SOS Mediterranee e Alessandro Porro al Liceo "Carlo Troya" e al CPIA BAT “Gino Strada”
Un importante momento di crescita umana e civica, che ha permesso di ampliare il loro sguardo e di raffinare la loro sensibilità civica
giovedì 27 aprile 2023
10.23
Un'intera giornata, quella del 26 aprile, in cui ad Andria è stato possibile ascoltare la testimonianza di Alessandro Porro, presidente di SOS MEDITERRANEE e soccorritore sulla "Ocean Viking". Porro ha infatti prima incontrato, al mattino, le studentesse e gli studenti del Liceo "Carlo Troya" e poi, nel pomeriggio, quelli del CPIA BAT "Gino Strada".
SOS MEDITERRANEE è un'associazione umanitaria che si dichiara "indipendente da qualsiasi schieramento politico e da qualsiasi ideologia religiosa", e che "si fonda sul principio del rispetto degli esseri umani e della loro dignità, senza distinzioni in base a nazionalità, identità etnica, credo religioso, appartenenza sociale o politica".
Dall'inizio delle operazioni, nel 2016, SOS MEDITERRANEE ha soccorso più di 37.000 persone, prima con la nave Aquarius e poi, da luglio 2019, con la Ocean Viking.
Per SOS MEDITERRANEE è altresì necessario informare e sensibilizzare l'opinione pubblica dei Paesi europei sulla situazione dei migranti nel Mediterraneo, attraverso la raccolta e la diffusione di testimonianze dirette sulle condizioni e sui differenti aspetti delle migrazioni in atto.
È per questo che gli studenti del "Troya" e del "Gino Strada" hanno avuto l'occasione di ascoltare la testimonianza di Alessandro Porro, della sua passione, della sua vocazione. Porro, che è stato un programmatore informatico per 13 anni dopo la laurea, è diventato poi soccorritore professionista per la Croce rossa toscana e ha partecipato a diverse missioni sull'Acquarius e ora sulla Ocean Viking, prestando soccorso a più di trentamila persone, di cui circa diecimila minori, in pericolo nei mari tra Italia, Malta e Libia.
Sia i ragazzi del "Troya" che gli adulti del "Gino Strada" hanno avuto modo di apprendere che l'area in cui si muove SOS Mediterranee è la rotta migratoria più pericolosa al mondo, l'area cioè che registra il più alto numero di persone scomparse in mare, secondo le stime delle Nazioni Unite, che si basano sulle testimonianze dei sopravvissuti, e che, quindi, riportano un numero sicuramente in difetto rispetto a quello reale. Per quanto in difetto, questo numero è tuttavia spaventoso: in media, più di 4 persone annegano nel Mediterraneo, ogni giorno, ogni anno, da molti anni.
Porro ha spiegato qual è il ruolo di SOS Mediterranee, a fronte delle responsabilità internazionali nelle operazioni di soccorso, e come si organizza il lavoro dell'equipaggio sulle navi: ci sono non solo soccorritori o capitani e marinai, ma anche tecnici, ingegneri, medici, infermieri, cuochi, cioè tante persone che possano intervenire in vari ambiti al momento del salvataggio.
È, dunque, un impegno civico e umano, che ha molto coinvolto i ragazzi che lo hanno ascoltato. Gli studenti gli hanno posto diverse domande, molte relative alle sue reazioni emotive in situazioni di grave pericolo e Porro, con molta umanità e sensibilità, ha risposto loro con sincerità e autenticità, in merito alla condizione psicologica dei soccorritori, senza tralasciare, tuttavia, chiarimenti relativi al diritto internazionale e alle responsabilità degli Stati coinvolti.
Si è trattato di un importante momento di crescita umana e civica per gli studenti del Liceo Carlo Troya, che hanno avuto l'opportunità di ampliare il loro sguardo, di arricchire le loro conoscenze e di raffinare la loro sensibilità civica.
Significativo anche il cambio di "clima" nell'uditorio del "Gino Strada": all'inizio, molti interventi erano di segno dichiaratamente scettico se non apertamente critico nei confronti dell'operato della "Ocean Viking": a mano a mano che Porro, con delicatezza ma anche chiarezza, ha incominciato a sciorinare dati, immagini, informazioni di ogni genere, è prevalsa la compassione, unitamente alla voglia di "rimboccarsi le maniche" per tendere la mano a chi rischia di annegare non solo nelle acque del Mediterraneo, ma anche in quello dell'oblio comune, frutto di disinformazione e pregiudizio.
