Stop ai botti di fine anno: ad Andria arriva l'ordinanza sindacale
A chiederlo stamane diverse associazioni e partiti politici
venerdì 27 dicembre 2013
19.41
Dalle ore 20 del 31 dicembre sino alle ore 7 del 1 gennaio non sarà possibile utilizzare nessun petardo, botto o materiale pirotecnico in luogo pubblico. A vietarlo un'ordinanza firmata quest'oggi dal Sindaco di Andria, Nicola Giorgino, che vieta qualsiasi tipo di sparo di qualunque tipo di prodotto pirotecnico, con particolare riguardo a quelli ad effetto scoppiante (botti e petardi) e ai razzi. Alla base della scelta anche le due petizioni presentate quest'anno da parte di associazioni ambientaliste, dei pediatri e di alcuni partiti politici.
«In particolare - si legge nell'ordinanza - visto che tra le categorie a maggiore rischio, in relazione all'incontrollato impiego dei prodotti pirotecnici, vi sono i minori, cui deve essere riservata speciale tutela; che conseguenze negative vengono a determinarsi anche a carico degli animali domestici e selvatici in quanto il fragore degli artifizi pirotecnici ad effetto scoppiante oltre ad ingenerare spavento negli animali, li porta a perdere il senso dell'orientamento aumentando il rischio di smarrimento degli stessi o determinandone, quando gli ordigni esplodono a ridosso degli animali, il ferimento o la morte; che il Comune è responsabile della vigilanza sulla osservanza delle leggi e dei regolamenti generali e locali, relativi alla protezione degli animali presenti sul proprio territorio; che ulteriori ingenti danni economici possono determinarsi a carico del patrimonio pubblico o privato in relazione al rischio d'incendio connesso all'accensione incontrollata di articoli pirotecnici ad effetto illuminante, specie se tali effetti sono associati a razzi».
Le violazioni alle suddette prescrizioni saranno punite con sanzione amministrativa pecuniaria che andrà da € 25,00 a € 500,00. Gli stessi pediatri di base, infatti, per la tutela dei più piccoli, hanno lanciato l'allarme con particolare forza: ogni anno il bilancio degli incidenti è sempre terribile con amputazioni di dita, lesioni alla cute e agli occhi nonché danni permanenti all'udito. Anche l'OIPA, ha promosso diverse raccolte firme in difesa degli animali proprio perchè a causa dei botti muoiono migliaia di animali, non solo cani e gatti ma anche uccelli e animali selvatici. Alla fine quasi mille cittadini hanno firmato la petizione. Negli scorsi anni centinaia di comuni hanno emesso ordinanze con l'obiettivo di ridurre i rischi legati all'uso dei fuochi spesso micidiali, in particolare se usati con poca cura. Quest'anno una delle prime città a vietare i botti è stata Bari.
«In particolare - si legge nell'ordinanza - visto che tra le categorie a maggiore rischio, in relazione all'incontrollato impiego dei prodotti pirotecnici, vi sono i minori, cui deve essere riservata speciale tutela; che conseguenze negative vengono a determinarsi anche a carico degli animali domestici e selvatici in quanto il fragore degli artifizi pirotecnici ad effetto scoppiante oltre ad ingenerare spavento negli animali, li porta a perdere il senso dell'orientamento aumentando il rischio di smarrimento degli stessi o determinandone, quando gli ordigni esplodono a ridosso degli animali, il ferimento o la morte; che il Comune è responsabile della vigilanza sulla osservanza delle leggi e dei regolamenti generali e locali, relativi alla protezione degli animali presenti sul proprio territorio; che ulteriori ingenti danni economici possono determinarsi a carico del patrimonio pubblico o privato in relazione al rischio d'incendio connesso all'accensione incontrollata di articoli pirotecnici ad effetto illuminante, specie se tali effetti sono associati a razzi».
Le violazioni alle suddette prescrizioni saranno punite con sanzione amministrativa pecuniaria che andrà da € 25,00 a € 500,00. Gli stessi pediatri di base, infatti, per la tutela dei più piccoli, hanno lanciato l'allarme con particolare forza: ogni anno il bilancio degli incidenti è sempre terribile con amputazioni di dita, lesioni alla cute e agli occhi nonché danni permanenti all'udito. Anche l'OIPA, ha promosso diverse raccolte firme in difesa degli animali proprio perchè a causa dei botti muoiono migliaia di animali, non solo cani e gatti ma anche uccelli e animali selvatici. Alla fine quasi mille cittadini hanno firmato la petizione. Negli scorsi anni centinaia di comuni hanno emesso ordinanze con l'obiettivo di ridurre i rischi legati all'uso dei fuochi spesso micidiali, in particolare se usati con poca cura. Quest'anno una delle prime città a vietare i botti è stata Bari.
Con l'ordinanza è, quindi, fatto divieto:
- di utilizzo, al di fuori degli spettacoli autorizzati dei professionisti di cui all'articolo 4 del Decreto Legislativo 4 aprile 2010, n. 58, di ogni tipo di fuoco d'artificio, benché di libera vendita, in luogo pubblico e anche in luogo privato ove, in tale ultimo caso, possano verificarsi ricadute degli effetti pirotecnici su luoghi pubblici o su luoghi privati appartenenti a terzi non consenzienti, nel corso della notte tra il 31 dicembre ed il 1° gennaio a partire dalle ore 20.00 e fino alle ore 7.00 del giorno successivo;
- di utilizzo di fuochi pirotecnici, non posti in libera vendita, nei luoghi privati, senza la licenza di cui all'art. 57 TULPS nel corso della notte tra il 31 dicembre ed il 1° gennaio a partire dalle ore 20.00 e fino alle ore 7.00 del giorno successivo;
- di cedere a qualsiasi titolo o far utilizzare in qualsiasi condizione a minori degli anni 14 i fuochi di categoria 1 e superiori e a quelli di anni 18 i fuochi di categoria 2 e 3 del Decreto Legislativo 4 aprile 2010, n. 58, fermo il divieto di vendita al pubblico dei prodotti destinati ai professionisti;
- per tutti coloro che hanno la disponibilità di aree private, finestre, balconi, lastrici solari, luci e vedute et similia, di consentire a chicchessia l'uso di dette aree per la effettuazione degli spari vietati dalla presente ordinanza;
- di impiego, nei luoghi di cui ai precedenti punti 1 e 2, a partire dalla emissione della presente ordinanza e fino a tutto il 1° gennaio 2014, di articoli pirotecnici teatrali e d'altri articoli pirotecnici per scopi diversi da quelli cui gli articoli stessi sono espressamente destinati.