Stop Bombing Gaza: in cento ad Andria per dire no alla guerra
Testimonianze, striscioni e bandiere: evento ieri sera organizzato da SEL
giovedì 17 luglio 2014
10.46
Basta bombe su Gaza: è questo l'obiettivo che si è prefissato l'evento Stop Bombing Gaza svoltosi ieri sera, mercoledì 16 luglio, in centinaia di piazze italiane tra cui quella di Andria ed ispirata da AssoPace Palestina, Rete della Pace e Rete Italiana per il Disarmo. Nella Città di Federico, l'impulso per la realizzazione del sit-in in Piazza Catuma è giunto dal Circolo cittadino di SEL. Circa un centinaio le persone radunatesi spontaneamente per ribadire con forza lo sdegno dinanzi all'immobilismo della comunità internazionale e dell'Onu per quanto sta accadendo tra Israele e Palestina in questi giorni.
Pace è stata la parola ribadita da ogni intervento ma anche rispetto e salvaguardia nonchè esperienze di vita vissuta: è il caso del Prof. Paolo Farina, ormai da anni autore di viaggi studio e formativi in Palestina con i suoi studenti del Liceo Scientifico "R. Nuzzi". La difficoltà di vivere in una striscia di terra, le storie dei bambini, le famiglie dilaniate ma anche la normalità e la voglia di riscatto per un territorio ormai martoriato da guerre continue e disinteresse internazionale. Il racconto delle diverse esperienze è giunto anche direttamente dai ragazzi dell'istituto andriese, autori di Exist is to resist, una pubblicazione realizzata proprio al termine di uno dei viaggi in Palestina. Diversi e vari gli interventi nel corso della serata tutti attorno alla grande scritta Stop Bombing Gaza e ad una bandiera della Pace con i colori dell'arcobaleno.
L'appello degli organizzatori: «Chiediamo che cessino immediatamente il fuoco, le rappresaglie e le vendette di ogni parte; che la politica e la comunità internazionale assumano un ruolo attivo e di mediazione per la fine dell'occupazione militare israeliana e la colonizzazione del territorio palestinese, per il rispetto dei diritti umani, della sicurezza e del diritto internazionale in tutto il territorio che accoglie i popoli israeliano e palestinese; che il governo italiano si attivi immediatamente affinché il nostro Paese e i Paesi membri dell'Unione Europea interrompano la fornitura di armi, di munizioni, di sistemi militari, come pure ogni accordo di cooperazione militare con Israele; che il nostro governo, oggi alla Presidenza dell'Unione Europea, assuma questi impegni con determinazione e coraggio».
Pace è stata la parola ribadita da ogni intervento ma anche rispetto e salvaguardia nonchè esperienze di vita vissuta: è il caso del Prof. Paolo Farina, ormai da anni autore di viaggi studio e formativi in Palestina con i suoi studenti del Liceo Scientifico "R. Nuzzi". La difficoltà di vivere in una striscia di terra, le storie dei bambini, le famiglie dilaniate ma anche la normalità e la voglia di riscatto per un territorio ormai martoriato da guerre continue e disinteresse internazionale. Il racconto delle diverse esperienze è giunto anche direttamente dai ragazzi dell'istituto andriese, autori di Exist is to resist, una pubblicazione realizzata proprio al termine di uno dei viaggi in Palestina. Diversi e vari gli interventi nel corso della serata tutti attorno alla grande scritta Stop Bombing Gaza e ad una bandiera della Pace con i colori dell'arcobaleno.
L'appello degli organizzatori: «Chiediamo che cessino immediatamente il fuoco, le rappresaglie e le vendette di ogni parte; che la politica e la comunità internazionale assumano un ruolo attivo e di mediazione per la fine dell'occupazione militare israeliana e la colonizzazione del territorio palestinese, per il rispetto dei diritti umani, della sicurezza e del diritto internazionale in tutto il territorio che accoglie i popoli israeliano e palestinese; che il governo italiano si attivi immediatamente affinché il nostro Paese e i Paesi membri dell'Unione Europea interrompano la fornitura di armi, di munizioni, di sistemi militari, come pure ogni accordo di cooperazione militare con Israele; che il nostro governo, oggi alla Presidenza dell'Unione Europea, assuma questi impegni con determinazione e coraggio».