Strada Provinciale 2, Ventola: «Per il raddoppio sollecitata la Sovrintendenza»
Il consigliere regionale di Oltre con Fitto, scrive dopo il nuovo incidente mortale
lunedì 17 agosto 2015
12.26
«Se tutti (troppi) gli enti e le autorità preposte e competenti in materia pensassero per un attimo alle tante vittime che la ex SS. 98 ha prodotto e continua implacabilmente a mietere, forse basterebbero poche settimane per conseguire i diversi pareri obbligatori e vincolanti». Lo afferma il Consigliere regionale della Lista "Oltre con Fitto" e già Presidente della Provincia di Barletta - Andria - Trani Francesco Ventola con riferimento alla Strada Provinciale n.2 (ex SP 231, già SS 98), tristemente tornata nota negli ultimi giorni. Il 12 agosto scorso l'ultimo episodio: su quella strada sono morte due persone travolte da un Tir senza controllo mentre erano dirette verso una sala ricevimenti andriese per un matrimonio.
«Eletto Presidente della Provincia, unanimemente al Consiglio Provinciale mi adoperai per rendere sicure le strade di nostra pertinenza ereditate dalle Province di Bari e Foggia - ricorda Ventola -. Le priorità sono state la Andria-Trani, la Canosa-Andria, la Margherita di Savoia-Zapponeta, la Bisceglie-Andria e la ex Strada Regionale n.6. Recuperati gli studi di fattibilità esistenti e tradotti in progetti preliminari, abbiamo chiesto ed ottenuto i necessari finanziamenti, per poi appaltare i lavori che in alcuni casi sono anche iniziati (vedasi la Andria-Trani). Per quanto riguarda il tratto della SP 2 (1° lotto), che interessa il territorio di Canosa di Puglia, i lavori sono stati aggiudicati definitivamente. Dopo aver scontato una serie di passaggi burocratici (varianti, autorizzazioni paesaggistiche, autorità di bacino ecc..) si è, ora, "solo" in attesa del parere vincolante della Sovrintendenza Archeologica. Al suo ottenimento, finalmente i lavori, costo di circa 10 milioni di euro, potranno partire».
Ma c'è sempre un'amara riflessione che lo stesso Ventola fa: «Inutile sottolineare che come cittadino sono a dir poco furioso nel constatare che tra speranze, promesse e tante parole, al momento la situazione è sempre la stessa da tantissimi anni: quelle curve maledette sono sempre lì a mietere vittime, quella strada fatta di sali scendi e con incroci a raso conferma la sua altissima pericolosità. Come cittadino impegnato in politica ed amministratore, però, potrei dirmi soddisfatto per l'impegno profuso ed i "risultati" conseguiti: tutto quello che da noi poteva e doveva essere fatto, è stato compiuto. Ma tutto questo non riduce la frustrazione per i troppi ed infiniti passaggi burocratici che si è costretti a fare per realizzare un'opera pubblica nella nostra bene amata Italia. Troppa farraginosità, che rende tutto maledettamente complicato ampliando enormemente i tempi e mettendo sempre a rischio l'esito finale».
Il Consigliere regionale Francesco Ventola ha poi concluso: «A partire da quelle che sono le competenze regionali, ora il mio impegno politico continuerà incessantemente affinché vengano semplificati/eliminati "passaggi" dannosi e si possa finalmente realizzare opere pubbliche indispensabili per la vita delle persone in poco tempo, così come accade altrove, fuori dall'Italia. E' un impegno che onorerò, se ne sia certi! Nei giorni scorsi ho sollecitato personalmente i dirigenti e gli ispettori/funzionari della Sovrintendenza affinché si esprimano nel più breve tempo possibile. Le "pale meccaniche" sono pronte per entrare in funzione. Sarà la volta buona!».
«Eletto Presidente della Provincia, unanimemente al Consiglio Provinciale mi adoperai per rendere sicure le strade di nostra pertinenza ereditate dalle Province di Bari e Foggia - ricorda Ventola -. Le priorità sono state la Andria-Trani, la Canosa-Andria, la Margherita di Savoia-Zapponeta, la Bisceglie-Andria e la ex Strada Regionale n.6. Recuperati gli studi di fattibilità esistenti e tradotti in progetti preliminari, abbiamo chiesto ed ottenuto i necessari finanziamenti, per poi appaltare i lavori che in alcuni casi sono anche iniziati (vedasi la Andria-Trani). Per quanto riguarda il tratto della SP 2 (1° lotto), che interessa il territorio di Canosa di Puglia, i lavori sono stati aggiudicati definitivamente. Dopo aver scontato una serie di passaggi burocratici (varianti, autorizzazioni paesaggistiche, autorità di bacino ecc..) si è, ora, "solo" in attesa del parere vincolante della Sovrintendenza Archeologica. Al suo ottenimento, finalmente i lavori, costo di circa 10 milioni di euro, potranno partire».
Ma c'è sempre un'amara riflessione che lo stesso Ventola fa: «Inutile sottolineare che come cittadino sono a dir poco furioso nel constatare che tra speranze, promesse e tante parole, al momento la situazione è sempre la stessa da tantissimi anni: quelle curve maledette sono sempre lì a mietere vittime, quella strada fatta di sali scendi e con incroci a raso conferma la sua altissima pericolosità. Come cittadino impegnato in politica ed amministratore, però, potrei dirmi soddisfatto per l'impegno profuso ed i "risultati" conseguiti: tutto quello che da noi poteva e doveva essere fatto, è stato compiuto. Ma tutto questo non riduce la frustrazione per i troppi ed infiniti passaggi burocratici che si è costretti a fare per realizzare un'opera pubblica nella nostra bene amata Italia. Troppa farraginosità, che rende tutto maledettamente complicato ampliando enormemente i tempi e mettendo sempre a rischio l'esito finale».
Il Consigliere regionale Francesco Ventola ha poi concluso: «A partire da quelle che sono le competenze regionali, ora il mio impegno politico continuerà incessantemente affinché vengano semplificati/eliminati "passaggi" dannosi e si possa finalmente realizzare opere pubbliche indispensabili per la vita delle persone in poco tempo, così come accade altrove, fuori dall'Italia. E' un impegno che onorerò, se ne sia certi! Nei giorni scorsi ho sollecitato personalmente i dirigenti e gli ispettori/funzionari della Sovrintendenza affinché si esprimano nel più breve tempo possibile. Le "pale meccaniche" sono pronte per entrare in funzione. Sarà la volta buona!».