Strage treni, risarcimenti milionari. Parenti delle vittime: "C'è poco da essere orgogliosi"
Numerose le famiglie che hanno scelto di essere in prima linea nel processo
venerdì 16 novembre 2018
10.25
«Noi FAMIGLIE delle vittime, abbiamo finora assistito alle udienze con grande rispetto le arringhe degli avvocati della difesa degli imputati, ma vogliamo puntualizzare un passaggio a dir poco squallido da parte degli stessi. Con orgoglio è stato detto che hanno erogato ben 16 milioni di euro come risarcimenti. C'è poco da essere orgogliosi, in questa tragedia sono morte 23 persone e 51 sono i feriti.
Dall'appello del giudice risulta che quasi tutti i feriti siano stati risarciti, perché risultano solo come parte offesa. Per le vittime, le costituzioni di parte civile, risultano invece numerosissime. Ciò vuol dire che sono numerose le famiglie che hanno scelto di essere in prima linea nel processo. È doverosa questa precisazione», precisazione contenuta in una lettera-appello dell'Astip, l'associazione strage dei treni in Puglia, nata a seguito del disastro ferroviario del 12 luglio 2016.
Intanto, al momento la parola nelle udienze che si stanno tenendo nell'aula bunker del supercarcere davanti al Gup di Trani, Angela Schiraldi, è data alla difesa, ieri è stata la volta dei legali di Ferrotramviaria.
«Riguardo alle prossime udienze, vogliamo specificare che l'aula bunker non è altro che una ex palestra, freddissima e priva di riscaldamento.
Non siamo costretti ad essere presenti, ma è doveroso farlo per rispetto dei nostri cari defunti, ma è oltraggioso che ci facciamo morire di freddo, ed essere trattati in questo modo, non bastano il dolore la rabbia e le umiliazioni che abbiamo subito finora? Tutto ciò che abbiamo vissuto, e che continuiamo a vivere ha del surreale», concludono i parenti delle vittime del disastro.
Dall'appello del giudice risulta che quasi tutti i feriti siano stati risarciti, perché risultano solo come parte offesa. Per le vittime, le costituzioni di parte civile, risultano invece numerosissime. Ciò vuol dire che sono numerose le famiglie che hanno scelto di essere in prima linea nel processo. È doverosa questa precisazione», precisazione contenuta in una lettera-appello dell'Astip, l'associazione strage dei treni in Puglia, nata a seguito del disastro ferroviario del 12 luglio 2016.
Intanto, al momento la parola nelle udienze che si stanno tenendo nell'aula bunker del supercarcere davanti al Gup di Trani, Angela Schiraldi, è data alla difesa, ieri è stata la volta dei legali di Ferrotramviaria.
«Riguardo alle prossime udienze, vogliamo specificare che l'aula bunker non è altro che una ex palestra, freddissima e priva di riscaldamento.
Non siamo costretti ad essere presenti, ma è doveroso farlo per rispetto dei nostri cari defunti, ma è oltraggioso che ci facciamo morire di freddo, ed essere trattati in questo modo, non bastano il dolore la rabbia e le umiliazioni che abbiamo subito finora? Tutto ciò che abbiamo vissuto, e che continuiamo a vivere ha del surreale», concludono i parenti delle vittime del disastro.