Coronavirus, tampone alle Forze dell'ordine: "Emiliano non dà risposte"

La denuncia dei consiglieri regionali di Fratelli d’Italia

domenica 19 aprile 2020
"Che il presidente Michele Emiliano fosse sordo ai nostri inviti-appelli a eseguire i tamponi a chiunque fosse in prima linea sul fronte sanitario (operatori pubblici, privati che lavorano negli ospedali o Rsa etc.) o su quello dell'ordine pubblico (militari, agenti, vigili etc.) lo avevamo capito. Ma che lo fosse con le forze dell'ordine e della sicurezza francamente lo riteniamo vergognoso.
"La pesante accusa contenuta nella lettera inviata dai sindacati di Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco e Polizia Penitenziaria al governatore della Puglia obiettivamente colpisce anche noi, ma per Emiliano dovrebbe essere un vero colpo allo stomaco. Come può un magistrato in aspettativa - che più di chiunque altro dovrebbe conoscere il prezioso lavoro che fanno militari, agenti e vigili del fuoco specie in questo periodo - non rispondere dal 23 marzo a una richiesta legittima: fare in Puglia ciò che è stato fatto in Campania, Umbria, Lazio, Toscana, Emilia Romagna e Veneto, ovvero un protocollo per l'applicazione di test agli operatori della sicurezza impegnati in prima linea.
"La divisa non è una felpa-maglione da indossare per andare sotto i riflettori. Emiliano sia responsabile e si attivi subito".