Smaltimento illegale di rifiuti speciali: denunciato anche un andriese
L'azione dei Carabinieri Forestali, area Parco, del Comando Stazione di Ruvo ha permesso di rinvenire cumuli di materiale fangoso
mercoledì 9 maggio 2018
12.05
Cumuli di materiale fangoso di colore grigio provenienti dagli scarti di un autolavaggio. Questo è quanto i militari del Comando Stazione Carabinieri Forestali Parco di Ruvo di Puglia hanno ritrovato, in seguito ad una segnalazione, nella località "Masseria Piarulli" in agro di Corato, a ridosso del Parco Nazionale Alta Murgia, all'interno di un terreno chiuso e recintato, coltivato a ciliegieto.
I successivi accertamenti hanno portato i militari ad individuare il proprietario del terreno e a qualificare la natura dei fanghi, circa 150 quintali, classificati rifiuti di tipo speciale. Gli stessi sono risultati provenienti dalle vasche di decantazione di un'attività di autolavaggio self service con sede a Corato di cui era socio accomandatario il proprietario del terreno oggetto di accertamento.
Le conseguenti verifiche documentali hanno evidenziato come le attività di carico, trasporto e spandimento sul suolo agricolo dei predetti fanghi sono avvenute in assenza delle prescritte autorizzazioni configurando così un'illecita attività gestione dei rifiuti.
Per questo i militari hanno proceduto al sequestro preventivo dell'area avente una superficie di circa 1000 mq e a deferire alla Magistratura di Trani due soggetti; il primo residente a Corato, nella sua qualità di titolare del terreno e socio accomandatario dell'autolavaggio, mentre il secondo di Andria, in qualità di esecutore materiale del trasporto dei rifiuti.
I successivi accertamenti hanno portato i militari ad individuare il proprietario del terreno e a qualificare la natura dei fanghi, circa 150 quintali, classificati rifiuti di tipo speciale. Gli stessi sono risultati provenienti dalle vasche di decantazione di un'attività di autolavaggio self service con sede a Corato di cui era socio accomandatario il proprietario del terreno oggetto di accertamento.
Le conseguenti verifiche documentali hanno evidenziato come le attività di carico, trasporto e spandimento sul suolo agricolo dei predetti fanghi sono avvenute in assenza delle prescritte autorizzazioni configurando così un'illecita attività gestione dei rifiuti.
Per questo i militari hanno proceduto al sequestro preventivo dell'area avente una superficie di circa 1000 mq e a deferire alla Magistratura di Trani due soggetti; il primo residente a Corato, nella sua qualità di titolare del terreno e socio accomandatario dell'autolavaggio, mentre il secondo di Andria, in qualità di esecutore materiale del trasporto dei rifiuti.