Stop agli sprechi di alimenti e farmaci, siglato protocollo per il recupero
Un finanziamento di 600mila euro per il 2017 e un milione di euro nel bilancio di previsione 2018
lunedì 9 aprile 2018
13.45
Il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha sottoscritto questa mattina, insieme con il vicepresidente dell'Anci regionale Francesco Crudele e varie Organizzazioni del Terzo Settore, il protocollo d'intesa attuativo della l.r. n. 13/2017 per il recupero e il riutilizzo di eccedenze e sprechi alimentari approvato recentemente dalla Giunta Regionale (delibera n. 468 del 27/03/2018). Hanno partecipato alla conferenza stampa anche l'assessore regionale al Welfare Salvatore Ruggeri, il coordinatore del Tavolo regionale per l'attuazione della legge, il consigliere regionale Ruggiero Mennea e il vice presidente dell'Anci Puglia, Francesco Crudele.
"La Regione Puglia – ha detto Emiliano - è stata tra le prime Regioni a dare impulso ad una propria normativa sulla riduzione degli sprechi alimentari, raccogliendo gli indirizzi della Legge Gadda, perché siamo convinti che queste attività costituiscono uno dei supporti indispensabili per la rete degli interventi di contrasto alla povertà estrema e di pronto intervento sociale. La legge nazionale del 2016 infatti nella sostanza rende più facile la raccolta degli alimenti al limite della scadenza, per poi restituirli alle famiglie che ne abbiano bisogno".
"Ci siamo resi conto – ha continuato il Presidente – che era necessaria una legge regionale per assicurare risorse economiche adeguate alle iniziative innovative già avviate e alle attività delle principali reti regionali di redistribuzione degli alimenti e dei farmaci derivanti da sprechi ed eccedenze, visto che la legge nazionale fissa indirizzi e principi, ma non assegna risorse mirate alle Regioni o ai Comuni. Noi abbiamo stanziato per il 2017, un primo finanziamento pilota di 600mila euro, destinato per il momento alle sei città capoluogo di provincia, per contribuire alla logistica per la movimentazione delle merci".
"La collaborazione dei sindaci è essenziale – ha concluso Emiliano – e per questo voglio cogliere oggi l'occasione per ringraziarli tutti, insieme anche con le organizzazioni di volontariato che da anni fanno questo lavoro e si muovono. La Regione, con l'approvazione del protocollo d'intesa, riconosce l'importanza di questi processi e li sostiene, organizzandoli con maggiore efficienza".
L'assessore regionale al Welfare Salvatore Ruggeri ha ricordato l'impegno del suo predecessore Totò Negro, ringraziando i promotori della legge e tutte le forze politiche rappresentate in Consiglio per la sensibilità dimostrata approvando una legge che mira a tutelare le fasce più deboli della popolazione. Per Ruggeri "appare intollerabile che un terzo del cibo del mondo venga sprecato quando ci sono oltre un miliardo di persone che soffrono per carenza alimentare e 1,4 miliardi di persone obese o in sovrappeso".
Il protocollo è stato illustrato dal coordinatore del Tavolo regionale per l'attuazione della legge, il consigliere regionale Ruggiero Mennea, che ne ha sottolineato la caratteristica intrinseca, quella cioè di essere "un protocollo aperto, allargato a quanti vorranno contribuire a mettere su un modello territoriale culturale e solidale, che veda insieme chi produce le eccedenze (grande distribuzione) e chi vuole trasferirle".
"Da rifiuto – ha detto Mennea – a dono per chi ne ha bisogno. Il passo si può fare e si deve fare. La Puglia lo sta facendo con i primi progetti pilota nelle sei città capoluogo di provincia per poi procedere ed estendere il progetto a tutti gli altri comuni. Nel bilancio di previsione del 2018, c'è un altro finanziamento, oltre a quello che stiamo già spendendo di 600mila euro del 2017, di circa un milione di euro destinato all'attuazione del protocollo".
Francesco Crudele, sindaco di Capurso e vicepresidente Anci Puglia, ha sottolineato che "sul territorio pugliese esistono già delle buone pratiche e che questo strumento quindi dovrà fungere da volano, in modo che altre iniziative possano essere realizzate anche grazie all'azione del terzo settore".
"Anci ci crede e farà la propria parte – ha ribadito Crudele - i Comuni in forma singola o associata devono cercare di favorire le buone pratiche previste dalla legge, attraverso una forte azione di sensibilizzazione verso le proprie comunità, eventualmente prevedendo incentivi fiscali, quali riduzione TARI. È importante infatti rimuovere vincoli burocratici per affrontare quella che è una vera e propria emergenza sociale".
