Splendido successo di pubblico per la Fiera del Peperoncino 2018
Svariate tipologie di piante in esposizione, da 50 anni curate con passione dal diacono Michele Melillo
martedì 11 settembre 2018
Si è conclusa con successo la Fiera del Peperoncino, organizzata nelle serate di sabato 8 e domenica 9 settembre, dal diacono Michele Melillo che esattamente da 50 anni si occupa della crescita e cura di questa particolare pianta. Suggestiva come sempre la consueta location scelta per questo appuntamento, ossia il chiostro di San Francesco, trasformatosi per l'occasione in una variopinta e floreale scenografia.
Habanero gialli di origine giamaicana, Acrata di provenienza venezuelana, Chilli Sud Africa, semi del Madagascar, Bishop definiti comunemente "Cappelli del vescovo", Numex di origine messicana, Mazzetti dell'Etna, Topedo, Scotch Bonnet di origine boliviana, Scorpion, Habanero rosso, Habanero Chocolate, taffi italiani: queste le tipologie di peperoncino in esposizione, molte delle quali sono state anche acquistate da intenditori e interessati, molti dei quali provenienti da città limitrofe.
Non solo è stato possibile ammirare la splendida varietà delle piante sapientemente curate dal diacono Melillo con tanta passione, ma anche testare quel tocco piccante che molti amano con una degustazione di salsa di peperoncino, formaggio piccante prodotto dal Caseificio Montrone e un sorso di vino di qualità: un perfetto abbinamento per il palato di chi ama queste specialità. Nel corso delle due serate si è venuta a creare una sorta di salotto d'elite, con la partecipazione di proprietari di aziende agricole, gestori di ristoranti, produttori di olio e vino, alcuni medici ed ingegneri: un successo per questa edizione, il top rispetto alle aspettative. Grande merito al diacono Melillo, al quale sono giunti svariati complimenti per la metodica cura riservata a queste particolari piante.
Habanero gialli di origine giamaicana, Acrata di provenienza venezuelana, Chilli Sud Africa, semi del Madagascar, Bishop definiti comunemente "Cappelli del vescovo", Numex di origine messicana, Mazzetti dell'Etna, Topedo, Scotch Bonnet di origine boliviana, Scorpion, Habanero rosso, Habanero Chocolate, taffi italiani: queste le tipologie di peperoncino in esposizione, molte delle quali sono state anche acquistate da intenditori e interessati, molti dei quali provenienti da città limitrofe.
Non solo è stato possibile ammirare la splendida varietà delle piante sapientemente curate dal diacono Melillo con tanta passione, ma anche testare quel tocco piccante che molti amano con una degustazione di salsa di peperoncino, formaggio piccante prodotto dal Caseificio Montrone e un sorso di vino di qualità: un perfetto abbinamento per il palato di chi ama queste specialità. Nel corso delle due serate si è venuta a creare una sorta di salotto d'elite, con la partecipazione di proprietari di aziende agricole, gestori di ristoranti, produttori di olio e vino, alcuni medici ed ingegneri: un successo per questa edizione, il top rispetto alle aspettative. Grande merito al diacono Melillo, al quale sono giunti svariati complimenti per la metodica cura riservata a queste particolari piante.