Smart Protezione Civile: la Puglia riparte dalla prevenzione
Presentazione del nuovo sistema integrato messo a punto dalla Regione
mercoledì 16 dicembre 2015
16.28
Con l'approvazione della legge "Delrio" sulla riorganizzazione delle Province, è stato necessario variare anche l'organizzazione della Protezione civile regionale, con il varo di "Smart Protezione civile", il nuovo programma regionale in materia. Il punto è stato fatto oggi in Presidenza con il capo dipartimento nazionale della Protezione civile, Fabrizio Curcio, il presidente della Regione Michele Emiliano, l'assessore alla Protezione civile Antonio Nunziante e il presidente del comitato regionale di P.C., Ruggero Mennea e i dirigenti della Sezione. «Cambiano i confini delle competenze – ha spiegato Nunziante in apertura – e vogliamo un sistema che trasformi la Protezione civile in Prevenzione civile. Il nuovo sistema lo abbiamo studiato in collaborazione con l'Anci e con i vertici nazionali della Protezione civile: la Giunta scommette su questo modello innovativo che si adegua ai territori che cambiano e che saranno meglio tutelati in caso di bisogno: ognuno ha un compito e sa come si deve muovere. Ricordo infine che la Giunta ha recentemente disciplinato il mondo dei volontari della Protezione civile, aggiornandone le modalità di servizio».
«Con Smart Protezione civile – ha aggiunto il consigliere Mennea – rimappiamo la situazione dei rischi e ci impegniamo a modularli e a mitigarli, mettendo a sistema tutte i settori strategici e sensibili della Regione». «La Protezione civile è il più politico dei settori – ha dichiarato il presidente Emiliano – che mi ha appassionato fin da giovane quando riuscimmo – in occasione del terribile terremoto del 1980 – a far partire da Bari un'autocolonna formata dall'embrione della protezione civile che allora era formata da esperti della Facoltà di ingegneria. Oggi abbiamo visto crescere una struttura – quella italiana - che è diventata la migliore del mondo: la Protezione civile consente agli italiani di sentirsi in un grande Paese: e abbiamo quindi bisogno di una normativa al passo con i tempi. Ma so che in Puglia, grazie anche ai volontari cui abbiamo offerto da poco un regolamento moderno, tutti i settori possono essere utilizzati in caso di necessità di Protezione civile e ho avuto modo di rilevare che in Regione abbiamo una plancia di comando funzionante da cui avere informazioni e dati per decidere in caso di emergenza».
«Qui – ha concluso il capo dipartimento Fabrizio Curcio – ragioniamo di una materia viva, che parla alla vita della gente. Ma non è un caso che la mia presenza in Puglia sia così frequente, viste le buone cose che si organizzano qui. Penso alle campagne di gemellaggio, ai campi scuola, all'organizzazione dei volontari: si capisce che qui c'è una strategia a 360 gradi sulla materia».
«Con Smart Protezione civile – ha aggiunto il consigliere Mennea – rimappiamo la situazione dei rischi e ci impegniamo a modularli e a mitigarli, mettendo a sistema tutte i settori strategici e sensibili della Regione». «La Protezione civile è il più politico dei settori – ha dichiarato il presidente Emiliano – che mi ha appassionato fin da giovane quando riuscimmo – in occasione del terribile terremoto del 1980 – a far partire da Bari un'autocolonna formata dall'embrione della protezione civile che allora era formata da esperti della Facoltà di ingegneria. Oggi abbiamo visto crescere una struttura – quella italiana - che è diventata la migliore del mondo: la Protezione civile consente agli italiani di sentirsi in un grande Paese: e abbiamo quindi bisogno di una normativa al passo con i tempi. Ma so che in Puglia, grazie anche ai volontari cui abbiamo offerto da poco un regolamento moderno, tutti i settori possono essere utilizzati in caso di necessità di Protezione civile e ho avuto modo di rilevare che in Regione abbiamo una plancia di comando funzionante da cui avere informazioni e dati per decidere in caso di emergenza».
«Qui – ha concluso il capo dipartimento Fabrizio Curcio – ragioniamo di una materia viva, che parla alla vita della gente. Ma non è un caso che la mia presenza in Puglia sia così frequente, viste le buone cose che si organizzano qui. Penso alle campagne di gemellaggio, ai campi scuola, all'organizzazione dei volontari: si capisce che qui c'è una strategia a 360 gradi sulla materia».