Stadio Sant'Angelo dei Ricchi, nuovo stop per i lavori

Una lunga vicenda giudiziaria iniziata nel 2012 e non ancora conclusa

mercoledì 1 aprile 2015
A cura di Stefano Massaro
Si allontanano nuovamente i lavori di rifacimento e riqualificazione dello Stadio Sant'Angelo dei Ricchi di Andria. Secondo un'ultimissima indiscrezione, la ditta a cui sono stati affidati i lavori, dopo tre gradi di giudizio ed una sentenza del Consiglio di Stato giunta nel mese di ottobre scorso, è stata interdetta dagli appalti pubblici per non aver superato la certificazione antimafia. Di conseguenza si torna indietro alla ditta che aveva inizialmente vinto il bando di gara ed a cui erano stati affidati in modo definitivo i lavori da parte dell'ente comunale, nel dicembre del 2012. Una vicenda ingarbugliata fatta, dal 2012, di ricorsi su ricorsi e di azioni legali che, in tre anni, hanno semplicemente consentito l'inutilizzo dello Stadio da parte delle tante associazioni sportive interessate.

Il cosiddetto "Sant'Angelo dei Ricchi", infatti, non ha da due stagioni l'omologazione da parte della FIGC, ed i lavori di rifacimento e riqualificazione dovrebbero riguardare il completo rifacimento del manto, che secondo il progetto diverrà in erba artificiale, oltre alla manutenzione straordinaria della tribuna ed il rifacimento delle gradinate e della pista di atletica che circonda il terreno di gioco. I lavori sono stati affidati, come detto, nel dicembre del 2012, per un importo pari a poco più di 700mila euro, poi i ricorsi sino all'ultima sentenza ed al mancato riscontro della normativa antimafia. Nel frattempo, tuttavia, le associazioni sportive che praticano calcio hanno dovuto cercare campi alternativi in strutture private tra cui anche quella dei campi "Fidelis" in via Bisceglie oltre ad altre nelle città limitrofe, mentre lo Stadio continua ad esser aperto solo per l'atletica che, tuttavia, può fare ben poco viste le vetuste strutture ed i tanti "acciacchi" della pista di atletica.