Tari e chiarimenti, Di Lorenzo: «A sentir giustificazioni si resta increduli»
L'esponente dell'Associazione Libertà è Partecipazione torna su tasse e rifiuti
lunedì 6 aprile 2015
9.32
«Ad ascoltare le giustificazioni che in questi giorni l'Amministrazione Giorgino sta divulgandocirca la problematica della TARI, si resta increduli. Invece di tentare una ennesima ed improbabile operazione confusione, servirebbe un minimo di onestà intellettuale per svolgere una seria autocritica e chiedere scusa alla cittadinanza per i disagi arrecati e per gli aumenti stratosferici messi in atto in questo lustro». E' Michele Di Lorenzo dell'Associazione Libertà è Partecipazione, a riportare dati e numeri puntualizzando, a suo dire, un'operazione verità svolta negli scorsi giorni da parte del Primo Cittadino andriese, in merito alla situazione dei rifiuti e delle tasse applicate alla cittadinanza.
«La tassa rifiuti nel nostro Ente - ha ribadito Di Lorenzo - contrariamente a quanto si va sbandierando ai quattro venti, è fittiziamente bassa in confronto agli altri comuni. Innanzitutto gli altri Comuni prevedono una serie di esenzioni o riduzioni coperte con apposito stanziamento di bilancio e finanziati dalla fiscalità generale. Per fare alcuni esempi, il comune di Barletta, pur avendo le tariffe un po' più alte delle nostre, ha previsto delle agevolazioni tipo: riduzioni fino all'80%, per soggetti con invalidità superiore al 75%; riduzioni fino al 70% per i redditi inferiori a 8.000 €; riduzioni fino al 60% per la distanza dai punti di raccolta. Il Comune di Bari ha anche previsto una riduzione per i quartieri che superano una percentuale del 30% di raccolta differenziata. La nostra Amministrazione, invece, ha deciso che il premio per i cittadini andriesi che hanno quasi raggiunto il 70% di raccolta differenziata, vada interamente elargito alla ditta Sangalli. Va inoltre ricordato che le tariffe per il periodo 2010 - 2014 sono aumentate, da un minimo del 100% fino al 500%, mentre nel periodo 2005 - 2009 l'aumento era stato del 5%».
Ancora calcoli ed ancora numeri sciorinati da Di Lorenzo: «Per meglio chiarire questi aumenti stratosferici, si precisa che una famiglia media, con un abitazione un posto auto ed un ripostiglio, prima del 2010 pagava 250 € mentre nel 2014 versa la bellezza di 500 €. Per le case di campagna, dove era prevista una riduzione fino all'80%, a seconda della distanza dai punti di raccolta, oggi non c'è più alcuna riduzione, con un aumento del tributo pari al 400%. Per le utenze non domestiche poi, basterebbe chiedere agli addetti ai lavori. L'aumento è stato di oltre il 300%. L'Amministrazione dichiara di aver operato una riduzione media del tributo per abitante, pari a 158 € nel 2013 e a 144 € nel 2014. La notizia è semplicemente falsa - ha detto ancora Di Lorenzo - La realtà, checchè ne dicano Giorgino e i suoi, è che una famiglia media, composta da quattro persone, con un abitazione, un posto auto ed un ripostiglio, nel 2014 ha pagato in meno quattro centesimi per metro quadro in confronto al 2013. Contestualmente però, è aumentata di 70 € la quota relativa alle persone residenti nell'abitazione. L'operazione è presto fatta. Per un'abitazione media di 100 mq, una famiglia, a fronte di una riduzione di 4 €, ha dovuto sborsare 66 € in più! La riduzione media dove è andata a finire? Per poter avere diritto ad una riduzione, una famiglia deve possedere una casa di 2000 mq. Purtroppo questa condizione non è nelle disponibilità della maggior parte dei cittadini andriesi ma solo di qualche milionario, che avrà sicuramente gradito il trattamento di favore».
Ultime considerazioni relative alla Sangalli ed alla Tasi: «Secondo l'Amministrazione - ha ribadito Di Lorenzo - la ditta Sangalli avrebbe chiuso il bilancio 2012 senza alcun profitto. A prescindere dal fatto che i bilanci aziendali sono un po' più complessi da interpretare, e, in ogni caso, si leggono in un arco temporale pluriennale tenuto conto dei dovuti ammortamenti, dobbiamo ricordare al nostro Sindaco che lui è, per l'appunto, Sindaco della Città e presidente dell'ATO, stazione appaltante del servizio di Igiene Urbana. In quanto tale rappresenta la controparte e non è propriamente il difensore della Sangalli. Per completare il quadro è giusto anche fare un cenno all'altro balzello comunale: la TASI (tassa sui servizi). Tanto per cambiare, anche per questo tributo la nostra beneamata Amministrazione ha voluto esagerare, spiattellando su tutti i mezzi di comunicazione possibili come questa tassa sarebbe addirittura la più bassa di tutto il Mezzogiorno. Salvo poi scoprire che Barletta, con lo stesso numero di contribuenti e la tariffa più alta della nostra, preleverà dalle tasche dei cittadini quasi un milione di euro in meno, come succede anche negli altri comuni. Sarà frutto delle alchimie economico-finanziarie dell'era moderna? Chiudiamo aspettando l'ultimo regalo dell'Amministrazione che ha previsto l'aumento del 33,33% dell'addizionale IRPEF comunale da inserire nella dichiarazione dei redditi di maggio. Sicuramente anche questo aumento sarà, per i nostri amministratori, il più basso dell'intero universo».
