Disastro ferroviario Andria-Corato: i parenti delle vittime hanno disertato la cerimonia commemorativa
Si è presentata solo l'Associazione “Anna Aloysi”: “Siamo tutti rimasti un po’ male per la scarsa partecipazione”
martedì 14 luglio 2020
14.09
Nella mattinata di domenica 12 luglio, si è svolta in piazza Moro a Bari, di fronte alla stazione centrale Bari-Nord, la cerimonia commemorativa delle 23 vittime che persero la vita - e il ferimento di 57 passeggeri - 4 anni fa, nello scontro violentissimo tra due treni di Ferrotramviaria lungo la tratta Andria-Corato.
A presenziare la cerimonia c'erano il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e il sindaco di Bari Antonio Decaro che alle 11.07, ora dell'impatto, hanno deposto una corona di fiori vicino la lapide commemorativa.
Ad unirsi al ricordo di quel memorabile 12 luglio, c'era solo Anna Aloysi presidente dell'Associazione andriese "Anna Aloysi incidente ferroviario Andria-Corato 12 luglio 2016", fondata per ricordare la sorella Maria, una delle vittime del disastro ferroviario.
Gli altri parenti delle vittime hanno preferito disertare la commemorazione della strage, per lanciare un segno di protesta nei confronti del silenzio "assordante" delle Istituzioni e sottolineare sfiducia per un processo fermo al primo grado di giudizio in Corte di Assise del Tribunale di Trani.
A tal proposito la presidente del sodalizio "Anna Aloysi" ha tenuto a sottolineare: "Desidero ringraziare il presidente Emiliano, il Sindaco Decaro e tutti i giornalisti presenti. Non mi stupirebbe che il prossimo anniversario non venga più celebrato perché siamo tutti rimasti un po' male per la scarsa partecipazione".
Intanto, il processo è stato aggiornato al 22 luglio quando verrà completato il contro esame dei due periti nominati dalla Procura. Le persone imputate per l'incidente ferroviario sono in tutto 17. Si tratta di dipendenti, dirigenti e vertici della Ferrotramviaria, un dirigente del Ministero dei Trasporti e due direttori dell'Ustif di Puglia, Basilicata e Calabria che si occupano delle linee ferroviarie in concessione, oltre alla stessa Società Ferrotramviaria. Sono stati contestati, a vario titolo, i reati di disastro ferroviario, omicidio colposo, lesioni gravi colpose, omissione dolosa di cautele, violazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro e falso.
Ricordiamo che nel processo sono costituiti parti civili – solo nei confronti delle persone fisiche - la Regione Puglia, i Comuni di Corato, Andria e Ruvo, alcune associazioni, i parenti delle vittime ed i passeggeri sopravvissuti, alcuni dei quali sono stati nel frattempo risarciti.
A presenziare la cerimonia c'erano il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e il sindaco di Bari Antonio Decaro che alle 11.07, ora dell'impatto, hanno deposto una corona di fiori vicino la lapide commemorativa.
Ad unirsi al ricordo di quel memorabile 12 luglio, c'era solo Anna Aloysi presidente dell'Associazione andriese "Anna Aloysi incidente ferroviario Andria-Corato 12 luglio 2016", fondata per ricordare la sorella Maria, una delle vittime del disastro ferroviario.
Gli altri parenti delle vittime hanno preferito disertare la commemorazione della strage, per lanciare un segno di protesta nei confronti del silenzio "assordante" delle Istituzioni e sottolineare sfiducia per un processo fermo al primo grado di giudizio in Corte di Assise del Tribunale di Trani.
A tal proposito la presidente del sodalizio "Anna Aloysi" ha tenuto a sottolineare: "Desidero ringraziare il presidente Emiliano, il Sindaco Decaro e tutti i giornalisti presenti. Non mi stupirebbe che il prossimo anniversario non venga più celebrato perché siamo tutti rimasti un po' male per la scarsa partecipazione".
Intanto, il processo è stato aggiornato al 22 luglio quando verrà completato il contro esame dei due periti nominati dalla Procura. Le persone imputate per l'incidente ferroviario sono in tutto 17. Si tratta di dipendenti, dirigenti e vertici della Ferrotramviaria, un dirigente del Ministero dei Trasporti e due direttori dell'Ustif di Puglia, Basilicata e Calabria che si occupano delle linee ferroviarie in concessione, oltre alla stessa Società Ferrotramviaria. Sono stati contestati, a vario titolo, i reati di disastro ferroviario, omicidio colposo, lesioni gravi colpose, omissione dolosa di cautele, violazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro e falso.
Ricordiamo che nel processo sono costituiti parti civili – solo nei confronti delle persone fisiche - la Regione Puglia, i Comuni di Corato, Andria e Ruvo, alcune associazioni, i parenti delle vittime ed i passeggeri sopravvissuti, alcuni dei quali sono stati nel frattempo risarciti.