L'incontro al "Gino Strada" è stato trasmesso in diretta streaming ed è ancora visibile sul canale YouTube di Istituto al seguente link: https://www.youtube.com/watch?v=VIfSfw0rXrg
SOS MEDITERRANEE è un'associazione umanitaria che si dichiara "indipendente da qualsiasi schieramento politico e da qualsiasi ideologia religiosa", e che "si fonda sul principio del rispetto degli esseri umani e della loro dignità, senza distinzioni in base a nazionalità, identità etnica, credo religioso, appartenenza sociale o politica".
Dall'inizio delle operazioni, nel 2016, SOS MEDITERRANEE ha soccorso più di 37.000 persone, prima con la nave Aquarius e poi, da luglio 2019, con la Ocean Viking.
Per SOS MEDITERRANEE è altresì necessario informare e sensibilizzare l'opinione pubblica dei Paesi europei sulla situazione dei migranti nel Mediterraneo, attraverso la raccolta e la diffusione di testimonianze dirette sulle condizioni e sui differenti aspetti delle migrazioni in atto.
È per questo che gli studenti del "Troya" e del "Gino Strada" hanno avuto l'occasione di ascoltare la testimonianza di Alessandro Porro, della sua passione, della sua vocazione. Porro, che è stato un programmatore informatico per 13 anni dopo la laurea, è diventato poi soccorritore professionista per la Croce rossa toscana e ha partecipato a diverse missioni sull'Acquarius e ora sulla Ocean Viking, prestando soccorso a più di trentamila persone, di cui circa diecimila minori, in pericolo nei mari tra Italia, Malta e Libia.
Sia i ragazzi del "Troya" che gli adulti del "Gino Strada" hanno avuto modo di apprendere che l'area in cui si muove SOS Mediterranee è la rotta migratoria più pericolosa al mondo, l'area cioè che registra il più alto numero di persone scomparse in mare, secondo le stime delle Nazioni Unite, che si basano sulle testimonianze dei sopravvissuti, e che, quindi, riportano un numero sicuramente in difetto rispetto a quello reale. Per quanto in difetto, questo numero è tuttavia spaventoso: in media, più di 4 persone annegano nel Mediterraneo, ogni giorno, ogni anno, da molti anni.
Porro ha spiegato qual è il ruolo di SOS Mediterranee, a fronte delle responsabilità internazionali nelle operazioni di soccorso, e come si organizza il lavoro dell'equipaggio sulle navi: ci sono non solo soccorritori o capitani e marinai, ma anche tecnici, ingegneri, medici, infermieri, cuochi, cioè tante persone che possano intervenire in vari ambiti al momento del salvataggio.
È, dunque, un impegno civico e umano, che ha molto coinvolto i ragazzi che lo hanno ascoltato. Gli studenti gli hanno posto diverse domande, molte relative alle sue reazioni emotive in situazioni di grave pericolo e Porro, con molta umanità e sensibilità, ha risposto loro con sincerità e autenticità, in merito alla condizione psicologica dei soccorritori, senza tralasciare, tuttavia, chiarimenti relativi al diritto internazionale e alle responsabilità degli Stati coinvolti.
Si è trattato di un importante momento di crescita umana e civica per gli studenti del Liceo Carlo Troya, che hanno avuto l'opportunità di ampliare il loro sguardo, di arricchire le loro conoscenze e di raffinare la loro sensibilità civica.
Significativo anche il cambio di "clima" nell'uditorio del "Gino Strada": all'inizio, molti interventi erano di segno dichiaratamente scettico se non apertamente critico nei confronti dell'operato della "Ocean Viking": a mano a mano che Porro, con delicatezza ma anche chiarezza, ha incominciato a sciorinare dati, immagini, informazioni di ogni genere, è prevalsa la compassione, unitamente alla voglia di "rimboccarsi le maniche" per tendere la mano a chi rischia di annegare non solo nelle acque del Mediterraneo, ma anche in quello dell'oblio comune, frutto di disinformazione e pregiudizio.
L'incontro al "Gino Strada" è stato trasmesso in diretta streaming ed è ancora visibile sul canale YouTube di Istituto al seguente link: https://www.youtube.com/watch?v=VIfSfw0rXrg