Ad Andria spuntano come funghi i cartelli di passo carrabile taroccati
Pochi i controlli e le relative sanzioni per chi appone cartelli "fai da te", senza alcun tipo di autorizzazione
martedì 9 novembre 2021
16.30
Hanno anche le dimensioni di un cartello di passo carrabile regolamentare ma purtroppo non lo sono dal punto di vista dell'autenticità. Questi cartelli abusivi sono solo uno dei tanti tipi di passo carrabili non autorizzati che sempre più spesso si notano ad Andria, in centro come in periferia. Sta purtroppo diventando una costante fissa quella di imbattersi, lungo i margini del marciapiede, sulle saracinesche di un garage o di un negozio, in cartelli con su scritto «divieto di sosta», fatti anche a mano e privi delle necessarie autorizzazioni del Comune. Si tratta chiaramente di avvisi non regolamentari, totalmente abusivi.
Per colui che decide di lasciare ugualmente l'autoveicolo, vi è il serio rischio di subire ritorsioni da parte del proprietario dello spazio antistante la sua proprietà. Ma la legge è molto chiara sull'argomento: il proprietario di un garage o di altro magazzino non può creare diramazioni alla strada. In sostanza non può vietare agli automobilisti di parcheggiare davanti alla porta del proprio garage, riservandosi l'area o mettere cartelli abusivi, se non è in possesso di apposita autorizzazione dell'ente proprietario della strada (il Comune), ovvero di un passo carrabile autorizzato, con tanto di numerazione.
Quello che molti non sanno, a parte quello di tenere a bada la prepotenza di questo tipo di individui, sono le multe salate previste per l'autore del cartello. Infatti l'articolo 38 del Codice della Strada prevede una sanzione da 419 a 1.682 euro per chi appone cartelli stradali non ufficiali.
Eppure ad Andria il fenomeno dei passi carrabili abusivi è abbastanza diffuso. A farne le spese sono le casse comunali, che vedono anche per questo genere di tributi locali delle considerevoli mancate entrate. Per troppo tempo sottovalutato, questo fenomeno illegale ha portato oggi ad una proliferazione di cartelli abusivi di tutte le dimensioni e fogge, tutti che chiedono di non parcheggiare davanti alla propria abitazione o locale.
Per istituire un passo carrabile è necessaria la preventiva autorizzazione del Comune (o per i varchi sulle strade provinciali all'Ente provincia). In assenza di questa, il proprietario di un garage o di altro magazzino non può creare accessi alla strada. Ancora una volta è il Codice della Strada a disciplinare all'articolo 22 questa fattispecie. Chiunque apra un nuovo accesso carrabile sulla strada pubblica deve farsi prima rilasciare la relativa autorizzazione, rispettando a tal fine apposite distanze indicate dalla legge (distanze da intersezioni, del cancello, ecc. come stabilito dagli artt. 45 e 46 del D.P.R. 495/92).
L'autorizzazione comunale presuppone il pagamento di una apposita concessione comunale, la Tosap, la tassa di concessione per l'occupazione del suolo pubblico. Solo dopo aver pagato la Tosap, si ottiene la concessione dall'ente proprietario della strada e, con essa, il relativo cartello che istituisce il divieto di sosta (con rimozione) davanti al passo carrabile. Ma questa procedura, per molti residenti ad Andria è solo un optional.
Ma come si riconosce un passo carrabile autorizzato? Anche in questo caso interviene il Codice della strada che, all'articolo 120, ne fissa i requisiti.
In particolare, la norma stabilisce che «il segnale passo carrabile indica la zona per l'accesso dei veicoli alle proprietà laterali, in corrispondenza della quale vige, in permanenza, il divieto di sosta.
Il segnale ha dimensioni normali di 45×25 cm e dimensioni maggiorate di 60×40 cm.
Sulla parte alta del segnale deve essere indicato l'ente proprietario della strada che rilascia l'autorizzazione, in basso deve essere indicato il numero e l'anno del rilascio.
La mancata indicazione dell'ente e degli estremi dell'autorizzazione comporta l'inefficacia del divieto.
Per le strade private, aperte al pubblico transito, l'autorizzazione è concessa dal Comune. L'installazione e la manutenzione del segnale sono a cura e spese del soggetto titolare dell'autorizzazione. Di norma, il segnale è installato in posizione parallela all'asse della strada e può essere applicato su porte o cancelli».