«La tassa rifiuti nel nostro Ente - ha ribadito Di Lorenzo - contrariamente a quanto si va sbandierando ai quattro venti, è fittiziamente bassa in confronto agli altri comuni. Innanzitutto gli altri Comuni prevedono una serie di esenzioni o riduzioni coperte con apposito stanziamento di bilancio e finanziati dalla fiscalità generale. Per fare alcuni esempi, il comune di Barletta, pur avendo le tariffe un po' più alte delle nostre, ha previsto delle agevolazioni tipo: riduzioni fino all'80%, per soggetti con invalidità superiore al 75%; riduzioni fino al 70% per i redditi inferiori a 8.000 €; riduzioni fino al 60% per la distanza dai punti di raccolta. Il Comune di Bari ha anche previsto una riduzione per i quartieri che superano una percentuale del 30% di raccolta differenziata. La nostra Amministrazione, invece, ha deciso che il premio per i cittadini andriesi che hanno quasi raggiunto il 70% di raccolta differenziata, vada interamente elargito alla ditta Sangalli. Va inoltre ricordato che le tariffe per il periodo 2010 - 2014 sono aumentate, da un minimo del 100% fino al 500%, mentre nel periodo 2005 - 2009 l'aumento era stato del 5%».
Ancora calcoli ed ancora numeri sciorinati da Di Lorenzo: «Per meglio chiarire questi aumenti stratosferici, si precisa che una famiglia media, con un abitazione un posto auto ed un ripostiglio, prima del 2010 pagava 250 € mentre nel 2014 versa la bellezza di 500 €. Per le case di campagna, dove era prevista una riduzione fino all'80%, a seconda della distanza dai punti di raccolta, oggi non c'è più alcuna riduzione, con un aumento del tributo pari al 400%. Per le utenze non domestiche poi, basterebbe chiedere agli addetti ai lavori. L'aumento è stato di oltre il 300%. L'Amministrazione dichiara di aver operato una riduzione media del tributo per abitante, pari a 158 € nel 2013 e a 144 € nel 2014. La notizia è semplicemente falsa - ha detto ancora Di Lorenzo - La realtà, checchè ne dicano Giorgino e i suoi, è che una famiglia media, composta da quattro persone, con un abitazione, un posto auto ed un ripostiglio, nel 2014 ha pagato in meno quattro centesimi per metro quadro in confronto al 2013. Contestualmente però, è aumentata di 70 € la quota relativa alle persone residenti nell'abitazione. L'operazione è presto fatta. Per un'abitazione media di 100 mq, una famiglia, a fronte di una riduzione di 4 €, ha dovuto sborsare 66 € in più! La riduzione media dove è andata a finire? Per poter avere diritto ad una riduzione, una famiglia deve possedere una casa di 2000 mq. Purtroppo questa condizione non è nelle disponibilità della maggior parte dei cittadini andriesi ma solo di qualche milionario, che avrà sicuramente gradito il trattamento di favore».
Ultime considerazioni relative alla Sangalli ed alla Tasi: «Secondo l'Amministrazione - ha ribadito Di Lorenzo - la ditta Sangalli avrebbe chiuso il bilancio 2012 senza alcun profitto. A prescindere dal fatto che i bilanci aziendali sono un po' più complessi da interpretare, e, in ogni caso, si leggono in un arco temporale pluriennale tenuto conto dei dovuti ammortamenti, dobbiamo ricordare al nostro Sindaco che lui è, per l'appunto, Sindaco della Città e presidente dell'ATO, stazione appaltante del servizio di Igiene Urbana. In quanto tale rappresenta la controparte e non è propriamente il difensore della Sangalli. Per completare il quadro è giusto anche fare un cenno all'altro balzello comunale: la TASI (tassa sui servizi). Tanto per cambiare, anche per questo tributo la nostra beneamata Amministrazione ha voluto esagerare, spiattellando su tutti i mezzi di comunicazione possibili come questa tassa sarebbe addirittura la più bassa di tutto il Mezzogiorno. Salvo poi scoprire che Barletta, con lo stesso numero di contribuenti e la tariffa più alta della nostra, preleverà dalle tasche dei cittadini quasi un milione di euro in meno, come succede anche negli altri comuni. Sarà frutto delle alchimie economico-finanziarie dell'era moderna? Chiudiamo aspettando l'ultimo regalo dell'Amministrazione che ha previsto l'aumento del 33,33% dell'addizionale IRPEF comunale da inserire nella dichiarazione dei redditi di maggio. Sicuramente anche questo aumento sarà, per i nostri amministratori, il più basso dell'intero universo».