INFORMAZIONI SUL PROTOCOLLO D'INTESA
Il protocollo di intesa, tra Regione Puglia, ANCI in rappresentanza dei Comuni, e diverse organizzazioni del Terzo Settore (Caritas, Banco Alimentare, Banco delle Opere di Carità, Croce Rossa Italiana, Forum del Terzo Settore, FederFarma e Banco Farmaceutico, Consorzio Emmanuel, start-up innovative, ecc…) già impegnate con le rispettive reti e attività, fissa gli impegni reciproci per realizzare in Puglia un piano complessivo di azioni positive e di attività per il recupero e riutilizzo di eccedenze, sprechi alimentari e prodotti farmaceutici, anche a sostegno dei servizi del pronto intervento sociale in favore delle fasce più deboli della popolazione.
Il protocollo è il primo risultato concreto del Tavolo regionale per l'attuazione della legge regionale che, insediatosi il 31 ottobre 2017, è coordinato dal Consigliere Regionale Ruggiero Mennea, e alle cui attività concorrono le strutture regionali dell'Assessorato all'Agricoltura e Risorse Agroalimentari e dell'Assessorato al Welfare. Il Tavolo rappresenta il luogo del coordinamento di tutte le azioni attuative della l.r. n. 13/2017.
Tra gli impegni sanciti dal protocollo: la collaborazione per lo snellimento delle pratiche fiscali, igienico-sanitarie e assicurative relative sia alle procedure di recupero che alle pratiche di redistribuzione e foodsharing; la promozione di iniziative locali di informazione, educazione e sensibilizzazione sui temi della legge regionale, in particolare a cura delle istituzioni scolastiche e delle principali agenzie formative e organizzazioni solidali attive sul territorio; la strutturazione di reti locali per la raccolta delle eccedenze e per la tempestiva, equa ed efficace redistribuzione delle stesse in favore della popolazione più fragile ed esposta i rischi di povertà estrema.
Il protocollo prevede altresì il raccordo tra gli interventi per il contrasto degli sprechi alimentari e farmaceutici e gli interventi di pronto intervento sociale e di contrasto alla povertà già garantiti dai servizi sociali di ciascuna città.
Dalla collaborazione degli enti sottoscrittori anche la rilevazione univoca, su tutto il territorio regionale, dei dati quantitativi sulle eccedenze delle produzioni agricole locali, sugli alimenti devoluti da parte delle aziende alimentari e di distribuzione alimentare, sui farmaci validi raccolti nei punti di raccolta della rete e dalle aziende farmaceutiche, che sono consegnati alle reti e alle organizzazioni solidali che re distribuiscono.
Tutte le azioni promosse con la l.r. n. 13/2017 per la rete regionale di riduzione degli sprechi e di riutilizzo delle eccedenze di prodotti alimentari e farmaceutici sono da considerarsi complementari alle misure regionali per il contrasto alle povertà, già in atto da alcuni anni con gli investimenti per il pronto intervento sociale, la rete di accoglienza solidale di adulti in difficoltà, e per il Reddito di Dignità.
"La Regione Puglia – ha detto Emiliano - è stata tra le prime Regioni a dare impulso ad una propria normativa sulla riduzione degli sprechi alimentari, raccogliendo gli indirizzi della Legge Gadda, perché siamo convinti che queste attività costituiscono uno dei supporti indispensabili per la rete degli interventi di contrasto alla povertà estrema e di pronto intervento sociale. La legge nazionale del 2016 infatti nella sostanza rende più facile la raccolta degli alimenti al limite della scadenza, per poi restituirli alle famiglie che ne abbiano bisogno".
"Ci siamo resi conto – ha continuato il Presidente – che era necessaria una legge regionale per assicurare risorse economiche adeguate alle iniziative innovative già avviate e alle attività delle principali reti regionali di redistribuzione degli alimenti e dei farmaci derivanti da sprechi ed eccedenze, visto che la legge nazionale fissa indirizzi e principi, ma non assegna risorse mirate alle Regioni o ai Comuni. Noi abbiamo stanziato per il 2017, un primo finanziamento pilota di 600mila euro, destinato per il momento alle sei città capoluogo di provincia, per contribuire alla logistica per la movimentazione delle merci".
"La collaborazione dei sindaci è essenziale – ha concluso Emiliano – e per questo voglio cogliere oggi l'occasione per ringraziarli tutti, insieme anche con le organizzazioni di volontariato che da anni fanno questo lavoro e si muovono. La Regione, con l'approvazione del protocollo d'intesa, riconosce l'importanza di questi processi e li sostiene, organizzandoli con maggiore efficienza".
L'assessore regionale al Welfare Salvatore Ruggeri ha ricordato l'impegno del suo predecessore Totò Negro, ringraziando i promotori della legge e tutte le forze politiche rappresentate in Consiglio per la sensibilità dimostrata approvando una legge che mira a tutelare le fasce più deboli della popolazione. Per Ruggeri "appare intollerabile che un terzo del cibo del mondo venga sprecato quando ci sono oltre un miliardo di persone che soffrono per carenza alimentare e 1,4 miliardi di persone obese o in sovrappeso".