Quindi per riconoscere un passo carrabile ufficiale da uno "fatto in casa" basta verificare la presenza di questi requisiti. A questo punto basta farsi una passeggiata per le strade di Andria per rendersi conto di come questo concetto è molto lontano dal rispetto delle regole che hanno molti nostri concittadini. Ne hanno avuto la chiara dimostrazione i residenti di via dell'Indipendenza. Da quando nel luglio scorso si è installata la Questura con i relativi pubblici uffici, le presenze di Passi carrabili autorizzati nella zona sono aumentate. Forse l'incremento delle auto che parcheggiano in zona per raggiungere gli uffici di polizia o l'andirivieni di Forza pubblica nelle strade circostanti, hanno avuto come conseguenza l'aumento delle richieste di passi carrabili e quindi di cartelli autorizzati, con buona pace delle finanze comunali e del rispetto delle regole.
Per colui che decide di lasciare ugualmente l'autoveicolo, vi è il serio rischio di subire ritorsioni da parte del proprietario dello spazio antistante la sua proprietà. Ma la legge è molto chiara sull'argomento: il proprietario di un garage o di altro magazzino non può creare diramazioni alla strada. In sostanza non può vietare agli automobilisti di parcheggiare davanti alla porta del proprio garage, riservandosi l'area o mettere cartelli abusivi, se non è in possesso di apposita autorizzazione dell'ente proprietario della strada (il Comune), ovvero di un passo carrabile autorizzato, con tanto di numerazione.
Quello che molti non sanno, a parte quello di tenere a bada la prepotenza di questo tipo di individui, sono le multe salate previste per l'autore del cartello. Infatti l'articolo 38 del Codice della Strada prevede una sanzione da 419 a 1.682 euro per chi appone cartelli stradali non ufficiali.
Eppure ad Andria il fenomeno dei passi carrabili abusivi è abbastanza diffuso. A farne le spese sono le casse comunali, che vedono anche per questo genere di tributi locali delle considerevoli mancate entrate. Per troppo tempo sottovalutato, questo fenomeno illegale ha portato oggi ad una proliferazione di cartelli abusivi di tutte le dimensioni e fogge, tutti che chiedono di non parcheggiare davanti alla propria abitazione o locale.
Per istituire un passo carrabile è necessaria la preventiva autorizzazione del Comune (o per i varchi sulle strade provinciali all'Ente provincia). In assenza di questa, il proprietario di un garage o di altro magazzino non può creare accessi alla strada. Ancora una volta è il Codice della Strada a disciplinare all'articolo 22 questa fattispecie. Chiunque apra un nuovo accesso carrabile sulla strada pubblica deve farsi prima rilasciare la relativa autorizzazione, rispettando a tal fine apposite distanze indicate dalla legge (distanze da intersezioni, del cancello, ecc. come stabilito dagli artt. 45 e 46 del D.P.R. 495/92).
L'autorizzazione comunale presuppone il pagamento di una apposita concessione comunale, la Tosap, la tassa di concessione per l'occupazione del suolo pubblico. Solo dopo aver pagato la Tosap, si ottiene la concessione dall'ente proprietario della strada e, con essa, il relativo cartello che istituisce il divieto di sosta (con rimozione) davanti al passo carrabile. Ma questa procedura, per molti residenti ad Andria è solo un optional.
Ma come si riconosce un passo carrabile autorizzato? Anche in questo caso interviene il Codice della strada che, all'articolo 120, ne fissa i requisiti.
In particolare, la norma stabilisce che «il segnale passo carrabile indica la zona per l'accesso dei veicoli alle proprietà laterali, in corrispondenza della quale vige, in permanenza, il divieto di sosta.
Il segnale ha dimensioni normali di 45×25 cm e dimensioni maggiorate di 60×40 cm.
Sulla parte alta del segnale deve essere indicato l'ente proprietario della strada che rilascia l'autorizzazione, in basso deve essere indicato il numero e l'anno del rilascio.
La mancata indicazione dell'ente e degli estremi dell'autorizzazione comporta l'inefficacia del divieto.
Per le strade private, aperte al pubblico transito, l'autorizzazione è concessa dal Comune. L'installazione e la manutenzione del segnale sono a cura e spese del soggetto titolare dell'autorizzazione. Di norma, il segnale è installato in posizione parallela all'asse della strada e può essere applicato su porte o cancelli».
Quindi per riconoscere un passo carrabile ufficiale da uno "fatto in casa" basta verificare la presenza di questi requisiti. A questo punto basta farsi una passeggiata per le strade di Andria per rendersi conto di come questo concetto è molto lontano dal rispetto delle regole che hanno molti nostri concittadini. Ne hanno avuto la chiara dimostrazione i residenti di via dell'Indipendenza. Da quando nel luglio scorso si è installata la Questura con i relativi pubblici uffici, le presenze di Passi carrabili autorizzati nella zona sono aumentate. Forse l'incremento delle auto che parcheggiano in zona per raggiungere gli uffici di polizia o l'andirivieni di Forza pubblica nelle strade circostanti, hanno avuto come conseguenza l'aumento delle richieste di passi carrabili e quindi di cartelli autorizzati, con buona pace delle finanze comunali e del rispetto delle regole.