#Soldipubblici: la mappa delle spese comune per comune
Ad Andria aumentano "liti" e politica, diminuiscono incarichi esterni
mercoledì 7 gennaio 2015
10.18
Nel solo mese di dicembre 2014 sono stati oltre 20 i miliardi di pagamenti di regioni, comuni e province, mentre per i comuni ci si attesta su di una spesa pro capite per cittadino di 86,74 euro con oltre 5 miliardi di spesa. Sono alcuni dati del sito soldipubblici.gov.it, on line da pochi giorni, un portale studiato ed annunciato dal Governo Renzi per promuovere e migliorare l'accesso e la comprensione dei cittadini sui dati della spesa della Pubblica Amministrazione, in un'ottica di maggiore trasparenza e partecipazione. L'idea è quella già sperimentata in molti Paesi, su tutti la Gran Bretagna di Cameron, dove il sito dedicato alla spesa pubblica è un esempio di chiarezza e trasparenza. I dati dovranno essere migliorati soprattutto perchè le amministrazioni pubbliche dovranno avere regole contabili standard, ancora lontane dall'essere pienamente realizzate. In questa prima versione è possibile accedere ai dati dei pagamenti delle regioni, delle aziende sanitarie regionali, delle province e dei comuni, con cadenza mensile e aggiornamento al mese precedente. I dati sono tratti dal sistema SIOPE, frutto di una collaborazione tra Banca d'Italia e Ragioneria Generale dello Stato, che aggrega i pagamenti giornalieri delle diverse PA attraverso una serie di circa 250 codifiche gestionali.
Ricerca piuttosto semplice con la quale cominciare ad entrare nei meandri della spesa pubblica dei nostri comuni. Il caso Andria, per esempio, vede una generalizzata riduzione dei costi in molte voci ma anche qualche aumento. Interessante anche il raffronto tra amministrazioni pubbliche similari come il caso del comune di Barletta. Ed allora si scopre che ad Andria nel 2014 si è speso per carta, cancelleria e stampati 114mila euro con una lieve flessione rispetto al dato del 2013 (128mila euro), ma è circa il doppio di Barletta dove la spesa si aggira sui 50mila euro con l'esatta metà rispetto al dato del 2013 (105mila euro). In aumento per entrambi i comuni, invece, la spesa complessiva per l'organizzazione di manifestazioni e convegni con Barletta a farla da padrona con 834mila euro con 8,82 euro pro capite rispetto ad una media nazionale di 3,02 euro e rispetto al Comune di Andria che conta su una spesa di poco inferiore ai 750mila euro ed una spesa pro capite di 7,42 euro. Oltre il doppio, invece, le spese per liti (patrocinio legale) che ad Andria sfiorano i 200mila euro nel 2014 mentre nel 2013 si attestarono sugli 81mila euro. Molto meno rispetto a Barletta che arriva a spendere 300mila euro nel 2014. Quasi azzerata la spesa per gli impianti sportivi: nel 2013 ad Andria si sono spesi 160mila euro divenuti nel 2014 poco più di 9mila mentre per Barletta spesa triplicata da 60mila a 180mila euro. In diminuzione le spese riferite ad incarichi professionali (120mila euro rispetto ai 150mila del 2013) ed incarichi professionali esterni arrivati a poco più di 30mila euro nel 2014 a fronte dei 108mila del 2013.
In aumento, rispetto al 2013, le spese per le indennità degli organi istituzionali dell'ente sia di Andria (si passa dai 430mila del 2013 ai 504mila del 2014) che di Barletta (527mila euro nel 2014 rispetto ai 400mila euro del 2013), e le spese per organismi e altre commissioni che nella città federiciana passano dai 4mila euro del 2013 ai 47mila euro del 2014. Altre voci importanti nella Città di Andria sono quelle più specifiche che riguardano il ripiano perdite in aziende di pubblici servizi dove nel 2013 vi sono stati 40mila euro appostati mentre nel 2014 la spesa è lievitata sino ai 198mila euro oltre alla voce pagamenti da regolarizzare per pignoramenti (pagamenti codificati dal cassiere), che nel 2014 raggiunge la somma di 4.672mila euro. Un viaggio tra i numeri per un'analisi non qualitativa ma solo quantitativa, ma un sito che speriamo non resti solo nelle intenzioni del Governo e che divenga un vero strumento di controllo, per ogni cittadino, della spesa pubblica.
Ricerca piuttosto semplice con la quale cominciare ad entrare nei meandri della spesa pubblica dei nostri comuni. Il caso Andria, per esempio, vede una generalizzata riduzione dei costi in molte voci ma anche qualche aumento. Interessante anche il raffronto tra amministrazioni pubbliche similari come il caso del comune di Barletta. Ed allora si scopre che ad Andria nel 2014 si è speso per carta, cancelleria e stampati 114mila euro con una lieve flessione rispetto al dato del 2013 (128mila euro), ma è circa il doppio di Barletta dove la spesa si aggira sui 50mila euro con l'esatta metà rispetto al dato del 2013 (105mila euro). In aumento per entrambi i comuni, invece, la spesa complessiva per l'organizzazione di manifestazioni e convegni con Barletta a farla da padrona con 834mila euro con 8,82 euro pro capite rispetto ad una media nazionale di 3,02 euro e rispetto al Comune di Andria che conta su una spesa di poco inferiore ai 750mila euro ed una spesa pro capite di 7,42 euro. Oltre il doppio, invece, le spese per liti (patrocinio legale) che ad Andria sfiorano i 200mila euro nel 2014 mentre nel 2013 si attestarono sugli 81mila euro. Molto meno rispetto a Barletta che arriva a spendere 300mila euro nel 2014. Quasi azzerata la spesa per gli impianti sportivi: nel 2013 ad Andria si sono spesi 160mila euro divenuti nel 2014 poco più di 9mila mentre per Barletta spesa triplicata da 60mila a 180mila euro. In diminuzione le spese riferite ad incarichi professionali (120mila euro rispetto ai 150mila del 2013) ed incarichi professionali esterni arrivati a poco più di 30mila euro nel 2014 a fronte dei 108mila del 2013.
In aumento, rispetto al 2013, le spese per le indennità degli organi istituzionali dell'ente sia di Andria (si passa dai 430mila del 2013 ai 504mila del 2014) che di Barletta (527mila euro nel 2014 rispetto ai 400mila euro del 2013), e le spese per organismi e altre commissioni che nella città federiciana passano dai 4mila euro del 2013 ai 47mila euro del 2014. Altre voci importanti nella Città di Andria sono quelle più specifiche che riguardano il ripiano perdite in aziende di pubblici servizi dove nel 2013 vi sono stati 40mila euro appostati mentre nel 2014 la spesa è lievitata sino ai 198mila euro oltre alla voce pagamenti da regolarizzare per pignoramenti (pagamenti codificati dal cassiere), che nel 2014 raggiunge la somma di 4.672mila euro. Un viaggio tra i numeri per un'analisi non qualitativa ma solo quantitativa, ma un sito che speriamo non resti solo nelle intenzioni del Governo e che divenga un vero strumento di controllo, per ogni cittadino, della spesa pubblica.