Il protocollo è stato illustrato dal coordinatore del Tavolo regionale per l'attuazione della legge, il consigliere regionale Ruggiero Mennea, che ne ha sottolineato la caratteristica intrinseca, quella cioè di essere "un protocollo aperto, allargato a quanti vorranno contribuire a mettere su un modello territoriale culturale e solidale, che veda insieme chi produce le eccedenze (grande distribuzione) e chi vuole trasferirle".
"Da rifiuto – ha detto Mennea – a dono per chi ne ha bisogno. Il passo si può fare e si deve fare. La Puglia lo sta facendo con i primi progetti pilota nelle sei città capoluogo di provincia per poi procedere ed estendere il progetto a tutti gli altri comuni. Nel bilancio di previsione del 2018, c'è un altro finanziamento, oltre a quello che stiamo già spendendo di 600mila euro del 2017, di circa un milione di euro destinato all'attuazione del protocollo".
Francesco Crudele, sindaco di Capurso e vicepresidente Anci Puglia, ha sottolineato che "sul territorio pugliese esistono già delle buone pratiche e che questo strumento quindi dovrà fungere da volano, in modo che altre iniziative possano essere realizzate anche grazie all'azione del terzo settore".
"Anci ci crede e farà la propria parte – ha ribadito Crudele - i Comuni in forma singola o associata devono cercare di favorire le buone pratiche previste dalla legge, attraverso una forte azione di sensibilizzazione verso le proprie comunità, eventualmente prevedendo incentivi fiscali, quali riduzione TARI. È importante infatti rimuovere vincoli burocratici per affrontare quella che è una vera e propria emergenza sociale".
INFORMAZIONI SUL PROTOCOLLO D'INTESA
Il protocollo di intesa, tra Regione Puglia, ANCI in rappresentanza dei Comuni, e diverse organizzazioni del Terzo Settore (Caritas, Banco Alimentare, Banco delle Opere di Carità, Croce Rossa Italiana, Forum del Terzo Settore, FederFarma e Banco Farmaceutico, Consorzio Emmanuel, start-up innovative, ecc…) già impegnate con le rispettive reti e attività, fissa gli impegni reciproci per realizzare in Puglia un piano complessivo di azioni positive e di attività per il recupero e riutilizzo di eccedenze, sprechi alimentari e prodotti farmaceutici, anche a sostegno dei servizi del pronto intervento sociale in favore delle fasce più deboli della popolazione.
Il protocollo è il primo risultato concreto del Tavolo regionale per l'attuazione della legge regionale che, insediatosi il 31 ottobre 2017, è coordinato dal Consigliere Regionale Ruggiero Mennea, e alle cui attività concorrono le strutture regionali dell'Assessorato all'Agricoltura e Risorse Agroalimentari e dell'Assessorato al Welfare. Il Tavolo rappresenta il luogo del coordinamento di tutte le azioni attuative della l.r. n. 13/2017.
Tra gli impegni sanciti dal protocollo: la collaborazione per lo snellimento delle pratiche fiscali, igienico-sanitarie e assicurative relative sia alle procedure di recupero che alle pratiche di redistribuzione e foodsharing; la promozione di iniziative locali di informazione, educazione e sensibilizzazione sui temi della legge regionale, in particolare a cura delle istituzioni scolastiche e delle principali agenzie formative e organizzazioni solidali attive sul territorio; la strutturazione di reti locali per la raccolta delle eccedenze e per la tempestiva, equa ed efficace redistribuzione delle stesse in favore della popolazione più fragile ed esposta i rischi di povertà estrema.
Il protocollo prevede altresì il raccordo tra gli interventi per il contrasto degli sprechi alimentari e farmaceutici e gli interventi di pronto intervento sociale e di contrasto alla povertà già garantiti dai servizi sociali di ciascuna città.
Dalla collaborazione degli enti sottoscrittori anche la rilevazione univoca, su tutto il territorio regionale, dei dati quantitativi sulle eccedenze delle produzioni agricole locali, sugli alimenti devoluti da parte delle aziende alimentari e di distribuzione alimentare, sui farmaci validi raccolti nei punti di raccolta della rete e dalle aziende farmaceutiche, che sono consegnati alle reti e alle organizzazioni solidali che re distribuiscono.
Tutte le azioni promosse con la l.r. n. 13/2017 per la rete regionale di riduzione degli sprechi e di riutilizzo delle eccedenze di prodotti alimentari e farmaceutici sono da considerarsi complementari alle misure regionali per il contrasto alle povertà, già in atto da alcuni anni con gli investimenti per il pronto intervento sociale, la rete di accoglienza solidale di adulti in difficoltà, e per il Reddito di Dignità.