Stamane caos totale all’hub vaccinale di Andria: sfiorata la rissa
File non rispettate, tempi di attesa consistenti e poca chiarezza tra prenotati e non prenotati
venerdì 7 gennaio 2022
13.29
Stamane, venerdì 7 gennaio, si è registrato un caos generale all'hub vaccinale San Valentino di Andria. Molti cittadini approfittando dell'open day si sono recati, già a partire dall'alba, alla struttura per sottoporsi al vaccino Moderna. Un'unica coda sia per i prenotati che per i non i prenotati i quali, dopo ore di attesa al freddo, sono dovuti tornare indietro poiché verso le 11.00 i volontari di Fareambiente, congiuntamente agli Agenti della Polizia Locale, hanno dovuto chiudere il cancello per scarseggio di vaccini.
Motivo per il quale molti cittadini hanno protestato animosamente, perché hanno dovuto chiedere permesso al lavoro per la somministrazione del vaccino contro il Covid-19 e, che nonostante i tempi di attesa consistenti e la prenotazione effettuata, alla fine non l'hanno ricevuto. Dunque non è bastata la decisione di somministrare il vaccino previa prenotazione, per evitare i tempi di attesa ed ottimizzare le operazioni. Anzi, non sembra affatto cambiato nulla.
Inoltre zero distanziamento, file non rispettate nonostante ci fossero le guardie zoofile volontarie di Fareambiente e per non parlare dei furbetti che scavalcano la fila per entrare direttamente all'interno della struttura (forse raccomandati?) hanno caratterizzato fortemente (e negativamente) la mattinata di oggi.
Insomma una ressa di centinaia di persone che ha causato tensioni e polemiche per la scarsa organizzazione delle tantissime persone, molti giovani, che si sono assiepati davanti all'ingresso dell'hub fin dalle prime ore del mattino. Un'attesa che è parsa infinita e che ha visto momenti di concitazione e dove ogni distanza era saltata e l'accesso confusionario. Sicuramente se da parte della Regione Puglia vi fosse stato un inoltro regolare dei vaccini all'Asl Bt, in modo tale da permettere all'hub vaccinale di Andria di avere delle scorte sufficienti, questo caos non si sarebbe verificato e si sarebbe potuto avere un afflusso regolare ed ordinato.
Motivo per il quale molti cittadini hanno protestato animosamente, perché hanno dovuto chiedere permesso al lavoro per la somministrazione del vaccino contro il Covid-19 e, che nonostante i tempi di attesa consistenti e la prenotazione effettuata, alla fine non l'hanno ricevuto. Dunque non è bastata la decisione di somministrare il vaccino previa prenotazione, per evitare i tempi di attesa ed ottimizzare le operazioni. Anzi, non sembra affatto cambiato nulla.
Inoltre zero distanziamento, file non rispettate nonostante ci fossero le guardie zoofile volontarie di Fareambiente e per non parlare dei furbetti che scavalcano la fila per entrare direttamente all'interno della struttura (forse raccomandati?) hanno caratterizzato fortemente (e negativamente) la mattinata di oggi.
Insomma una ressa di centinaia di persone che ha causato tensioni e polemiche per la scarsa organizzazione delle tantissime persone, molti giovani, che si sono assiepati davanti all'ingresso dell'hub fin dalle prime ore del mattino. Un'attesa che è parsa infinita e che ha visto momenti di concitazione e dove ogni distanza era saltata e l'accesso confusionario. Sicuramente se da parte della Regione Puglia vi fosse stato un inoltro regolare dei vaccini all'Asl Bt, in modo tale da permettere all'hub vaccinale di Andria di avere delle scorte sufficienti, questo caos non si sarebbe verificato e si sarebbe potuto avere un afflusso regolare ed ordinato.