“Strade pulite contro l’inciviltà”-plastica free-. Iniziativa dei volontari e delle guardie di Fare Ambiente
L’obiettivo è quello della sensibilizzazione verso i temi dell'ambiente e del decoro urbano
venerdì 3 agosto 2018
15.30
Nel pomeriggio di ieri, 2 agosto 2018, in via Santa Maria dei Miracoli, lungo il tratto di strada di competenza dell'Ente Provinciale i soci volontari e le guardie di Fare Ambiente del Laboratorio verde di Andria-Barletta- Trani hanno proceduto, con il patrocinio della Provincia di Barletta-Andria-Trani, Comune di Andria con gli
assessorati della Polizia Municipale e dell'Ambiente, Aro2 e Impresa Sangalli, a rimuovere i rifiuti abbandonati lungo la suddetta strada, differenziandoli.
A dare notizia della lodevole iniziativa è Benedetto Miscioscia, Presidente provinciale di "Fare Ambiente" del Laboratorio verde sezione di Andria-Barletta-Trani.
"L'iniziativa dei soci e delle guardie volontarie di Fare Ambiente si pone l'obiettivo di sensibilizzare l'opinione pubblica ad acquisire e sviluppare quella responsabilità civica utile per rispettare e salvaguardare non soltanto il decoro urbano ma anche il nostro ambiente, come ad esempio le strade, considerato un non luogo e trasformate in vere e proprie discariche a cielo aperto con gravi ripercussioni sotto il profilo del decoro, igienico sanitario ed ambientale oltre che economico per i maggiori oneri che comporta la raccolta e lo smaltimento di tali rifiuti abbandonati e non adeguatamente differenziati. L'iniziativa punta anche a sviluppare e sensibilizzare l'opinione pubblica ad avere anche più attenzione nei confronti dell'abbandono della plastica, uno dei rifiuti più presenti e più pericoloso per l'ambiente per le ripercussioni che genera sull'intero eco sistema non solo terrestre ma anche marino se si considera che su 2,1 milione di tonnellate consumate di plastica, si recupera appena il 22%. Il resto dunque viene disperso in natura con tutte le conseguenze immaginabili considerato che la maggior parte non si biodegrada rimanendovi per centinaia se non addirittura migliaia di anni.
Proprio per questo è necessario ricordare, in particolare, che oltre il 90% dei danni provocati dai nostri rifiuti alla fauna selvatica marina è dovuta proprio alla plastica abbandonata in modo sconsiderato. Infatti è bene evidenziare che l'Europa, secondo produttore di plastica nel mondo dopo la Cina, ogni anno finisce per
riversare in mare, secondo alcune stime, tra le 150 e le 500mila tonnellate di macroplastiche e tra le 70 e 130 mila tonnellate di microplastiche.
Senza trascurare quella che rimane sulla terra ferma magari mista ai nostri terreni coltivati. Per questo abbiamo il dovere, tutti, di prestare maggiore attenzione all'abbandono di questo pericoloso rifiuto con campagne di sensibilizzazione ed informazione verso tutti i cittadini a non abbandonare i rifiuti", conclude il Presidente di "Fare Ambiente" Bat, Benedetto Miscioscia.
assessorati della Polizia Municipale e dell'Ambiente, Aro2 e Impresa Sangalli, a rimuovere i rifiuti abbandonati lungo la suddetta strada, differenziandoli.
A dare notizia della lodevole iniziativa è Benedetto Miscioscia, Presidente provinciale di "Fare Ambiente" del Laboratorio verde sezione di Andria-Barletta-Trani.
"L'iniziativa dei soci e delle guardie volontarie di Fare Ambiente si pone l'obiettivo di sensibilizzare l'opinione pubblica ad acquisire e sviluppare quella responsabilità civica utile per rispettare e salvaguardare non soltanto il decoro urbano ma anche il nostro ambiente, come ad esempio le strade, considerato un non luogo e trasformate in vere e proprie discariche a cielo aperto con gravi ripercussioni sotto il profilo del decoro, igienico sanitario ed ambientale oltre che economico per i maggiori oneri che comporta la raccolta e lo smaltimento di tali rifiuti abbandonati e non adeguatamente differenziati. L'iniziativa punta anche a sviluppare e sensibilizzare l'opinione pubblica ad avere anche più attenzione nei confronti dell'abbandono della plastica, uno dei rifiuti più presenti e più pericoloso per l'ambiente per le ripercussioni che genera sull'intero eco sistema non solo terrestre ma anche marino se si considera che su 2,1 milione di tonnellate consumate di plastica, si recupera appena il 22%. Il resto dunque viene disperso in natura con tutte le conseguenze immaginabili considerato che la maggior parte non si biodegrada rimanendovi per centinaia se non addirittura migliaia di anni.
Proprio per questo è necessario ricordare, in particolare, che oltre il 90% dei danni provocati dai nostri rifiuti alla fauna selvatica marina è dovuta proprio alla plastica abbandonata in modo sconsiderato. Infatti è bene evidenziare che l'Europa, secondo produttore di plastica nel mondo dopo la Cina, ogni anno finisce per
riversare in mare, secondo alcune stime, tra le 150 e le 500mila tonnellate di macroplastiche e tra le 70 e 130 mila tonnellate di microplastiche.
Senza trascurare quella che rimane sulla terra ferma magari mista ai nostri terreni coltivati. Per questo abbiamo il dovere, tutti, di prestare maggiore attenzione all'abbandono di questo pericoloso rifiuto con campagne di sensibilizzazione ed informazione verso tutti i cittadini a non abbandonare i rifiuti", conclude il Presidente di "Fare Ambiente" Bat, Benedetto Miscioscia.