TARES: il PD dal Sindaco Giorgino per rateizzazione e consiglio comunale
Incontro venerdì pomeriggio: il Primo Cittadino si riserva di accettare le richieste
lunedì 17 febbraio 2014
17.03
Il TARES continua a tener banco in città e si avvicina la proroga alla scadenza che l'Amministrazione Comunale ha fissato al 28 febbraio 2014. Ma i problemi restano molti per le tantissime richieste di chiarimenti ed i numerosi errori riscontrati nell'invio delle tanto temute "bollette". Il Partito Democratico, tra le proteste di diverse parti della minoranza sia in Consiglio Comunale che al di fuori di Palazzo di Città, ha deciso di incontrare direttamente il Sindaco Nicola Giorgino per rappresentare quattro richieste: posticipare la scadenza del tributo con una rateizzazione del pagamento anche per le utenze domestiche come già avvenuto per le attività commerciali, potenziamento immediato dell'ufficio tributi di Via Bari e la revisione delle cartelle inviate. Questo per sistemare al meglio il problema TARES 2013, mentre la quarta richiesta è stata quella di un Consiglio Comunale immediato per approntare subito modifiche al regolamento 2014.
La delegazione del PD cittadino è salita a Palazzo di Città venerdì pomeriggio ed è stata composta dalla segretaria Maria Carbone e dai consiglieri comunali Lorenzo Marchio e Giovanni Vurchio. Il Primo Cittadino si è riservato ai prossimi giorni la scelta di prendere in esame le proposte e le richieste avanzate dal partito d'opposizione andriese. Nel frattempo resta vivo il conteggio delle firme raccolte per la mozione popolare per rivedere alcuni criteri del TARES soprattutto per quel che riguarda il Piano Finanziario del tributo (Articolo AndriaViva venerdì 14 febbraio 2014). Ad ora sono già oltre quota 5.000.
La delegazione del PD cittadino è salita a Palazzo di Città venerdì pomeriggio ed è stata composta dalla segretaria Maria Carbone e dai consiglieri comunali Lorenzo Marchio e Giovanni Vurchio. Il Primo Cittadino si è riservato ai prossimi giorni la scelta di prendere in esame le proposte e le richieste avanzate dal partito d'opposizione andriese. Nel frattempo resta vivo il conteggio delle firme raccolte per la mozione popolare per rivedere alcuni criteri del TARES soprattutto per quel che riguarda il Piano Finanziario del tributo (Articolo AndriaViva venerdì 14 febbraio 2014). Ad ora sono già oltre quota 5.000.