Slitta la conclusione dei lavori sulla Tangenziale
Proroga alla ditta di 60 giorni: chiusure, burocrazia e maltempo
giovedì 18 settembre 2014
10.32
Non sarà più il 23 settembre il termine ultimo fissato dall'ente comunale nei confronti della ditta Itineris di Dossobuono (VR), per i lavori di manutenzione straordinaria della Tangenziale, ma il 22 novembre prossimo. Una proroga di sessanta giorni concessa nella giornata odierna dal dirigente del settore lavori pubblici dopo la richiesta giunta il 9 settembre scorso da parte della ditta stessa. Tra le motivazioni alla base della richiesta di proroga avanzata dalla ditta vi è la chiusura durante tutto il mese di agosto dei fornitori delle torri-faro e degli impianti di calcestruzzi ed asfalti, il ritardo della Provincia nel rilascio dell'autorizzazione ad operare sulle pertinenze nel tratto dello svincolo Corato in realtà non ancora pervenuta ad oggi, l'intensificarsi nel mese di luglio-agosto del maltempo, che ha registrato una percentuale di pioggia caduta superiore alla media degli anni precedenti.
Nella cronistoria dei lavori per sistemare un'arteria altamente disconnessa e molto pericolosa ma a scorrimento veloce e di degongestionamento del traffico urbano, vi sono diversi interessanti passaggi a partire dall'aggiudicazione dell'appalto del 9 gennaio del 2013 per un importo di quasi un milione di euro, per la manutenzione straordinaria della Tangenziale nel tratto compreso tra la S.P. 1 "Andria-Trani" e la S.P. 231 "Andria-Corato". La consegna dei lavori è avvenuta dopo circa sei mesi, a giugno del 2013, e si sarebbero dovuti concludere entro 180 giorni e cioè entro il 22 dicembre del 2013. Ma un primo stop vi è stato alla fine del mese di agosto, esattamente il giorno 26, quando la ditta ha comunicato l'impossibilità della prosecuzione dei lavori per via di una incompatibilità delle barriere di protezione poste in opera dall'impresa con le caratteristiche geotecniche dei terreni. Insomma, le barriere di sicurezza considerate in fase progettuale non avrebbero retto ad eventuali urti perché non adatte al terreno circostante.
Parte l'infinita burocrazia e nel mese di ottobre 2013 arriva la relazione della direzione dei lavori al RUP che ravvisa la necessità di una cosiddetta Perizia di Variante. Il 2 maggio del 2014, poi, viene approvata questa perizia con un aumento netto contrattuale di circa 370 mila euro. Lavori ripresi solo il 13 maggio scorso con data di ultimazione fissata per il 10 settembre. I lavori, nuovamente sospesi dal 22 luglio al 4 agosto, hanno avuto una prima proroga sino al 23 settembre. Poi la nuova richiesta di proroga e la concessione odierna. Una normalissima storia di ordinaria burocrazia e di ordinari ritardi mentre la strada Tangenziale di Andria resta un campo minato da percorrere con estrema cautela per via dei tantissimi fossi e della difficoltà di visione della segnaletica orizzontale.
Nella cronistoria dei lavori per sistemare un'arteria altamente disconnessa e molto pericolosa ma a scorrimento veloce e di degongestionamento del traffico urbano, vi sono diversi interessanti passaggi a partire dall'aggiudicazione dell'appalto del 9 gennaio del 2013 per un importo di quasi un milione di euro, per la manutenzione straordinaria della Tangenziale nel tratto compreso tra la S.P. 1 "Andria-Trani" e la S.P. 231 "Andria-Corato". La consegna dei lavori è avvenuta dopo circa sei mesi, a giugno del 2013, e si sarebbero dovuti concludere entro 180 giorni e cioè entro il 22 dicembre del 2013. Ma un primo stop vi è stato alla fine del mese di agosto, esattamente il giorno 26, quando la ditta ha comunicato l'impossibilità della prosecuzione dei lavori per via di una incompatibilità delle barriere di protezione poste in opera dall'impresa con le caratteristiche geotecniche dei terreni. Insomma, le barriere di sicurezza considerate in fase progettuale non avrebbero retto ad eventuali urti perché non adatte al terreno circostante.
Parte l'infinita burocrazia e nel mese di ottobre 2013 arriva la relazione della direzione dei lavori al RUP che ravvisa la necessità di una cosiddetta Perizia di Variante. Il 2 maggio del 2014, poi, viene approvata questa perizia con un aumento netto contrattuale di circa 370 mila euro. Lavori ripresi solo il 13 maggio scorso con data di ultimazione fissata per il 10 settembre. I lavori, nuovamente sospesi dal 22 luglio al 4 agosto, hanno avuto una prima proroga sino al 23 settembre. Poi la nuova richiesta di proroga e la concessione odierna. Una normalissima storia di ordinaria burocrazia e di ordinari ritardi mentre la strada Tangenziale di Andria resta un campo minato da percorrere con estrema cautela per via dei tantissimi fossi e della difficoltà di visione della segnaletica orizzontale.