Suriano denuncia: «Edificio di via Gabelli vuoto e abbandonato»
Di proprietà del Comune, è in procinto di passare all'Asl Bat
lunedì 30 maggio 2016
9.20
«Un edificio pubblico ben attrezzato si può lasciarlo in completo abbandono? È quello che accade in Andria, in via Gabelli. L'edificio è a pochi passi dalla Scuola Elementare Statale "S. Giovanni Bosco", nel quartiere della parrocchia di Sant'Angelo. L'edificio è di proprietà del Comune. Pare che sia in procinto di passare in comodato d'uso all'ASL Bat. Fino a due anni fa ospitava un asilo nido. Oggi è vuoto e abbandonato. L'ex asilo nido è immerso in un fitto e vasto giardino, completamente recintato, vialetti alberati e ampio parcheggio interno, non si può chiedere di più!
Con queste dure parole ad intervenire è il prof. Riccardo Suriano, da sempre impegnato nel recupero dei luoghi abbandonati nella città di Andria.
È opinione comune che l'ex asilo nido di via Gabelli potrebbe risolvere mille questioni rimaste sospese, irrisolte, e in taluni casi incancrenite nella nostra città. In primis, con una scelta oculata potrebbe ospitare la sede nuova dell'Ufficio Igiene del Comune di Andria. Attualmente la situazione è nota a tutti: l'Ufficio Igiene è in via Di Donna, nei pressi della Cattedrale. Composta da spazi stretti e angusti corridoi posti al primo piano del Mercato nuovo, più comunemente noto come mercato del pesce. L'Ufficio Igiene lascia molto a desiderare proprio in materia d'igiene, che dovrebbe essere la sua prima connotazione. Ma i problemi si raddoppiano a causa della mancanza di adeguato parcheggio all'esterno.
La viabilità è assai limitata, se non addirittura inesistente. Infatti costringe tutti i cittadini a salti mortali per parcheggiare, a soste vietate, a multe salate, pur di trovare un posto libero. Ma non finisce qui. In via Gabelli potrebbe trasferirsi anche un secondo importante ufficio pubblico: quello della Commissione degli invalidi civili. Oggi come oggi, codesto ufficio è posto nell'estrema periferia nord della città in via Barletta, contrada Barbadangelo, proprio a fianco dell'ipermercato della Coop. Mai scelta più sciagurata per i diversamente abili o aspiranti tali. Così distante, ma anche così poco accessibile in specie per le speciali categorie di utenti e dei loro accompagnatori. Trovare un parcheggio libero è davvero un'impresa. Bisogna poi superare una rampa di scale, una barriera architettonica incredibile e impossibile per accedervi. La sede è in fitto e costa troppo per la comunità andriese.
Quali ostacoli impediscono di spostare l'Ufficio Igiene e l'Ufficio della Commissione invalidi civili in via Gabelli? Non sarebbe anche più positivo eliminare le spese di affitto per un Comune in piena crisi economica e finanziaria? La sede di via Gabelli è centrale e non periferica. È pubblica e non privata. È spaziosa e non angusta. La vita e la nostra esistenza bisogna renderle più tranquille, più serene e più confortevoli. Sempre. Questo è il compito primario della politica! Invece...».
Con queste dure parole ad intervenire è il prof. Riccardo Suriano, da sempre impegnato nel recupero dei luoghi abbandonati nella città di Andria.
È opinione comune che l'ex asilo nido di via Gabelli potrebbe risolvere mille questioni rimaste sospese, irrisolte, e in taluni casi incancrenite nella nostra città. In primis, con una scelta oculata potrebbe ospitare la sede nuova dell'Ufficio Igiene del Comune di Andria. Attualmente la situazione è nota a tutti: l'Ufficio Igiene è in via Di Donna, nei pressi della Cattedrale. Composta da spazi stretti e angusti corridoi posti al primo piano del Mercato nuovo, più comunemente noto come mercato del pesce. L'Ufficio Igiene lascia molto a desiderare proprio in materia d'igiene, che dovrebbe essere la sua prima connotazione. Ma i problemi si raddoppiano a causa della mancanza di adeguato parcheggio all'esterno.
La viabilità è assai limitata, se non addirittura inesistente. Infatti costringe tutti i cittadini a salti mortali per parcheggiare, a soste vietate, a multe salate, pur di trovare un posto libero. Ma non finisce qui. In via Gabelli potrebbe trasferirsi anche un secondo importante ufficio pubblico: quello della Commissione degli invalidi civili. Oggi come oggi, codesto ufficio è posto nell'estrema periferia nord della città in via Barletta, contrada Barbadangelo, proprio a fianco dell'ipermercato della Coop. Mai scelta più sciagurata per i diversamente abili o aspiranti tali. Così distante, ma anche così poco accessibile in specie per le speciali categorie di utenti e dei loro accompagnatori. Trovare un parcheggio libero è davvero un'impresa. Bisogna poi superare una rampa di scale, una barriera architettonica incredibile e impossibile per accedervi. La sede è in fitto e costa troppo per la comunità andriese.
Quali ostacoli impediscono di spostare l'Ufficio Igiene e l'Ufficio della Commissione invalidi civili in via Gabelli? Non sarebbe anche più positivo eliminare le spese di affitto per un Comune in piena crisi economica e finanziaria? La sede di via Gabelli è centrale e non periferica. È pubblica e non privata. È spaziosa e non angusta. La vita e la nostra esistenza bisogna renderle più tranquille, più serene e più confortevoli. Sempre. Questo è il compito primario della politica! Invece...».