Spending-review in Regione: nuove proposte di legge in Consiglio
Prevista l’esclusione dal vitalizio per i condannati in via definitiva
giovedì 3 ottobre 2013
I gruppi consiliari sono soggetti giuridici di diritto privato per ogni attività che esuli da quelle strettamente legislative e di indirizzo e controllo proprie del Consiglio regionale. Vanno considerati organi consiliari solo limitatamente all'esercizio dei compiti istituzionali dell'Assemblea. Questa la natura giuridica dei gruppi consiliari, secondo una proposta di legge dell'Ufficio di Presidenza, condivisa dalla Conferenza dei capigruppo. "Un chiarimento necessario", così lo definisce il presidente Onofrio Introna, nel percorso di autoriforma avviato dalla Puglia anche luce delle disposizioni del decreto legge del Governo Monti n. 174/2012, in materia di finanza e funzionamento degli enti territoriali.
«Si è reso opportuno un intervento del legislatore regionale per definire la soggettività giuridica dei gruppi consiliari. Abbiamo verificato che gli orientamenti di giurisprudenza e dottrina portano ad un'interpretazione che mette al centro non la natura giuridica dei gruppi, che continua a dare adito a ricostruzioni differenti, quanto l'uso delle risorse pubbliche ad essi destinate, tanto più dopo l'introduzione dei controlli sui rendiconti dei gruppi da parte della Corte dei conti, a decorrere dal 2013».Quindi, «al di là dell'attività istituzionale strettamente legata alle funzioni dell'Assemblea legislativa, ogni altra attività è svolta in regime privatistico dai gruppi, in quanto formazioni associative di consiglieri regionali».
Sempre nel processo di adeguamento – informa il presidente del Consiglio regionale – la stessa iniziativa legislativa dispone l'esclusione dal vitalizio dei consiglieri regionali o degli aventi diritto condannati in via definitiva per un delitto contro la pubblica amministrazione, che comporti interdizione dai pubblici uffici, per una durata pari a quella della interdizione stessa.
Punta al contenimento dei costi della politica anche un'altra proposta di legge dell'Ufficio di Presidenza, che pone a totale carico dei consiglieri regionali il premio della polizza assicurativa facoltativa contro gli infortuni. La spending review orienta inoltre una proposta di modifica al Regolamento interno del Consiglio, che prevede lo scioglimento dei gruppi consiliari che nel corso della legislatura dovessero ridursi a meno di tre consiglieri. Gli interventi normativi e regolamentari passano ora all'esame della commissione affari istituzionali, prima di approdare in Aula per la definitiva approvazione.
«Si è reso opportuno un intervento del legislatore regionale per definire la soggettività giuridica dei gruppi consiliari. Abbiamo verificato che gli orientamenti di giurisprudenza e dottrina portano ad un'interpretazione che mette al centro non la natura giuridica dei gruppi, che continua a dare adito a ricostruzioni differenti, quanto l'uso delle risorse pubbliche ad essi destinate, tanto più dopo l'introduzione dei controlli sui rendiconti dei gruppi da parte della Corte dei conti, a decorrere dal 2013».Quindi, «al di là dell'attività istituzionale strettamente legata alle funzioni dell'Assemblea legislativa, ogni altra attività è svolta in regime privatistico dai gruppi, in quanto formazioni associative di consiglieri regionali».
Sempre nel processo di adeguamento – informa il presidente del Consiglio regionale – la stessa iniziativa legislativa dispone l'esclusione dal vitalizio dei consiglieri regionali o degli aventi diritto condannati in via definitiva per un delitto contro la pubblica amministrazione, che comporti interdizione dai pubblici uffici, per una durata pari a quella della interdizione stessa.
Punta al contenimento dei costi della politica anche un'altra proposta di legge dell'Ufficio di Presidenza, che pone a totale carico dei consiglieri regionali il premio della polizza assicurativa facoltativa contro gli infortuni. La spending review orienta inoltre una proposta di modifica al Regolamento interno del Consiglio, che prevede lo scioglimento dei gruppi consiliari che nel corso della legislatura dovessero ridursi a meno di tre consiglieri. Gli interventi normativi e regolamentari passano ora all'esame della commissione affari istituzionali, prima di approdare in Aula per la definitiva approvazione.