Slow Food, a cena con i "Frutti della Legalità"
L'iniziativa avrà luogo nel ristorante "Antichi Sapori" il prossimo 5 dicembre
mercoledì 25 novembre 2015
"Chi tace e chi piega la testa muore ogni volta che lo fa, chi parla e chi cammina a testa alta muore una volta sola." Così affermava Giovanni Falcone, il magistrato italiano che combatté la mafia durante tutta la sua carriera e morto proprio di Mafia.
La condotta Slow Food "Castel del Monte" ha preso spunto da questa affermazione per introdurre una serata, che avrà luogo sabato 5 dicembre alle ore 20.30, nel ristorante "Antichi Sapori" di Montegrosso, con la collaborazione di Pietro Zito e la sua cucina della "Libertà" e della Cantina Ognisole della Tenuta Cefalicchio.
Una cena incentrata sui frutti coltivati dalla Cooperativa Sociale S. Agostino, i "frutti della legalità", essendo la Cooperativa, realtà tutta andriese, nata da un gruppo di amici cresciuti nella parrocchia di S.Agostino, che da qualche tempo si sono rimboccate le maniche e a suon di zappe e letame hanno ridato fertilità a tre ettari di terreno confiscato alla malavita, producendo cime di rape, legumi, olio evo, grano, conserve di vario genere ottenute con i loro prodotti, frutti sani e non avvelenati dall'illegalità che sempre più spesso avvelenano le nostre tavole se è vero che circa un terzo della spesa alimentare delle famiglie italiane contribuisce, direttamente o indirettamente, a finanziare sistemi di produzione che operano ai confini della legalità, dove vengono alimentati fenomeni come il caporalato e la contraffazione.
La serata sarà anche occasione per promuovere un impegno importante della Condotta che consiste nel dare supporto alla Cooperativa S. Agostino, che spesso è stata oggetto di atti di vandalismo e ritorsione e per l'occasione parte dell'incasso della serata sarà devoluto alla cooperativa.
La condotta Slow Food "Castel del Monte" ha preso spunto da questa affermazione per introdurre una serata, che avrà luogo sabato 5 dicembre alle ore 20.30, nel ristorante "Antichi Sapori" di Montegrosso, con la collaborazione di Pietro Zito e la sua cucina della "Libertà" e della Cantina Ognisole della Tenuta Cefalicchio.
Una cena incentrata sui frutti coltivati dalla Cooperativa Sociale S. Agostino, i "frutti della legalità", essendo la Cooperativa, realtà tutta andriese, nata da un gruppo di amici cresciuti nella parrocchia di S.Agostino, che da qualche tempo si sono rimboccate le maniche e a suon di zappe e letame hanno ridato fertilità a tre ettari di terreno confiscato alla malavita, producendo cime di rape, legumi, olio evo, grano, conserve di vario genere ottenute con i loro prodotti, frutti sani e non avvelenati dall'illegalità che sempre più spesso avvelenano le nostre tavole se è vero che circa un terzo della spesa alimentare delle famiglie italiane contribuisce, direttamente o indirettamente, a finanziare sistemi di produzione che operano ai confini della legalità, dove vengono alimentati fenomeni come il caporalato e la contraffazione.
La serata sarà anche occasione per promuovere un impegno importante della Condotta che consiste nel dare supporto alla Cooperativa S. Agostino, che spesso è stata oggetto di atti di vandalismo e ritorsione e per l'occasione parte dell'incasso della serata sarà devoluto alla cooperativa.