Stato di agitazione dei dipendenti della provincia: Lodispoto sotto accusa dai Sindacati

Le gravi inadempienze della provincia Bat in un duro comunicato di Cgil, Cisl e Uil

martedì 12 ottobre 2021 17.00
E' un duro documento quello consegnato dai delegati territoriali della Funzione Pubblica di Cgil, Roberto Cannone, di Cisl con Guido Manco e Uil con Carlo Quacquarelli, sulla situazione in cui versa la provincia Barletta Andria Trani, tanto da dover proclamare lo stato di agitazione.

«Da tempo presso la Provincia Barletta Andria Trani vige uno stato di inerzia – indifferenza – subdola strategica rispetto ai tanti problemi del personale che giacciono irrisolti nonostante le continue e pressanti sollecitazioni delle OO.SS. e della RSU.
Ci sono argomenti che si trascinano da diversi anni, ( Progressioni economiche e giuridiche, Regolamento delle funzioni tecniche, Procedure concorsuali, etc.) senza parlare della Performance degli anni dal 2016 al 2020 che non trovano soluzioni, restando sospesi senza che il personale percepisca il dovuto, arrecando grave danno.
Nessun intervento politico dell'Amministrazione della Provincia BAT, che chieda contezza, al suo staff dirigenziale, delle mancate conclusioni dei provvedimenti ancora in itinere e non conclusi.
E' stata convocata, dopo le interruzioni estive, una delegazione trattante il 28 settembre scorso, in videoconferenza e, ogni sigla sindacale territoriale si è tenuta disponibile per quella data o altra data vicina avendo comunicato la UIL la sua indisponibilità per altri impegni sindacali. Nessuna comunicazione è pervenuta, dagli Uffici interessati, di variazione di date della delegazione trattante; fatto sta che la delegazione non si è tenuta il 28 settembre perché la parte pubblica non si è presentata lasciando chiuso il collegamento della videoconferenza; mancando, altresì, di riscontrare formalmente la richiesta della RSU sulle motivazioni alla base di tale circostanza, confermando l'inerzia – indifferenza – subdola strategica a cui si è già fatto riferimento.
Comportamento di assoluto non rispetto dei distinti ruoli di chi siede al tavolo di delegazione in rappresentanza del personale dell'Ente, che purtroppo si è avuto modo di subire nel tempo.
Un tale inqualificabile comportamento ci lascia fortemente delusi per la insensibilità dimostrata verso chi, da tempo, attende una conclusione dei provvedimenti avviati e non conclusi.
Ancora una volta le OO.SS. e la RSU, dimostrando di voler continuare a tenere un dialogo aperto, in data 4 ottobre hanno inviato una nota, invitando la parte pubblica a convocare un tavolo di delegazione trattante entro e non oltre il giorno 8 ottobre per discutere degli argomenti ancora pendenti e che dovevano trovare la loro definizione e conclusione entro 30 giorni dalla convocazione.
In risposta, lo scorso 7 ottobre, l'Amministrazione provinciale comunicava che "in relazione a sopraggiunte scadenze legate al rinnovo degli organi provinciali ( ? ) si comunica che la delegazione trattante non potrà essere tenuta entro l'8/10 p.v. e si fissa l'incontro per il giorno 19 ottobre p.v. Seguirà convocazione".
In considerazione di tutto ciò e prendendo atto che tutto è più urgente rispetto alle tematiche del personale che manifesta una assoluta intolleranza rispetto al comportamento tenuto dall'Ente, che persevera nella violazione delle norme in materia di contrattazione decentrata, nonostante le promesse e gli impegni assunti (adeguatamente pubblicizzati sui media locali) in occasione dell'insediamento dell'attuale compagine politica-gestionale, per evidenziare il cambio di rotta e il taglio con il passato.
In ragione di quanto predetto, le Organizzazioni sindacali di Cgil, Cisl e Uil, dichiarano lo stato di agitazione del personale della Provincia Bat, con inoltro al Prefetto e al Comitato di Garanzia presso il Ministero della Funzione Pubblica di Roma, e chiedono a S.E. il Prefetto, di convocare un tavolo per il raffreddamento del conflitto.
Intanto le OO.SS. e la RSU della Provincia Bat dichiarano che sin tanto che non saranno assunti precisi impegni sottoscritti in un protocollo d'intesa, vengono, sin da subito, interrotte le relazioni sindacali».