Sulla croce l’Abbandonato, si abbandona
Riflessione di don Ettore Lestingi in occasione del Venerdì Santo
venerdì 10 aprile 2020
4.45
"Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?". E' il grido di Cristo che oggi risuona in tutta l'umanità, attonita e incredula nel vedere il Figlio di Dio, il Messia, morire in modo ignobile, inchiodato al legno di una croce. Ed è il grido che oggi sale al cielo da quanti sono inchiodati alla croce del coronavirus, immersi in una profonda solitudine, atterriti dall'incertezza del loro destino e abbandonati.
Può Dio abbandonare suo Figlio e in Lui tutti i suoi figli? Lui che ci ha creati non per la morte, ma per la vita, può permettere che l'uomo, sua creatura, fatto poco meno degli angeli, coronato di gloria e di onore, subisca una malattia e una morte così atroce? Ma Dio è veramente il nostro Dio? Dinanzi a così tragico spettacolo di abbandono e di sordità di Dio, sembrano attuali le parole del salmista: "perché dovrebbero dire: dov'è il loro Dio?"
Dove eri, Dio, quando tuo Figlio aveva invocato la tua presenza nell'ora della croce? E dove sei in quest'ora in cui gran parte dell'umanità cerca Te? Ci hai proprio abbandonati? Ti sei stancato di noi? Hai deciso di dare sfogo alla tua ira per le nostre malvagità, a tal punto da pentirti di averci creati? Ricordati: Tu non sei uomo, ma sei Dio e non puoi venire a noi con impeto di vendetta. Oggi le tenebre divorano la luce. Come allora "si è fatto buio su tutta la terra". Ma stranamente un canto mi ritorna nel cuore: "Questa notte non è più notte davanti a Te, il buio come luce risplende".
E allora: "Sentinella, quanto resta della notte? Sentinella, quanto resta della notte?" La Sentinella risponde: "Viene il mattino". Fiducioso in questa promessa, come Gesù sulla croce, non mi sento più abbandonato, e, Padre, mi abbandono nelle tue mani e a Te elevo la mia preghiera:
Padre mio, mi abbandono a Te,
di me fai quello che Ti piace,
grazie di ciò che fai per me,
spero solamente in Te.
Purchè si compia il tuo volere
In me e in tutti i miei fratelli,
niente desidero di più
fare quello che vuoi Tu.
Fra le tue mani depongo la mia anima
Con tutto l'amore del mio cuore,
mio Dio lo dono a te,
perché Ti amo immensamente.
Si, ho bisogno di donarmi a te,
senza misura affidarmi alle tue mani,
perché sei il Padre mio,
perché sei il Padre mio.
Può Dio abbandonare suo Figlio e in Lui tutti i suoi figli? Lui che ci ha creati non per la morte, ma per la vita, può permettere che l'uomo, sua creatura, fatto poco meno degli angeli, coronato di gloria e di onore, subisca una malattia e una morte così atroce? Ma Dio è veramente il nostro Dio? Dinanzi a così tragico spettacolo di abbandono e di sordità di Dio, sembrano attuali le parole del salmista: "perché dovrebbero dire: dov'è il loro Dio?"
Dove eri, Dio, quando tuo Figlio aveva invocato la tua presenza nell'ora della croce? E dove sei in quest'ora in cui gran parte dell'umanità cerca Te? Ci hai proprio abbandonati? Ti sei stancato di noi? Hai deciso di dare sfogo alla tua ira per le nostre malvagità, a tal punto da pentirti di averci creati? Ricordati: Tu non sei uomo, ma sei Dio e non puoi venire a noi con impeto di vendetta. Oggi le tenebre divorano la luce. Come allora "si è fatto buio su tutta la terra". Ma stranamente un canto mi ritorna nel cuore: "Questa notte non è più notte davanti a Te, il buio come luce risplende".
E allora: "Sentinella, quanto resta della notte? Sentinella, quanto resta della notte?" La Sentinella risponde: "Viene il mattino". Fiducioso in questa promessa, come Gesù sulla croce, non mi sento più abbandonato, e, Padre, mi abbandono nelle tue mani e a Te elevo la mia preghiera:
Padre mio, mi abbandono a Te,
di me fai quello che Ti piace,
grazie di ciò che fai per me,
spero solamente in Te.
Purchè si compia il tuo volere
In me e in tutti i miei fratelli,
niente desidero di più
fare quello che vuoi Tu.
Fra le tue mani depongo la mia anima
Con tutto l'amore del mio cuore,
mio Dio lo dono a te,
perché Ti amo immensamente.
Si, ho bisogno di donarmi a te,
senza misura affidarmi alle tue mani,
perché sei il Padre mio,
perché sei il Padre mio.