fermo e necessario a questo punto – continua Losappio – l'appello alla cittadinanza ad insistere nella raccolta differenziata perché la tariffa puntuale ("più differenzi meno paghi") è il prossimo obiettivo che questa amministrazione vuole perseguire con la nuova gara per l'appalto del servizio rifiuti nel 2024». Invito alla cautela ed alla prudenza giunge anche dall'assessore alle risorse economiche e finanziarie Pasquale Vilella: «Il nostro Piano Economico e Finanziario – dichiara – è prossimo all'aggiornamento e prevede delle modifiche nei costi da sostenere, in particolare per quelli relativi al trasporto, già aumentati in questi anni. Ricordiamo che la Tari è interamente coperta dai contribuenti e questa sentenza del Consiglio di Stato potrebbe peggiorare la nostra situazione. Rispetto agli arretrati – conclude Vilella – quanto dovrà essere versato è mitigato solo dall'arco temporale (di fatto solo il 2022). Gli aumenti ci saranno ma non dipendono da noi e sui quali davvero non abbiamo margini per intervenire. Invochiamo un immediato intervento del Governo centrale e della Regione Puglia, al fine di scongiurare proteste da parte delle comunità».