Sp2 Andria-Canosa, accesso a Montegrosso: gli interventi dell'Assessore Curcuruto e della consigliera regionale Di Bari

La Regione Puglia ha reso disponibili 11 mln di euro, che si sommano ai 2 mln messi a disposizione dalla Provincia Bat

martedì 8 ottobre 2024 5.48
Si è tenuta ieri mattina alla Regione Puglia l'audizione della V commissione sullo stato dei lavori sulla Sp2 Andria-Canosa nel tratto di accesso a Montegrosso per un resoconto della situazione attuale dopo l'ultima audizione dello scorso 15 maggio.
La notizia è che la Regione Puglia ha reso disponibili gli 11 milioni di euro, come dichiarato dal consigliere regionale Filippo Caracciolo, che si sommano ai 2 mln messi a disposizione dalla Provincia Bat, per il progetto di variante con le complanari e l'innesto per Montegrosso. Con queste risorse si potrà procedere, quindi, con il progetto definitivo senza alcuna soluzione provvisoria.
«Mi sono interrogata se scegliere tra mettere in sicurezza così com'è la zona con i fondi disponibili pari a 800 mila euro, oppure realizzare il progetto definitivo – ha spiegato l'assessore alla Visione Urbana Anna Maria Curcuruto presente all'incontro di ieri – Ho avanzato invece la proposta, condivisa subito dal consigliere regionale Caracciolo, dal vice presidente della Bat Lorenzo Marchio, dal Comitato dei residenti di Montegrosso, di procedere in contemporanea con entrambi: subito la messa in sicurezza della rotatoria esistente e contemporaneamente procedere con il progetto definitivo con la realizzazione delle complanari. Non potevamo accettare un'alternativa. Non c'è bisogno di distinguere i due progetti: mentre si progetta, si appalta e si esegue si può mettere in sicurezza la rotatoria perché alla sicurezza non si può rinunciare.
Al territorio di Andria deve essere garantita la piena ed ampia accessibilità: ha l'accesso al porto, alle autostrade, all'aeroporto, alle ferrovie. Non può rinunciare a nessun beneficio che deve essere garantito anche a Montegrosso perché Montegrosso è Andria e non può essere privata dell'accessibilità visto l'importante indotto della trasformazione produttiva agricola che la caratterizza».
Mentre il consigliere Caracciolo ha chiesto di costituire una task force per dare subito avvio efficace alle operazioni, l'assessore Curcuruto ha rappresentato la necessità che il Comune riceva una nota specifica della Regione Puglia che informi sul finanziamento reso disponibile, atto indispensabile per approvare il progetto soprattutto in relazione alle eventuali procedure espropriative che il Comune si troverà a compiere.


"Una questione - ha dichiarato la consigliera regionale Grazia Di Bari del M5S - di cui ci occupiamo da anni e per la quale a maggio scorso sembravamo essere arrivati a un punto di caduta, con l'approvazione di una proposta progettuale che prevedeva la realizzazione di una rotatoria a raso, una volta cambiata la classificazione della strada da B (tipologia ad alto scorrimento dove non possono essere previste rotatorie a raso) a C attraverso una perizia di variante proposta dalla Provincia. Il termine dei lavori era previsto in un tempo massimo di 180 giorni. Senza voler fare inutili polemiche, che non servono a noi, e tantomeno ai residenti, a distanza di quattro mesi non è stato realizzato alcun intervento neanche per la messa in sicurezza della rotatoria provvisoria, che continua ad essere scarsamente illuminata e non segnalata. Nell'ultimo periodo ci sono stati 10 incidenti, per fortuna nessuno con conseguenze drammatiche, ma è necessario intervenire subito. Oggi abbiamo appreso che i 13 milioni di euro regionali per i lavori definitivi della sistemazione della SP2 ci sono e si può procedere con l'attuazione del progetto. Capiamo tutte le vicissitudini che ci sono state in questi mesi, dovute all'eccessiva burocrazia e alle dimissioni del responsabile dei lavori, ma da oggi è possibile andare avanti in maniera spedita vista la certezza del finanziamento. Abbiamo il dovere di continuare a monitorare la situazione e dare alle aziende del territorio e ai cittadini tempi certi. Nonostante gli sforzi profusi nel tempo, i residenti si sentono esclusi dalla comunità di Andria, mentre stiamo cercando di far capire a tutti che quello che succede a Montegrosso ricade su tutta la comunità".